Fino al 21 giugno 2012
Letterature 2012 Festival Internazionale di Roma XI Edizione
Roma, Basilica di Massenzio
Semplice/Complesso: tra best sellers e filosofia
Il Festival delle Letterature è giunto con successo all’undicesima edizione. Ogni serata è aperta da un intervento visuale e musicale e a coadiuvare gli scrittori sul palco ci sono attori e attrici. Novità di quest’anno sono Io, Massenzio, concorso letterario online, Le canzoni invisibili, omaggio musicale a Italo Calvino e Massenzio Poesia, evento riservato alla seconda serata, il 22 maggio, che sancisce l’ingresso della poesia al Festival.
Il riferimento alle “letterature” è volutamente al plurale, per sottolineare i differenti mondi che si celano dietro la scrittura e il tema di quest’anno, Semplice/Complesso, ben si presta a svariate declinazioni.
La scelta degli ospiti, fatta dall’ideatrice e direttrice, Maria Ida Gaeta, vuole essere provocatoria, accostando ad autori apparentemente semplici, molto noti al grande pubblico, dei pensatori dalle caratteristiche meno popolari e più complesse, come Sophie Kinsella, autrice di best sellers internazionali e Luisa Muraro, filosofa.
Questo vuole essere uno stimolo lanciato all’attento pubblico del Festival per far riflettere su quanto si possa approfondire ciò che sembra banale, per dimostrare sempre curiosità e apertura mentale verso la semplicità della vita quotidiana come verso le grandi problematiche esistenziali.
Chi meglio di Italo Calvino poteva simboleggiare questa dicotomia? Al poliedrico scrittore, che è riuscito a celare nelle sue facili favole delle problematiche riflessioni filosofiche, è dedicata questa edizione.
22 maggio
Massenzio Poesia
E uscimmo a riveder...la pioggia!
L’evento si è svolto in un’atmosfera raccolta e suggestiva. A causa della pioggia è stata adattata una parte della struttura della Basilica di Massenzio ancora in piedi e che è stata l’arca di Noè che ha salvato la serata.
Dieci poeti scomparsi nella prima decade di questo millennio letti da altrettanti poeti contemporanei (S. Bre, M. G. Calandrone, P. Cavalli, C. Damiani, M. De Angelis, V. Lamarque, V. Magrelli, A. Riccardi, P. Valduga e V. Zeichen) che hanno avuto modo di presentare dei loro versi, alcuni inediti, ispirati ai maestri che li hanno preceduti. Ospite anche Robert Hass, poeta americano, che ha affrontato il crudo tema della guerra, visto come atto di violenza soprattutto verso il corpo della donna.
Nell’antica Grecia la lira, simboleggiava insieme la musica e la poesia. Un’assenza, nonostante in apertura ci fosse il chitarrista Silvio Morais D’Amico, è proprio quella della musica, che avrebbe ampliato la profondità dei versi, pure recitati magistralmente. I poeti hanno toccato varie tematiche, dall’amore alla morte, dalla poesia stessa al lavoro, dal corpo umano alle cose inanimate, regalando un’interpretazione ricca di trasporto.
Giochi di richiamo si rincorrono tra il presente e il passato, ma lo sguardo va anche al futuro perché lo spazio dedicato alla poesia, conquistato dopo ben undici anni, continuerà ad esserci nelle prossime edizioni del Festival. Per quanto evento d’élite si spera che il pubblico continuerà ad apprezzare, clima permettendo, quest’apollinea presenza.
24 maggio
Festival delle Letterature: Karen Swan e Franca Valeri
LETTERAture
Il terzo appuntamento con il Festival delle Letterature vede l’eccezionale partecipazione dell’applauditissima Franca Valeri, accompagnata dalla scrittrice americana Karen Swan. Serata tutta al femminile, introdotta dall’attrice Ivana Lotito che legge un brano tratto da Il cavaliere inesistente di Italo Calvino.
La musica elettronica di Ad Bourke risuona sulle immagini di Arianna Vairo. Subito dopo si presenta al pubblico Karen Swan, solare e sorridente, con un suo brano inedito, Amore mio se stai leggendo queste righe. La ricerca di una lettera mostrerà che raramente le cose siano come appaiono.
Nuovo intervallo musicale prima della comparsa sulla scena dell’amatissima Franca Valeri, che legge un brano inedito e delle lettere tratte da Le donne, libro del 1960 ora ripubblicato con alcuni ampliamenti, testimoni dei cambiamenti sociali avvenuti nel corso di questi anni. L’attrice si fa aiutare nella lettura di un frizzante dialogo tra due donne goldoniane da Orsetta de Rossi.
La fretta toglie energie alla riflessione e la scrittura è in grado di scavare più a fondo nell’animo umano, abituato ormai a semplificare anche la scrittura nei brevissimi messaggini.
Ad accomunare le due scrittrici sono delle lettere, importante mezzo per esprimere ciò che la frenetica vita dei giorni nostri spesso ci porta a seppellire dentro noi stessi.
Karen Swan è definita autrice di libri chick lit, dove chick sta per chicken, pollo, e lit sta per litterature, quindi potremmo tradurre “libri per pollastre”. Una definizione non proprio edificante, ma intelligentemente la scrittrice dichiara che se Jane Austen fosse vissuta oggi avrebbe rischiato di essere etichettata allo stesso modo.
La serata mette a confronto due artiste differenti e inevitabilmente l’attenzione cade sulla visione che queste due donne possono avere del ruolo femminile. Restiamo sorpresi dalla loro vicinanza di idee: Karen Swan ritiene la vita di una donna soggetta a cicli, con più ostacoli rispetto alla vita più lineare di un uomo e Franca Valeri sottolinea la mancanza di chiarezza nei rapporti tra i sessi, che facilita le separazioni. La complessità e la difficoltà di definire ciò che spetti a una donna resta il nocciolo della questione e rende il suo ruolo più difficile da inquadrare e cristallizzare.
Franca Valeri ha preso il suo cognome d’arte da Paul Valéry e il caso ha voluto che proprio un suo pensiero presentasse quest’edizione del Festival: «La vita più semplice, il pensiero più complesso possibile, ecco la mia inclinazione». In merito a questo, il sarcastico parere dell’attrice è che purtroppo a volte è semplice anche il pensiero. L’ironia
è una cifra stilistica di questa nostra grande attrice e a detta sua è sì qualcosa di congenito, ma pur sempre una semplificazione, che però richiede grande impegno e acutezza.
adele giacoia
dal 16 maggio al 21 giugno
Festival delle Letterature
Basilica di Massenzio, Foro Romano
Clivo di Venere Felice (Via del Fori Imperiali)
Orario
Le serate hanno inizio alle ore 21.00
Il botteghino apre alle 19.00
I cancelli aprono alle 20.30
Modalità di accesso: ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
+39 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00)
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