lunedì 16 giugno 2014

L’Amore Non Muore Mai


L’Amore Non Muore Mai
8 Giugno 2014

Cimitero Acattolico 
Via Caio Cestio, 6
00153 Roma



Roma può considerarsi senza dubbio uno scrigno di tesori artistici che lascia sbalorditi ma alcuni luoghi, densi di fascino, hanno una risonanza minore pur non avendo nulla da invidiare ad altre realtà più note. 

È il caso del Cimitero Acattolico dove la prima sepoltura di cui si ha notizia è avvenuta nel 1738 ed è quella di George Langton, studente britannico che volle essere sepolto all’ombra della Piramide Cestia
Nel 1821 la Santa Sede concesse un lotto di terra prossimo alla Piramide che, nel corso del tempo, è stato ampliato e dove hanno trovato sepoltura personaggi illustri di nazionalità principalmente straniera e di credo non cattolico. Pur trattandosi di un luogo adibito al riposo eterno, il Cimitero Acattolico non ha nulla delle atmosfere cupe a cui si è solitamente avvezzi ma, al contrario, al suo interno si percepisce una diffusa serenità che invita i suoi visitatori alla riflessione intimistica

Considerando le note sepolture presenti al suo interno, il gruppo di lavoro del Master Lumsa di II livello in Organizzazione e Gestione delle Produzioni Culturali, composto dalle dottoresse Petra Biral, Fiorella Fratarcangeli, Giorgia Mancini, Francesca Salvato e Linda Serpa, in perfetta sintonia con la dottoressa Amanda Thursfield, direttore del cimitero, ha dato vita ad un evento dal titolo “L’Amore Non Muore Mai”, una lettura itinerante dei passi più intensi scritti da alcuni degli autori che riposano in loco: tre gli spettacoli che si sono alternati nel corso del pomeriggio, durante i quali il corteo di partecipanti ha iniziato il proprio percorso dove giacciono le spoglie del poeta britannico John Keats.

Il testo di “Bright Star” è riecheggiato tra gli alberi secolari, sia in italiano che in lingua originale, donando momenti di forte commozione ai presenti, e la stessa suggestione si è avuta ascoltando “Temo i tuoi baci fanciulla gentile” di Percy Bysshe Shelley, amico fraterno di Keats e anch’egli sepolto nel celebre cimitero. In un composto silenzio i gruppi, ciascuno contraddistinto da una rosa di colore diverso, hanno poi raggiunto la tomba di William Wetmore Story: all’interno del sepolcro, oltre al famoso scultore,critico d’arte e poeta, riposano le spoglie di Emelyn, la moglie tanto amata da Wetmore che personalmente creò lo splendido Angelo del dolore ripiegato con afflizione sulla tomba. 

Anche gli autori italiani però hanno avuto il loro rilievo, per cui l’iter letterario è proseguito con una sosta presso il sepolcro di Carlo Emilio Gadda, con la lettura di un passo de “La cognizione del dolore”, romanzo incompiuto dello scrittore, da cui si è estrapolato il brano incentrato sul rapporto tra il figlio e la madre. La tappa successiva ha scelto poi come protagonista Antonio Gramsci con la lettura di una delle sue “Lettere dal carcere”, missive che il politico e teorico marxista indirizzò ai familiari e, in particolar modo alla madre, nel corso della propria detenzione. Infine, a chiudere la rosa degli autori prescelti, è stata Amelia Rosselli con “La libellula”, tratta dal “Panegirico sulla libertà” e “Perdonatemi, perdonatemi, perdonatemi” estrapolata da “Appunti sparsi e persi”. La scelta di chiudere con un’autrice è parsa particolarmente felice, donando profondo rilievo all’intensità dell’animo femminile. Al termine, i presenti hanno espresso una nota di sensibilità individuale scritta all’interno di alcuni cartoncini, non trascurando una donazione facoltativa per il cimitero. 

Gli autori hanno avuto nuova linfa vitale grazie alle splendide voci e alla straordinaria bravura degli attori: Caterina Corsi, Marco Giandomenico e Marco Marino hanno offerto uno spettacolo altamente suggestivo, riuscendo a calarsi perfettamente nel ruolo che hanno interpretato. Ad accompagnare gli attori sono stati il violino di Ivan Prado Longhi ed il flauto di Davide Stanzione: gli artisti hanno magistralmente eseguito brani scelti di Händel rendendo l’atmosfera ancora più carica di emozione. 

Si è trattato di un esperimento, un nuovo modo per spalancare le porte alla cultura ma entrando in punta di piedi in un luogo dove la pìetas religiosa ha subordinato qualsiasi altro intento. Avvicinare il pubblico alla letteratura non è sempre facile e, quando accade, sono spesso le generazioni più mature a palesare interesse: in questo caso, invece, i consensi e le adesioni sono stati variegati e l’entusiasmo prodotto ha ripagato gli sforzi, le tensioni e le attese durati tanti mesi: in un caldo pomeriggio di inizio estate, l’eco dei versi ha attraversato gli arbusti secolari ma, soprattutto, i cuori dei presenti. 
Francesca Salvato
L’Amore Non Muore Mai
8 Giugno 2014
Cimitero Acattolico 
Via Caio Cestio, 6
00153 Roma

Ingresso libero

Orario degli spettacoli: ore 16.00, ore 17.00, ore 18.00.
Info: http://www.cemeteryrome.it/ 


















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