sabato 28 giugno 2014

HOGARTH REYNOLDS TURNER


HOGARTH REYNOLDS TURNER

Pittura inglese verso la modernità
15 aprile - 20 luglio 2014
Museo Fondazione Roma, Palazzo Sciarra, Roma



La raffinatezza artistica della pittura inglese del XVII secolo risplende con oltre 100 opere dei più famosi artisti dell’epoca, in una esposizione ospitata dal museo Fondazione di Roma fino al 20 luglio 2014.

In mostra l’arte di un secolo d’oro per la Gran Bretagna, una testimonianza figurativa della grande espansione economica, culturale ed industriale di un Paese che si apprestava a dominare la scena mondiale. Il corpus prestigioso dell’esposizione, proveniente dalle più importanti istituzioni museali, racconta la storia di un ambiente artistico in formazione, la nascita di una scuola pittorica inglese che mostrava l’avanzamento del Paese sotto ogni punto di vista. Nacque, così, una ricerca espressiva all’avanguardia, che traeva spunto dall’arte europea elevandola a nuove vette figurative.

La mostra descrive questo percorso straordinario articolandosi in sette sezioni: ognuna caratterizzata da una esposizione curata, capace di mantenere sempre viva l’attenzione non solo grazie agli stupendi capolavori esposti, ma anche grazie alla capacità di accompagnare il visitatore nella scoperta di un secolo d’oro per l’arte inglese. 

La prima sezione, intitolata “Londra capitale dell’impero britannico”, è una celebrazione della prosperità raggiunta dalla città durante il XVIII secolo ed un perfetto esempio della raffinata tecnica raggiunta dai pittori inglesi dell’epoca. Preziose vedute di Londra testimoniano la larga diffusione del vedutismo ed offrono uno spaccato unico della società dell’epoca. Spiccano le opere di Canaletto, cariche di una luce e di una intensità di grande impatto; tra queste la “Veduta del Tamigi e della City da un arco del Westminster Bridge”, quadro di straordinaria profondità, in cui il Canaletto gioca arditamente con la prospettiva, un risultato ottenuto attraverso l’inserimento di un unico elemento in grado di dare all’osservatore il senso delle proporzioni e delle distanze. Qui e negli altri suoi quadri presenti nella sezione, il Canaletto “prende in prestito” l’azzurro e la luminosità del cielo italiano, regalandone le sfumature a Londra.

L’ascesa sociale di nuove figure professionali e culturali è il tema della seconda sezione, “Il Mondo Nuovo”. Qui vengono celebrate la prosperità del Paese, l’epopea del colonialismo, il progresso industriale e l’interesse scientifico, attraverso la consacrazione del ritratto a forma espressiva di maggiore impatto nella pittura inglese del VIII secolo. Ai numerosi ritratti di personaggi illustri di ogni campo del sociale, si accompagnano le rappresentazioni di imprese, come la “L’Ascesa della Mongolfiera Lunardi” di Ibbetson o la “Tahiti rivisitata” di W. Hodges, capolavori di un’arte in continuo progresso.

La terza sezione, intitolata “Verso un’iconografia nazionale”, è dedicata alla ricerca di una tradizione figurativa britannica. W. Hogarth e H. Fussli, nonostante la loro diversità, rappresentano perfettamente quello spirito britannico che tendeva alla forte affermazione di una propria identità culturale. Le opere educative del primo forniscono uno spaccato unico dei valori e dei disvalori della società borghese. “Marriage à-la-Mode” di Hogarth (in mostra le incisioni che rappresentano quest’opera) è un esempio della prospettiva ironica con cui viene dipinto il mondo borghese dell’epoca. Le “visioni” Shakespeariane e le intense scene ispirate a capolavori come “il Paradiso Perduto” di Milton, raccontano, invece, la poetica e profonda intensità pittorica di Fussli, alla ricerca di una identità britannica estremamente mistica ed intimista: dominano le scene notturne, le visioni, i sogni ed una realtà surreale, immaginaria, suggerita perfettamente dall’accuratezza nei giochi di luce e dalla presenza avvolgente delle ombre. 

Nella quarta sezione “L’età eroica del ritratto”, attraverso artisti di spessore come Reaynolds e Gainsborough si celebra un genere artistico frutto della commistione della tradizione europea e delle soluzioni originali britanniche. In particolare Reynolds esalta i suoi soggetti, sottraendoli a qualsiasi contingenza temporale, facendoli quasi fluttuare nella luminosità e nella fierezza del loro portamento, simili a dei dell’Olimpo. 

La fortuna della pittura paesaggistica viene celebrata nella quinta sezione, intitolata “Paesaggio on the spot, la fortuna dell’acquarello”. Qui l’esperienza dei pittori inglesi, legata al Grand Tour Italiano, porta alla luce l’immensità e la solennità dei paesaggi. Le splendide vedute delle Alpi, delle abbazie e dei castelli italiani si caricano di emozioni, vibrano di note delicate. È in questa sezione che viene documentata la grande diffusione dell’acquerello, una tecnica che avrà molta importanza e largo successo in Gran Bretagna.

Il percorso espositivo continua immergendosi sempre più nella bellezza delle vedute paesaggistiche, grazie alla sesta sezione, intitolata “variazioni sul paesaggio”. Wilson, Stubbs, Wright of Derby sono solo alcuni degli importanti pittori che affascinano lo sguardo del visitatore in questa sezione. La splendida poetica di “Snowdon al chiaro di Luna” di J. Wright, carica d’intensità e di malinconia, non è che un esempio delle vette raggiunte dai pittori inglesi di paesaggio nel VIII secolo. Il paesaggio diventa veicolo di forti emozioni. L’artista comincia ad imprimervi quell’attimo di profonda estasi che lo colpisce, anticipando tematiche che faranno la fortuna degli impressionisti nel secolo successivo.

Si arriva, infine, alla settima sezione dedicata a Constable e Turner, due dei massimi esponenti dell’arte britannica. Le loro opere rappresentano il passaggio dell’arte inglese dall’esperienza del XVIII secolo alle sperimentazioni della modernità. I quadri di questi due artisti colpiscono, estasiano, ammaliano. Spiccano nella mostra come perle negli abissi. Da una parte, Turner stupisce con la sua tecnica moderna: il profondo studio della luce, lo porta a sciogliere le forme nella luminosità dei colori anticipando di fatto le soluzioni artistiche degli impressionisti, soprattutto di C. Monet. Constable, invece, si pone la finalità di “far sentire il paesaggio” e di cogliere le emozioni che esso trasmette. Egli è il pittore della bellezza struggente della natura, ed i suoi quadri avvolgono l’osservatore nella malinconia e nei sentimenti suscitati dal paesaggio.
Luca Virgillito 


ORARI
Lunedì ore 14.00-20.00
Dal martedì al giovedì e la domenica ore 10.00-20.00
venerdì e sabato 10.00-21.00 
Ultimo ingresso un'ora prima

PREZZI 
(audioguida compresa nel prezzo)

Intero € 11,50 + € 2,00 spese d'agenzia
Ridotto € 9,50 + € 2,00 spese d'agenzia
Ridotto gruppi € 9,50 + € 1,00 spese d'agenzia
Ridotto speciale possessori coupon € 8,00 + spese d'agenzia
Ridotto scuole € 5,00 (ad alunno) + € 1,00 spese d'agenzia
Ridotto speciale € 5,00 + € 2,00 spese d'agenzia
(Studenti universitari con libretto il primo mercoledì del mese dalle 14.00 alle 19.00; adulti oltre i 65 anni il primo martedì del mese dalle 14.00 alle 19.00) 
Famiglia
2 adulti +1 bambino € 23,00 + € 2,00 spese d'agenzia
2 adulti +2 bambini € 30,00 + € 2,00 spese d'agenzia
2 adulti +3 bambini € 37,00 + € 2,00 spese d'agenzia
(bambini fino ai 14 anni compiuti)
Open € 13,00 + € 2,00 spese d'agenzia
(biglietto cedibile, senza vincoli di orario e data valido fino a fine mostra)


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