Fino al 2 giugno 2012
Carbone pulito? Una sporca bugia
Salerno, Complesso monumentale di Santa Sofia
Un nuovo appuntamento presso il complesso di Santa Sofia: il gruppo locale di Greenpeace aderisce all’ evento organizzato sul territorio nazionale e teso a sensibilizzare gli italiani dando loro modo di conoscere i disastri provocati dal carbone in ambito climatico.
Il carbone arriva in Europa attraverso le navi e, successivamente, viene smistato negli impianti industriali; il problema fondamentale è che i siti di stoccaggio sono situati all’aperto e ciò permette che il vento e gli altri agenti atmosferici disperdano le polveri nocive del carbone fino a chilometri di distanza. Ma i danni non riguardano soltanto l’ambiente in quanto i lavoratori, e non, venendo a contatto con l’autocombustione del carbone, respirano le esalazioni tossiche che comportano non pochi danni per l’organismo umano.
Il carbone è il primo nemico dell’equilibrio climatico del nostro pianeta poiché causa emissioni di gas serra e contamina il suolo, quindi ogni centrale a carbone che viene costruita può essere equiparata ad un vero e proprio atto criminale.
Greenpeace si impegna attivamente nel contrastare questa barbarie e cerca di informare in modo capillare sui rischi che tutti corriamo. Sarebbe auspicabile puntare verso altre forme di energia, il che permetterebbe una notevole crescita in un arco di tempo piuttosto esiguo: già paesi come la Spagna e la Germania hanno deciso di investire in questo senso e in Italia vi sono ottime prospettive ma, sfortunatamente, gli incentivi del Governo sono ancora ridotti.
La mostra fotografica offre una panoramica completa delle principali centrali a carbone presenti in Italia e nel mondo: essa è composta da fotografie volte ad illustrare la situazione alquanto critica che il pianeta Terra è costretto ad affrontare, a partire dalle foreste che bruciano causando la desertificazione di vaste aree territoriali; oltre ai danni per l’ambiente, l’evento ha intenzione di denunciare le pessime condizioni di lavoro di coloro che operano nelle miniere: tra questi, i minatori e gli abitanti del posto che abitualmente inalano sostanze pericolosissime, come il mercurio e l’arsenico. Un gruppo di foto testimonia le campagne di protesta effettuate nel corso degli anni: tra queste, la manifestazione tenutasi a Fiume Santo, in Sardegna, nel 2008 quando il gruppo di Greenpeace bloccò per dodici ore la centrale a carbone. In una delle stanze adibite per la mostra, il visitatore visualizzerà un cartello informativo che riassume graficamente gli intenti dell’organizzazione a partire dalle fonti di energia eolica e solare che consentirebbero di usufruire di un tipo di energia pulita e rispettosa dell’ambiente con la conseguente abolizione della deforestazione e dell’inquinamento del mare.
Visitando la mostra si potrà interloquire con alcuni giovani volontari del gruppo salernitano fondato nel 1986, contribuire economicamente tramite un’offerta libera, informarsi attraverso opuscoli e giornali dell’organizzazione e inoltre acquistare gadget e magliette. Sarà inoltre possibile visionare un filmato che attesta l’impegno costante di Greenpeace e la denuncia degli errori commessi dalle grandi multinazionali.
Indubbiamente un’iniziativa interessante: conoscere la situazione attuale attraverso immagini che documentano atrocità ambientali ed umane può contribuire a sensibilizzare l’uomo e a far sì che prenda coscienza di quanto può essere fatto per arginare fenomeni volti solo alla distruzione del nostro ecosistema. Un impegno comune per godere di un presente più vivibile lasciando un futuro migliore ai nostri figli.
francesca salvato
Dal 25 maggio al 2 giugno 2012
Mostra fotografica “Carbone pulito? Una sporca bugia”
a cura di Greenpeace
Complesso monumentale di Santa Sofia
Piazza Abate Conforti – 84100, Salerno
Orari: lunedì – venerdì: 17.00 – 20.30
sabato e domenica: 10.00 – 13.00 / 17.00 – 20.30
Ingresso gratuito
Info: 346/6830030;
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