GHOST
IL MUSICAL
Teatro Brancaccio
Fino al 09 Febbraio
di Bruce Joel Rubin, Dave Stewart, Glen Ballard
Orchestrazione: Chris Nightingale -
Regia: Stefano Genovese Coreografie: Thomas Signorelli
Direzione Musicale e adattamento Liriche: Fabio Serri
Scenografie e Costumi: Matteo Piedi Aiuto Regia: Diego Savastano
Sound Designer: Cristiano Grassini Disegno Luci: Valerio Tiberi
Video Designer: Mikkel Garro Martinsen
con
Salvatore Palombi – Ilaria De Angelis
Loretta Grace – Cristian Ruiz
Un ritorno agli anni '90 e l'indimenticabile colonna sonora nella testa. Basta leggere il titolo e viene subito in mente il film candidato all'Oscar qualche anno fa. La storia d'amore che ha commosso e fatto ridere e sognare in passato è tornato in scena. Ma stavolta i protagonisti hanno preso vita sotto i riflettori del teatro.
Andare a teatro e vedere un film, anzi, ri-vedere un film. Può succedere. Succede quando basta leggerene il titolo e viene subito in mente una scena, una musica, una sensazione arrivata attraverso lo schermo e si vuole provare a riviverla seduti nella platea di un teatro.
E a teatro quello schermo scompare. I protagonisti prendono vita sul palco a pochi metri di distanza e riescono a trasmettere senza filtri le emozioni che una storia come quella di Ghost regala.
Si rivive la storia di Molly e Sam, si ride con Oda, si cerca di capire l'imbroglio di Carl: si ride e ci si commuove lasciandosi trascinare dalla storia stessa.
La storia è rimasta fedele all'originale e si è cercato di rendere il più reale possibile l'ambientazione nella New York degli anni '90. Operazione riuscita grazie all'impianto scenico e l'uso di diversi schermi che hanno incorniciato lo spettacolo riempiendolo di colori ed immagini che sono parte stessa e fondamentale dello spettacolo.
Ritmo incalzante di scena in scena: ci si ritrova alla fine del primo atto senza neanche accorgersene. I vari dialoghi del film hanno lasciato spazio a musiche e parole piacevoli da ascoltare. Coreografie belle e funzionali allo spettacolo, per cui si passa da un ascensore affollato, agli uffici di New York, dalla metropolitana al piccolo appartamento dei protagonisti. È tutto un susseguirsi di scene e luoghi, non semplice da rendere su un palco teatrale (e probabilmente su questi cambi c'è ancora qualche cosetta da sistemare nelle tempistiche); come anche i passaggi dal “vivo” al “fantasma”, alcune volte resa molto bene l'idea, in altri un po' meno. Ma come insegna il buon Proietti Viva er teatro, dove è tutto finto. ma gnente c'è de farzo”: basta credere in ciò che si vede.
Altro arduo compito è quello di andare in scena e sapere che i confronti con “gli originali del film” sono sempre in agguato dietro l'angolo. Ma in realtà bisognerebbe semplicemente vedere dei personaggi in scena e godersi la storia e lo spettacolo. In ogni caso, con o senza confronti cinematografici, il cast è sicuramente all'altezza dello spettacolo. Belle voci che si intrecciano e persone che riescono a dare corpo ai vari personaggi. Tutti, dai protagonisti all'ensamble, molto preparati.
Bravi Salvatore Palombi e Ilaria De Angelis che hanno sulle spalle “il peso” di dare voce e corpo a due personaggi impressi nella mente con i volti di Demi Moore e Patrick Schwayze: ma come ogni buono spettacolo sa fare, anche se la storia è la stessa del film, gli ingredienti possono cambiare in qualcosa ma la ricetta rimane vincente. Appena si inizia ad entrare nella storia teatrale, ci si dimentica delle immagini cinematografiche e ci si lascia cullare dalle musiche, dalle scene e dalle interpretazioni dei bravi attori sul palco.
Personaggio “forte” da interpretare è sicuramente Carl, l'amico/traditore, tanto simpatico quanto spietato: troviamo qui un Cristian Ruiz, perfettamente calato nella parte e impeccabile come lui sa essere in scena.
Ma sicuramente su tutti spicca la travolgente e portentosa Loretta Grace che sbaraglia tutti: un concentrato di bravura, professionalità ed energia che traspare sul palco. Sicuramente sarà anche “ “complice” il simpatico personaggio interpretato, ma se alla Goldberg l'interpretazione è valsa l'oscar, la sua “alter- ego” teatrale non è da meno: coinvolgente e divertentissima con una voce ed espressività notevoli.
Molto simpatici e bravi anche i “fantasmi” Riccardo Ballerini e Sebastiano Vinci, che riescono con la loro verve e interpretazione a dare quel tocco in più allo spettacolo con la cura del “dettaglio”.
Uno spettacolo da vedere, per tutti. Anche per chi a teatro va in modo un po' scettico pensando di non poter rivivere la magia dello schermo. Lo dice anche il sottotitolo del musical: “Preparatevi a credere”.
Ileana Talarico
Per maggiori informazioni su date e orari dello spettacolo
http://www.teatrobrancaccio.it/brancaccino/stagione-2013-2014/ghost-il-musical.html
http://www.ghostilmusical.com/

Nessun commento:
Posta un commento