sabato 1 marzo 2008

LE PASTE FRESCHE

Le paste fresche sono l'espressione tipica della cucina regionale italiana;ogni regione ha modi diversi di confezionarle, tagliarle e condirle. Questi usi sono spesso determinati dal vincolo dei diversi prodotti locali. Nelle località più povere e sulla costa si trovano paste fatte solo con farina ed acqua; nelle zone più ricche e di cultura contadina gli impasti sono arricchiti con uova. L'ausilio di pettini per tessere o ferri da calza, la fantasia e l'abilità delle mani hanno creato un'incredibile varietà di paste.

In carrellata attraverso l'italia:

Veneto: BIGOLI, rudimentali spaghetti di semola di grano duro ricavati dalla trafila di un torchio.
Valtellina: PIZZOCCHERI, tagliatelle scure preparate con farina di grano saraceno.
Liguria: TROFIE, piccoli gnocchi assottigliati alle estremità con una parte di farina di castagne;
Piacentino: PISAREI, pezzetti di pasta di farina bianca e pangrattato grandi come fagioli;
Romagna: GARGANELLI, maccheroncini rigati di farina, formaggio e uova realizzati con un particolare pettine.
Umbria: STRINGOZZI, lunghi maccheroncelli di grano duro con il buco,f atti con un ferro a sezione quadrata.
Puglia: ORECCHIETTE e STRASCINATI, pezzetti di pasta di grano duro e acqua capovolti su di un dito o trascinati sulla spianatoia.
Lucania: STROZZAPRETI, rudimentali bucatini lunghi 6 cm arrotolati su di un ferro.
Sardegna: MALLOREDDUS, gnocchetti di semola.





Stefano Tedesco

torna al menù

1 commento:

  1. Ciao chef, i miei più sinceri complimenti per queste splendide ricette...., ti voglio un mondo di bene, un bacio Chiara.

    RispondiElimina