martedì 7 gennaio 2014

Coppia Aperta Reloaded


Coppia Aperta Reloaded
Dal 26-12 al 31-12-2013
Teatro dei Conciatori
Roma

Spettacolo teatrale di A.Carone e G.Frallonardo, 
liberamente tratto da D.Fo e F.Rame
con Antonella Carone e Davide Mancini - Regia di Giusy Frallonardo

e con la partecipazione di Michele Stella

Assistente alla regia Vincenzo Pellegrini
Scene Enrico Romita
Disegni Marco Romita
Costumi Mariella Seripierri
Locandina Realize Creative Studio



Una commedia ispirata al duo Rame-Fo che quasi trent'anni fa componeva: Coppia aperta, quasi spalancata. Uno spettacolo unico in cui gli sceneggiatori riproponevano in chiave comica considerazioni e pensieri di ex sessantottini, che a distanza di tempo avevano perso traccia delle rivendicazioni sociali e femministe, nate grazie ad una voglia di aggregazione e condivisione spontanea.

Una generazione che aveva immaginato una realtà diversa, libera e senza diseguaglianze tra etnie e sessi. Uomini e donne legati in una famiglia flessibile e rsipettosa. Il Sessantotto è stato un movimento sociale e politico ancora oggi controverso: molti sostengono che abbia portato ad un mondo migliore utopicamente, altri ritengono che abbia spaccato e distrutto il senso di moralità e la stabilità politica mondiale, fondata su valori borghesi, capitalistici ed clericali. 

Il passare del tempo, avrà cambiato qualcosa? 
Le risposte si possono trovare in “Coppia Aperta Reloaded”. Le compagnie I Tamburi di Kattrin e AlephTheatre hanno prodotto nella Stagione Teatrale 2012/2013 la commedia “Coppia Aperta, quasi spalancata – RELOADED”, riscrittura di un classico di Dario Fo e Franca Rame, ad opera di Antonella Carone e Giusy Frallonardo che firma anche la regia. 
A pochi mesi dalla scomparsa della grande attrice italiana, questo spettacolo vuole anche renderle omaggio. Come ha dichiarato il marito Dario Fo, Coppia Aperta è stato in assoluto il loro testo più rappresentato, con oltre 700 allestimenti diversi in ogni parte del mondo.

“Coppia aperta - RELOADED” è una commedia divertente, leggera, brillante, in cui i giovani d’oggi si rispecchiano nelle figure dei due coniugi protagonisti. L’adattamento si rivolge infatti alle nuove generazioni, parlando il loro linguaggio e rappresentando il loro mondo tra videogames, discoteche e rapporti che si consumano veloci come pasti in un fast food.

Sul palcoscenico i protagonisti, Antonella Carone e Davide Mancini , danno vita ad uno spaccato di vita reale: la crisi di coppia. Lui e lei, Davide ed Antonella, giovani, affiatati e esauriti. 

L’amore ai tempi di internet corre sul filo. Così marito e moglie diversi e anonimi, si trovano alle prese con la noia e la routine. Ognuno reagisce a suo modo. Davide, giovane pr, risolve i problemi con tradimenti sporadici che coltiva a sms, email e chat. Un don giovanni che cerca se stesso nelle luci delle discoteche attraverso rassicurazioni e complimenti da giovani sconosciute. Creando angoscia, vergogna e autolesionismo nella moglie. Giovane donna brillante e succube della situazione che si interroga su come migliorare la loro vita e ridiventare l’unica partner del suo compagno. L’uomo che aveva conosciuto, scelto, apprezzato e sposato. Tra litigi accesissimi, battute cariche di ironia, tentativi goffi di rendersi belli e desiderabili a tutti i costi, i due attori/personaggi si muovono con grande freschezza confrontandosi con una società sempre più inospitale, votata alla flessibilità anche nelle relazioni, alla solitudine imperante nell’era dei social networks e a mille altre distrazioni.

La soluzione: la coppia aperta. Ma quest’ultima esiste o è solo un espediente per tradire senza sensi di colpa? Due persone scelgono di comune accordo di stare insieme, condividendo ideali, amore e rispetto, non necessariamente la fedeltà. L’esclusività della coppia è una scelta personale e intima come la sessualità. 

La protagonista ha accettato per molto tempo di vivere in un limbo, sacrificando se stessa e smettendo di interrogarsi e volersi bene. Si è immolata per il suo ruolo di moglie. Trascurando se stessa ha perso di interesse agli occhi del compagno che ormai la dà per scontata, paragonandola ad un porto sicuro ed ancor peggio, a sua madre.

Le altre donne per Davide rappresentano la diversità, gli fanno perdere le inibizioni e lo portano a vivere una doppia vita. Insomma, psicologia a parte, la nuova realtà permette a Antonella di rsicoprirsi. 
Dopo chiaccherate con la madre, frequentazioni di centri buddisti, spa e palestre per rimettersi in forma, la casalinga disperata svanisce per ridare luce alla biologa che è in lei. 
Gli anni di studio riprendono vita ed importanza nel quotidiano, le tute abbandonate per sottovesti di seta e tacchi alti. Sembra di assistere alla rivincita delle moglie.

L’emancipazione ha nuovamente spazio e voce. 

Così la decisione di frequentare altre persone, invenzione del marito per giustificare le sue infedeltà, inizia a cucirsi addosso alla giovane donna, che superate le iniziali ritrosie e dissipati i dubbi, si gode la nuova libertà. 

Studio, confronto e conoscenze sono i suoi appuntamenti quotidiani, sopratutto se condivisi con un docente di Fisica, ricercatore nucleare, innamoraot di lei. Come nel gioco virtuale, Second Life, il nuovo avatar prende forma e sostanza, invertendo i ruoli matrimoniali. I protagonisti ricreano sulla scena divertenti siparietti, flash-back col pubblico chiamato in causa, giocando ad un’altalena tra i due attori/personaggi dentro e fuori la ”recita”. Lo spettatore diventa interlocutore prediletto, ora invitato a prendere posizione, ora lasciato alla sua distanza critica per riflettere sull’attualità.

Il marito fedrigafo desidera nuovamente la sicurezza e la beltà della sua coniuge che ormai naviga in altre acque, da lui indicate. Nonostante la consapevolezza delle sue azioni, Davide diviene il replicante della vecchia Antonella, specchio di insicurezza e insoddisfazione, arrivando a tentare il suicidio. 
Solo allora la moglie, conscia del suo dolore passato, cerca di salvare la situzione, dichiarando di essersi inventata tutto per ingelosirlo, tornare ad essere amata. Naturalmente a questo punto, ci sarà un bel ”colpo”di scena.

Una commedia irriverente e divertente, dove l’attualità và in scena, coinvolgendo lo spettatore che tra sorrisi e sorprese, uscirà consapevole che l’amore non conosce tempo e le dinamiche di coppia sono eterne ed immutabili. Alla fine dello spettacolo si potrà riflettere sulle tematiche o distrasi con degustazione di vini e prodotti pugliesi.

Fabiana Traversi


Per maggiori informazioni:
TEATRO DEI CONCIATORI - Via dei conciatori, 5 – 00154 ROMA
Tel. 06.45448982 – 06.45470031 - info@teatrodeiconciatori.it
Direzione Artistica: Antonio Serrano – Gianna Paola Scaffidi

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