venerdì 1 novembre 2013

Biblioterapia


Biblioterapia



Può un libro lenire il dolore?
Le parole essere riflesso di gioie dolori?

La risposta è positiva in entrambi i casi, secondo Una recente ricerca pubblicata sulla rivista-Science- ha dimostrato che i libri sono uno strumento di crescita individuale e sociale, la lettura sviluppa l’empatia che permette di entrare in un profondo e corretto rapporto con il prossimo.

In Italia, nel 2006, la dottoressa Rosa Minimmo, psicoterapeuta ha fondato il primo sito italiano di bibliotecaria: www.biblioterapia.it
Il termine Biblioterapia (comp. Di biblio- e tegupeia; cifr gr cura attraverso i libri) indica un speciale metodo di cura, che tratta i mezzi e modalità per combattere malattie nervose e sociologiche, attraverso la lettura. 

Con il termine biblioterapia si intende la terapia attraverso la lettura come strumento di promozione e crescita culturale personale e collettiva, come strumento di autoaiuto, di acquisizione di conoscenze e promozione di consapevolezza in situazioni di disagio psicologico e sociale oltre che come tecnica psicoeducativa e cognitiva in ambito psicoterapeutico.

-Prescrivere un libro - in psicoterapia aiuta la persona sofferente a riflettere su di sé, a confrontarsi, a potenziare le sue capacità cognitive ed emotive sviluppando risorse ed abilità empatiche, acquisendo conoscenze ed elaborando strategie di gestione del disagio psicologico adeguate ed efficaci. I concetti di autopromozione e di affermazione nell’ambito socio- relazionale, di intelligenza emotiva, di pensiero laterale sono impliciti in quello di Biblioterapia. La lettura e il libro allora diventano strumenti di promozione della salute e del benessere personale e collettivo e il libro stesso strumento di terapia”, scrive la dottoressa nel suo sito.

La mission dello spazio telematico della psicoterapeuta è di promuovere la biblioterapia come tecnica diffusa in psicoterapia e di auto, infatti la lettura di libri scelti ha due accezioni: riferita alla psicoterapia, ovvero adozione di libri scelti che aiuta la persona l’elaborazione di contenuti cognitivi ed emotivi nel percorso terapeutico e sviluppo delle risorse e abilità empatiche; riferita ai percorsi di auto-aiuto, crescita, educazione e formazione psicologica del singolo e dei gruppi.

La biblioterapia può essere rivolta a tutti: bambini, adolescenti, adulti, anziani. L’obiettivo comune è lo sviluppo della persona, sue risorse, potenziamento delle capacità di adattamento, autoefficacia e il problem resilving.

Tutte caratteristiche innate che a volte vengono offuscate da problemi e pensieri.

“I libri sono un nutrimento eccezionale per la psiche. La biblioterapia si fonda sul potere dei libri. Se da un lato si integra con la psicoterapia, attraverso la-somministrazione- di letture in relazione al disagio particolare, dall’altro esalta il concetto per cui leggere fa bene a tutti. E’ educativo, formativo, sviluppa le emozioni, senso critico ed autocritico”, ha affernato R. Minimmo durante un intervista.

Perciò è testato, che LEGGERE FA BENE!

Fabiana Traversi

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