giovedì 18 novembre 2010

CLARA SCHUMANN

Il 22 novembre alle ore 20.45 presso il Teatro Eliseo di Roma, Giuliana Lojodice porta in scena Clara Schumann, atto unico di Valeria Moretti, accompagnata al pianoforte da Angela Annese.

L’evento è il secondo appuntamento di Eliseo Clssica, la rassegna che il Teatro Eliseo dedica alla musica.

Nello spettacolo teatro e musica si fondono armonicamente per rendere omaggio alla donna e alla concertista Clara Schumann (1819-1896).

Non si tratta di una biografia né di un collage di materiali di repertorio (lettere, diari, testimonianze, saggi, ecc.) ma di un’opera originale che affronta il personaggio nella molteplicità delle sue sfaccetature umane, sentimentali, personali e artistiche.

Il testo mette a fuoco alcuni dei momenti salienti della vita di Clara: bambina prodigio che, sotto la ferrea guida paterna, conquista le platee di tutta l’Europa e l’ammirazione dei geni del suo tempo tra cui Goethe e Paganini; giovane donna volitiva e indomabile che non esita a lttare contro suo padre per poter sposare Robert, il maestro del Romanticismo musicale, di cui si era perdutamente innamorata; madre prolifica di otto figli senza tuttavia rinunciare mai al suo pianoforte; vigile e trepido sostegno alla fragilità mentale del marito; custode fedelissima della memoria di Robert e delle sue composizioni nei quarant’anni in cui gli sopravvisse; vagabonda, instancabile ed eccezionale concertista oltre che musa ispiratrice del giovanissimo Brahms. E mentre affiorano i ricordi, i rimpianti, i sogni, le sofferenze, i successi, le delusioni, gli entusiasmi, saremo sempre accompagnati dall’altra “voce”: le sinfonie di Clara, di Robert e di Brahms.

Lo spettacolo è costruito in maniera tale che possiamo spostarci idealmente da una situazione all’altra: da quella prettamente musicale fatta di esibizioni e di viaggi (che aprono e chiudono l’esistenza tumultuosa di Clara Schumann) a quella domestica vissuta in coppia con Robert, dove il ruolo della moglie e della madre diventa dominante e, infine, rivivremo con Clara la drammatica vicenda del tentato suicidio di Robert che lo portò in manicomio e dopo pochi anni alla morte.

La “nota” di sgomento che accompagna la follia, infatti, non appartiene solo a chi la vive personalmente ma, come una spada, trapassa anche il cuore di coloro che di quella follia sono sperduti spettatori.

Ricordiamo che nel 2010 ricorre il bicentenario della nascita di Robert Schumann.

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