martedì 14 ottobre 2008

Lina, quella che fa brutti sogni

PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI

Dal 21 ottobre al 2 novembre 2008

Fulvia Carotenuto in

Lina,
quella che fa brutti sogni


di Massimo Salvianti
regia di Pierpaolo Sepe
con Irma Ciaramella, Emanuela Lumare, Andrea Manzalini, Marco Natalucci
scene Daniele Spisa
costumi Giuliana Colzi
luci Vincenzo Alterini
produzione Arca Azzurra Teatro / Teatro Eliseo /
Nuovo Teatro Nuovo

con il sostegno di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG / Teatro Kismet OperA e Mittelfest 2008

un progetto ExtraCandoni teatri in rete per la promozione, la produzione,la diffusione della nuova drammaturgia

Testo Vincitore Premio ExtraCandoni 2007

Tournée italiana al via da Roma, al Piccolo Eliseo Patroni Griffi (a Roma, dal 21 ottobre al 2 novembre) , per Lina, quella che fa brutti sogni, testo di Massimo Salvianti, vincitore del premio ExtraCandoni 2007, e interpretato da Fulvia Carotenuto per la regia di Pierpaolo Sepe. Con un tour di un mese e mezzo, 7 piazze italiane e 23 repliche che porteranno lo spettacolo in tour fino al 29 novembre, si realizza un tassello importante - quello della distribuzione e dell’ospitalità teatrale - di ExtraCandoni, l’articolato progetto che vede coinvolti: CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Teatro Kismet OperA Teatro stabile di innovazione di Bari, Nuovo Teatro Nuovo - Teatro stabile di innovazione di Napoli, Teatro Eliseo di Roma e Arca Azzurra Teatro di S. Casciano (Firenze).

Nasce quindi una rete italiana che si impegna con azioni concrete nel sostegno produttivo e nella promozione della nuova drammaturgia. Le caratteristiche che fanno di ExtraCandoni un’esperienza innovativa di qualità nel favorire lo sviluppo della scrittura teatrale nel nostro Paese sono la selezione di nuovi autori e testi mai rappresentati, la co-produzione dell’opera vincitrice e la sua distribuzione in Italia a partire dai teatri produttori, che per primi si impegnano ad aprire i palcoscenici dei loro teatri al nuovo spettacolo.

La storia di Lina è la storia di un piccolo mistero, di un delitto e di una colpa rimossa. Dopo aver ucciso un uomo, il Maresciallo da cui era a servizio fin da ragazza, Lina da trent’anni è chiusa in un istituto psichiatrico. L’incontro con un medico di fede basagliana, che inizia con lei un percorso di recupero basato sull’applicazione dei principi della riforma del grande psichiatra triestino che hanno ispirato la legge 180 in Italia, aiuterà Lina a ricordare e, accettando il ricordo, a ricostruire le ragioni del suo gesto e forse a superare un trauma. Scorrono così le immagini della poverissima infanzia di Lina in un basso napoletano, gli anni umilianti passati a Firenze a servizio come domestica, l’attaccamento alla piccola Giulia, figlia dei padroni di casa, fino all’affiorare della memoria di un tragico gesto. L’attrice Fulvia Carotenuto interpreta la protagonista con forza istintuale, calore e umanità, in un ritratto di popolana in cui echeggiano le importanti esperienze teatrali della sua carriera di interprete del miglior teatro partenopeo. Affiancano la protagonista con intensità Irma Ciaramella, Emanuela Lumare, Andrea Manzalini, Marco Natalucci. Le scene sono di Daniele Spisa, i costumi di Giuliana Colzi, le luci di Vincenzo Alterini.

Note dell’autore
Lina è una storia inventata, un piccolo mistero, un delitto, una colpa rimossa. Lina ha ucciso un uomo, inspiegabilmente, improvvisamente. Lina da trent’anni è in un istituto psichiatrico. Lina fa brutti sogni ma finora non importava niente a nessuno. Ora invece le si chiede di raccontarli, di interpretarli, di guardare in fondo al pozzo nero dal quale emergono. Lina non vuole, oppure si, Lina fa resistenza, ma poi si lascia guidare, si arrende e lentamente raggiunge il fondo di quel pozzo insieme a noi.

Lina è nato da solo, si è fatto da se, strada facendo, una parola, una battuta, una scena dopo l’altra. É la verità, nessun progetto, nessuna istanza sociale, politica, umana, artistica è responsabile della sua scrittura anche se dentro, una volta finito il testo, ho ritrovato umanità e politica e tutto il mondo che conosco. Non mi ha ispirato, come altre volte era successo, un fatto di cronaca, un episodio autobiografico, una cosa sentita dire, un’emozione proveniente da un’immagine, da una storia.

Prima è nato il personaggio, Lina, quasi autonomo, una persona vera, una donna forte e tragica come ce ne sono nella vita e sui palcoscenici, poi è nato il resto, il contesto e la vicenda.
A posteriori posso dire che forse dentro ci sono le mie esperienze di animatore e teatrante in carceri e istituti per anziani, ma è una cosa che dico adesso, cioè “dopo”.

Anche la storia, il mistero, i luoghi del dramma, i personaggi che ruotano accanto alla protagonista le sono nati intorno perché lei ne richiedeva la presenza e per una volta, per l’autore non è stato un lavoro difficile da svolgere.
Massimo Salvianti

Note di regia
La rimozione è uno stadio preliminare della condanna, qualcosa che sta a metà tra la fuga e la condanna.
Sigmund Freud
E’ necessario rimuovere ciò che non si è in grado di affrontare.
E’ inevitabile.
La rimozione del dolore più grande.
Dell’orrore spaventoso e indicibile.
Fuggire lontano dal ricordo, rincorsi da coloro che vorrebbero aiutarci ma che, ai nostri occhi disperati, non sembrano altro che mostri orrendi che cercano di estorcerci verità inaudite, ignobili.
Uno spazio di quiete.
Un silenzio senza domande e senza risposte.
Bisogna difenderlo con i denti.
Non deve entrare nessuno.
Che si fottano!
La loro pruriginosa curiosità da pettegole non verrà mai soddisfatta.
Non vi faremo entrare.
E perchè dovremmo?
Cosa ci offrite in cambio?
La verità?
E che dovremmo farcene della verità?
La verità alle volte è brutta al punto da non volerla più.
E’ brutta come lo stridere del ferro sul vetro.
Molto meglio se ce ne restiamo qui a lasciarci consumare dal tempo.
Il mio corpo si decomporrà comunque.
Non ci sarà bisogno della verità.
E allora molto meglio un po’ di quiete.
E allora molto meglio fingere.
Un giorno finirà comunque.
E ce ne andremo col nostro segreto in un posto migliore di questo.
Dove non ci sarà bisogno di tutta questa sofferenza.
Saremo liberi di sorridere, allora.
E il sorriso renderà buffi i nostri volti.
Come quando da bambini tutto sembrava un gioco bellissimo.
E sembrava non dovesse finire mai.
E che tutti sarebbero stati felici.
Quel giorno saremo liberi.
E forse saremo capaci di volerci bene un po’ di più.
Pierpaolo Sepe

prossime date nei teatri della rete ExtraCandoni:

4 – 9 novembre, Napoli, Nuovo Teatro Nuovo
13 novembre, Cervignano (UD), Teatro Pasolini
14 e 15 novembre, Udine, Teatro San Giorgio (CSS)
22 e 23 Novembre, Bari, Teatro Kismet
27 novembre, Arezzo, Teatro della Bicchieraia
28 novembre , San Casciano V.P. (Fi), Teatro Comunale Niccolini
29 novembre, Castelfiorentino (FI), Ridotto del Teatro del Popolo

PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI
Via Nazionale, 183 − 00184 Roma
tel. botteghino: 06 4882114 06 48872222 info@teatroeliseo.it
http://www.teatroeliseo.it/
teatroeliseo.blogspot.it

ORARIO SPETTACOLI:
Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì – ore 20,45
Sabato ore 16,30 e 20,45
Domenica – ore 17,00
Lunedì riposo

COSTO DEI BIGLIETTI:
poltronissima 22 euro – poltrona 16 euro

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