venerdì 31 gennaio 2014

Non Basta Ricordare: Collezione Maxxi



Non Basta Ricordare: Collezione Maxxi
Dal 20 Dicembre 2013 al 28 Settembre 2014

MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma




Non basta ricordare. Bisogna vivere il presente e confidare nel futuro. Questo sembra essere il messaggio della grande esposizione presentata al Maxi. Il nuovo direttore , Hou Hanru, attraverso l'esposizione più di 200 opere, invita i visitatori ad una riflessione profonda,che coinvolga tutti i sensi ed ogni prospettiva artistica.

Più di settanta, tra artisti e architetti, danno vita ad una esposizione articolata su tutta la struttura del museo (dalla piazza al MAXXI B.A.S.E, dalla grande lobby al pian terreno alle scale fino alle gallerie 2 e 3 del primo piano, in un’area complessiva di oltre 3mila metri quadrati). Un percorso che mescola e mette in dialogo tra loro le varie arti, enfatizzando l'innovazione e le possibilità creative dei nostri tempi.
Il direttore del MAXI spiega gli obiettivi della mostra: "NON BASTA RICORDARE", sottolinea la necessità di adottare una visione più ampia e un approccio più dinamico per sviluppare e comunicare la collezione del museo dunque non solo conservare ed esporre eccellenti opere d’arte contemporanee, ma anche attivare un processo vivo in cui la memoria della storia venga continuamente ricostruita, per dare all’opera nuova vitalità, per continuare a produrre significati che ispirino la comprensione del presente". Con queste parole evidenzia il forte significato dell'evento.

Quadri, disegni, sculture, fotografie, manichini, video, installazioni, plastici ed altre forme d'arte si intersecano, dimostrando la grande vitalità e varietà della collezione del Maxxi, e la moltitudine delle possibilità espressive. A questa varietà di opere si unisce l'ampiezza delle tematiche universali: Città e ambiente, gioia e dolore, politica e ideologia, fisicità e intimità, teatro e performance. Concetti esplorati ed esplicitati nel percorso espositivo. La mostra si sviluppa seguendo raggruppamenti dai titoli poetici: La stanza del genio, Il teatro del mondo, La città tra ordine e caos, Il corpo in azione, Miracoli di infrastrutture, Oltre la prigione, Il paese dei sogni, La verità a giudizio, Co-abitare e Alla fine la luce. Cioè permette al visitatore di sviluppare la riflessione critica, la mente è libera di interpretare le opere secondo le deduzioni personali. Proprio questo rappresenta il nucleo centrale della mostra: lasciare che l'interpretazione personale di ognuno di noi sia stimolata e sia essa stessa a dare vera linfa all'arte.

La città e lo spazio pubblico sono raccontati attraverso opere di grande impatto, che ne esaminano, non solo gli aspetti strutturali, ma anche le profonde connessioni. Come "Nel Corpo della Città", video-installazione dell'Architetto Cino Zucchi (Milano, 1955), che esplora l'analogia tra la struttura della città ed il corpo umano, mostrando come la prima possa essere rappresentata ed agisca come il secondo. Allo stesso tema sono ispirate "Faradayurt" la tenda di tessuto di rame di Jana Sterbak, e che accoglie i visitatori nella piazza del museo insieme a "Cultural Traffic", struttura formata dai coni delle segnalazioni stradali da Teddy Cruz, le due opere che accolgono i visitatori fin dalla piazza del museo. 

Al tema della gioia e del dolore si ispira l'opera di Francis Alÿs, che ha fotografato numerosi vagabondi in compagnia dei loro cani per le strade delle città, adottando un punto di vista ravvicinato che sottolinea la vicinanza umana e terrena che ci lega tutti. Tra le altre opere spicca anche "Infinitive Cell", opera che riflette sui dolori della realtà contemporanea, sottolineando come la società così come l'abbiamo creata sia, in realtà, una gabbia.

Molte le tematiche trattate ed i binomi creati per dar vita ad una realtà particolare e meravigliosa. Politica ed ideologia trovano espressione in numerose opere di grande impatto. Tra queste spicca "The Emancipation Approximation" di Kara Walker, opera che percorre le mura di un'intera sala con le sue silhouette, invitando alla riflessione sul razzismo e sulla politica attraverso immagini crude e figure mitologiche.

La fisicità trova espressione nelle immagini di Stefano Arienti, che raccontano il mondo omosessuale da un punto di vista nuovo: i soggetti, riprodotti con la tecnica della "puntinatura", rappresentano nudi di uomini lontani dagli stereotipi della nostra società, fisici alternativi, segnati dall'età, che rappresentano una realtà più viva e moderna. Il tema del corpo è affrontato anche dalle "Saloon Photographs" di Paul McCarthy, immagini crude, che raccontano una visione "terrena" del corpo.
Molteplici sono le opere, così come le tematiche e le possibili interpretazioni di una mostra che sa colpire e saziare, una esposizione capace di colmare l' immaginazione e che rappresenta tutta la forza e la capacità espressiva dell'arte contemporanea, mostrando anche, in maniera quasi sfrontata, le sue debolezze. 

Tra i nomi degli autori delle opere esposte: Francis Alÿs, Olivo Barbieri, Lara Favaretto, Nan Goldin, Alfredo Jaar, Living Theatre, Paul McCarthy, Gerhard Richter, Ed Ruscha, Thomas Schütte, Kara Walker, Ilya ed Emilia Kabakov, William Kentridge, Vittorio De Feo, Mario Fiorentino, Sergio Musmeci, Aldo Rossi, Maurizio Sacripanti, Carlo Scarpa, Superstudio, Stalker, Cino Zucchi, Maurizio Cattelan, Gilbert&George, Michelangelo Pistoletto, Lawrence Weiner e Toyo Ito.
Luca Virgillito 

Costo Del Biglietto: Intero € 11, Ridotto € 8, Studenti € 4, Gratuito Minori di 14 Anni
Telefono Per Informazioni: +39 06 3210181
Info: info@fondazionemaxxi.It
Sito Ufficiale: www.fondazionemaxxi.it

Nessun commento:

Posta un commento