mercoledì 19 marzo 2014

NEL CALDERONE





NEL CALDERONE

Il Calderone non è solo la grande caldaia utilizzata in cucina per la trasformazione dei cibi, ma, secondo una leggenda celtica, rappresenta il grembo materno che contiene la vita e quindi l'energia; un contenitore cui attingere idee e ispirazioni e perché no, anche la poesia nelle sue molteplici versioni. 


Mescolo mescolo con l'energia di un bambino che si accinge a preparare il suo primo intruglio, curioso di vedere come si trasforma... 
Possiedo tutti gli ingredienti e i mezzi per procedere: le erbe... l'acqua... il fuoco...tutto andrà ad alimentare quella vena nascosta alla ragione che diventerà un componimento in versi liberi o in diciassette sillabe, in lingua antica rivisitata, in prosa, in endecasillabi... 
Posso rimestare sentimenti, impressioni, descrizioni e offrirli all'assaggio del lettore che non si troverà a gustare la solita poesia. 
Come prima degustazione dal calderone esce “La Sera”, in versi liberi, vista come una donna d'altri tempi, come musa ispiratrice di tanti poeti: 

   Immagine by i-am-JENius


LA SERA

Or discende
ed è quieta
la sera.
Il buio 
addolcisce il pensare
e l'immaginare.
Nell'oscurità, il poetare, 
è dalle antiche rimembranze 
il sovrano signore.

La dama della notte
baciata dalle stelle
vestita dalla luna,
di belve incantatrice,
si prepara.
Lei guida
il lungo sonno,
e con un inchino
fa entrare il sole.

    Rita Cerimele


La poesia è d'interpretazione soggettiva, ognuno avverte in se stesso durante la lettura una particolare sensazione che può essere di apprezzamento, di scetticismo, di stupore... e a voi cosa ha suggerito "La Sera?"


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