Teatro Elettra
dal 6 al 30 novembre
DOPO VIA RASELLA
Spettacolo
scritto e diretto da
PIERPAOLO DE MEJO
con
OLIVIA CORDSEN, PIERPAOLO DE
MEJO, ANTONIO PISU
Progetto
sonoro
ARMANDO VALLETTA
Dal 6 al 30 novembre -dal giovedì
alla domenica- nel piccolo Teatro Elettra Pierpaolo De Mejo ha deciso di dare
corpo e luce a una delle pagine più scure della nostra storia, l’attentato di
Via Rasella.
Roma, 24 marzo 1944: l’eccidio di
335 persone alle Fosse Ardeatine, forse la pagina più nera dell’occupazione
tedesca in Italia. Causa di quella scempio: la decisione del comando militare
tedesco di esercitare il diritto di rappresaglia in seguito all'uccisione di 33
soldati nazisti avvenuta il giorno precedente, 23 marzo, a via Rasella
per mano dei GAP di Giorgio Amendola. Ma cos’accadde esattamente in quelle 24
ore che separarono l’azione dei GAP dall’eccidio? Su questo sfondo, si svolge
la storia di Vittorio, ferroviere della Roma popolare, ex alpino reduce dalla
guerra in Grecia. La mattina del 24 viene arrestato dai tedeschi senza motivo,
mentre va a lavoro. Sulla scena, un altro personaggio, la cui esistenza sembra
indissolubilmente legata a quella di Vittorio e a quel giorno fatidico, 24
marzo ’44, e una figura femminile, che racconterà eventi fondamentali del Ventennio
e del conflitto.
NOTE DI REGIA
“Un
popolo che ignora il proprio
passato non saprà mai nulla del proprio presente” diceva Indro Montanelli. Il
passato, in DOPO VIA RASELLA, è vecchio di neanche un secolo.
È un trauma, quello
della Seconda Guerra mondiale, che, seppure già abbondantemente narrato,
rappresentato e rielaborato nella produzione culturale e artistica della
seconda metà del ‘900, fa ancora discutere e resta ben ancorato alla nostra
memoria collettiva, inciso sulla pelle dell’Italia come una ferita rimasta
aperta. I padri, i nostri nonni, coloro che hanno vissuto gli eventi in prima
persona ne ha conservato le immagini, i ricordi, e ce li hanno consegnati in
tutta la loro inevitabile crudezza, preziosa testimonianza da tramandare alle
generazioni future. Il problema si presenta dal momento in cui, assieme a quei
ricordi, padri e nonni ci hanno trasmesso, con occhi talvolta umidi di pianto,
il loro desiderio di cancellare, ci hanno fatto sentire il grosso vuoto
interiore che sono costretti a portare con sé, quello causato da un’epoca che
li ha investiti, messi a dura prova. Come dare un senso, una forma a
questo vuoto? A quelle parole così intrise di significato? Insomma, come
ritrasmettere quei ricordi senza che perdano la loro carica emotiva? Ancora una
volta l’Arte ci viene in soccorso, ed ecco che il Teatro diviene un luogo in
cui rappresentare gli eventi in tutta la loro intensità, drammaticità, in cui
dare voce allo stupore di un’intera generazione travolta dagli eventi bellici.
Teatro Elettra
Via Capo d’Africa, 32 (Zona
Colosseo)
6 al 30 novembre 2014
Dal giovedì al sabato ore 21.00 /
domenica ore 17.00
Ufficio stampa
Tiziana Cusmà
348 5656584
tizianacusma@gmail.com
Biglietto: 10 euro + 2 euro
tessera associativa
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