lunedì 1 luglio 2013

Luigi Ghirri. Pensare per Immagini Icone, paesaggi, architetture





Luigi Ghirri. Pensare per Immagini 
Icone, paesaggi, architetture 
dal 24 aprile al 27 ottobre 2013 


Come una lente da cui guardare il mondo e carpire una realtà nuova, l'opera di Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Reggio Emilia, 1992) affascina e conquista in una vasta mostra fotografica, che trova nel Maxxi di Roma il suo sfondo ideale. 

Nel corso della sua carriera, il fotografo emiliano si è imposto sulla scena mondiale grazie alla sua straordinaria capacità di creare una fotografia "nuova", un modo di rappresentare la realtà che supera i limiti della mera riproduzione, per diventare interpretazione, scoperta e riflessione. 
Proprio per questa sua continua voglia di sfogliare le pagine del reale per coglierne l'essenza, egli ha sempre posto una particolare attenzione su ciò che il comune pensare classificava come banale: quei luoghi, quegli oggetti, quegli "angoli di mondo" relegati nel limbo del già visto, diventavano per lui territorio fertile per approfondire ed indagare, alla scoperta delle pieghe più nascoste della realtà. Così egli si è dimostrato profondo conoscitore della modernità: nelle sue fotografie vengono messe a nudo le contraddizioni della società, attraverso particolari che un occhio comune non riuscirebbe a cogliere. Ma, sopratutto, egli ha dimostrato una incredibile capacità di assumere un nuovo sguardo sulla realtà, pieno di quello stupore e di quella meraviglia che si potrebbero definire "pascoliane": egli stesso, infatti, ha affemato che "non c'è niente d'antico sotto il sole", in quanto tutto può essere reintepretato e guardato sotto luci diverse. 

La mostra "Pensare per Immagini" del Maxxi, rende omaggio a questo straordinario artista esponendo più di 300 fotografie, tra indimenticabili "vintage prints" e più recenti "new prints", menabò, cartoline, dischi e ritratti. Le opere sono organizzate secondo tre grandi aree tematiche: Icone, Paesaggi e Architetture. 
Aprono l'esposizione le Icone, risultato di una intuitiva capacità d'osservazione; le foto di vetrine, pubblicità, specchi, diapositive e tanti altri oggetti della modernità, svelano la società della serializzazione in ogni sua particolarità. Così le icone contemporanee vengono studiate, superando lo spazio ristretto del "comune", per divenire vessilli della memoria che ci accomuna. 
Grande attenzione in questa sezione è data, inoltre, alle foto di persone, riprese sopratutto di spalle, in modo da dare loro un infinito numero di possibili identità, lasciate all'immaginazione e al coinvolgimento dell'osservatore. 
I Paesaggi, sopratutto quelli emiliani, mostrano la profonda sensibilità artistica di Ghirri. 

Qui, più che nelle altre sezioni, si intuisce il suo profondo attaccamento per le terre in cui è nato e vissuto, oltre alla estrema curiosità che lo ha portato a viaggiare ed esplorare il mondo. Ogni suo paesaggio racchiude un mondo da scoprire, una realtà nuova da cogliere sotto la patina del già visto; il fotografo emiliano si fa portavoce di quello che lui definisce "l'enorme potere di rivelazione che ogni sguardo può contenere", invitandoci a non fermarci alle apparenze e a cogliere sempre nuovi punti di vista. Numerose fotografie mostrano, in questa sezione, il suo invito a guardare oltre le cose, configurando le inquadrature naturali come soglie pe andare verso qualcosa che è "altro". I paesaggi sono, così, specchi non solo di un mondo nuovo, ma, soprattutto, del nostro mondo interiore. 

Le Architetture costituiscono testimonianze del vissuto raccolte dal fotograto durante i suoi viaggi. In questa sezione, egli gioca con la luce, gli oggetti e gli sfondi, creando suggestive visioni. 
Ogni fotografia rappresenta un tassello nel percorso della memoria, ma non si tratta di un percorso reale, bensì di una costruzione dell'immaginario e dell'interpretazione, attraverso il quale Ghirri costruisce una pluralità di mondi. 

Icone, Paesaggi e Architetture si intersecano alla perfezione, rappresentando un tuttuno nella visione artistica del fotografo emiliano. Ogni fotografia si colora di possibili interpretazioni e si intinge nel denso fluido delle emozioni, che non appartengono solo a Ghirri, ma ance all'osservatore stesso. Così questa esposizione coinvolge, accompagna e coccola lo sguardo dei visitatori, immergendoli nella "realtà oltre la realtà", nell'affascinante viaggio esteriore ed interiore che scandiva la vita ed il lavoro di Luigi Ghirri. 

Luca Virgillito 


MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo 
www.fondazionemaxxi.it - info: 06.399.67.350; info@fondazionemaxxi.it 
orario di apertura: 11.00 – 19.00 (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica) 
11.00 – 22.00 (sabato) giorni di chiusura: chiuso il lunedì, il 1° maggio e il 25 dicembre 
Ufficio stampa: MAXXI tel +39 06 3225178 - press@fondazionemaxxi.it















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