martedì 18 novembre 2014

ZOMBITUDINE



Teatro dell’Orologio

in collaborazione con
Romaeuropa Festival 2014

ZOMBITUDINE

progetto, testo, regia, interpretazione 
Elvira Frosini e Daniele Timpano




Riassunto improprio dello spettacolo.

Prendete posizione perché questa è la situazione

crisi, disoccupazione, depressione, destra, sinistra, centro, centro per l’impiego, centro commerciale, centro di prima accoglienza, accoglienza per i poveri, per i rifugiati, per i perseguitati, per gli uomini di buona volontà, di buona educazione, di buona famiglia, famiglie miste, famiglie allargate, famiglie monoreddito, reddito procapite, d’impresa, di cittadinanza, cittadinanza attiva, diritto di cittadinanza, diritto di manifestare, di scioperare, di scendere in piazza, di scendere al bar, a bersi un caffè, un caffè macchiato, corretto, un caffè al vetro, alla macchinetta, alla macchina del fango, alla macchina dello Stato, degli aiuti di Stato, dei segreti di Stato, dello Stato canaglia, della trattativa Stato-mafia, di Cosa nostra, degli affari nostri, del Padre nostro, del nostro interesse, contro il nostro interesse, a interessi zero, a costo zero, zero impegni, zero responsabilità, zero controindicazioni, contravvenzioni, controlli, contropartite, contro i privilegi, contro i primi della classe, contro tutto e tutti perché tutto può succedere, tutto è possibile, tutto è già finito, fine primo tempo, fine della serie, finale di stagione, gran finale, titoli di coda, titoli di Stato, stato dell’arte, stato sociale, stato civile, celibe, nubile, coniugato, data di nascita, di scadenza, tempo scaduto, tempo scadente, tempo pieno, indeterminato, part time, lavoro precario, lavoro poco, non lavoro, non studio, non faccio niente, non ho prospettive, programmi futuri, progetti di vita, non vivo, non vivo più da tempo, sono un morto che cammina, che parla, che respira, nella pace dei sensi, senza sensi di colpa, colpevole a prescindere, condannato alla morte civile, mi arrendo alla morte apparente, morirete tutti se non siete già morti, se non siete già zombie.
Flaminia Chizzola





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