venerdì 7 ottobre 2011

ONIRONAUTI di Jacopo Casadei

Il sogno, il cui motore, secondo Freud sono i desideri inconsci.

I desideri inconsci non sono accessibili all'io, ed essi operano all'interno della psiche umana, solo durante il sonno, si rafforzano i loro effetti per via della minore attività della coscienza, per questo, hanno l'occasione di emergere sotto forma di immagine onirica.

Jacopo Casadei si addentra in questo percorso interiore. La sua pittura rispecchia le leggi di Freud che regolamentano la Teoria dei Sogni, infatti, lui nel suo linguaggio pittorico, propone una sequenza dei principi fondamentali della psicanalisi. La sua pittura è complessa poiché si può percepire La Condensazione, cioè gli elementi del sogno che rappresentano una quantità di elementi latenti; Lo Spostamento, in cui riesce in più opere ad effettuare l’attribuzione di un carattere di un elemento ad un altro elemento. Nelle sue opere ci sono movimenti, il suo mondo interiore fuoriesce tramite un’azioni e rispecchia la legge della Drammatizzazione. E’ questo il punto centrale della sua pittura, la drammatizzazione, da cui nasce il suo tormento, di uomo, di artista, e non utilizza quasi mai metafore nelle sue espressioni pittoriche, ma sono macchie che suscitano emozioni, vibrazioni. Egli si allontana, dalla Simbolizzazione, poiché, Casadei non utilizza i simboli, anzi, non rientrano nemmeno nel suo linguaggio pittorico, lui non accetta di esprimere il suo travaglio attraverso emblemi, non li conosce, perché conosce altro, una dimensione che si estende verso l’infinito, dove non c’è un inizio e né una fine. I suoi sogni, si originano, dai residui psichici diurni, ma ciò, non sarebbe in grado di portare alla formazione della visione onirica se non si rafforzasse con un desiderio inconscio, che in molti casi rispecchiano un viaggio infantile.

In che modo un artista può andare oltre il percettibile e addentrarsi in un mondo intimo fatto di paure e ansie? La psicanalisi quanto può aiutare a liberare dai significati nascosti le immagini che si materializzano? Jacopo Casadei riesce con la sua giovane sensibilità a trasmettere con grande maestria, il suo mondo, attraverso una pittura formata da pennellate leggiadre interrotte dal fluire delle sensazioni, che si sovrappongono, in certi attimi, a movimenti centripeti dove il suo “IO” primeggia su tutto il resto: analizza il suo stato interiore “distrugge” e rispecchia l’ultima legge di Freud; la Rappresentazione per l’opposto.

Impara a giocare, mettendosi in relazione con il contenuto manifesto, ciò che Freud definisce, la situazione o la scena che appaiono direttamente in sogno, con il contenuto latente, cioè a cui il sogno di nascosto allude. Lui enfatizza il sogno, ma il suo desidero latente resta comunque tra i meandri più reconditi della sua psiche e solo attraverso un’analisi attenta dei suoi quadri si riesce a percepire la cupezza del suo tempo.

Anche i titoli delle sue opere alludono a nuovi episodi di sogni, sembra che ad ogni titolo abbia inizio un nuovo percorso, o forse, è semplicemente la continuità di una sola visione onirica?

La mostra è visibile on-line al sito www.giamaartstudio.it oppure GiaMaArtSTUDIO, arte contemporanea, via Iadonisi, 14, 82038 Vitulano (BN), Italy. Per appuntamento dal martedì al sabato ore 17.00–20.00 Info: tel./fax 0824.878665, cell. 338.9565828, www.giamaartstudio.it , info@giamaartstudio.it

Esterina Pacelli

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