venerdì 25 maggio 2012

Pamela Villoresi propone La storia di Ninì


Per il ciclo di appuntamenti della rassegna 
Serate d’onore
 - attori che raccontano i loro testi preferiti - 
lunedì 28 maggio alle 21.00
sul palcoscenico Pandolfi del Teatro Argentina
Pamela Villoresi propone La storia di Ninì
 Ingresso libero



Sarà il palcoscenico Spazio Pandolfi del Teatro Argentina – una struttura che prolunga lo spazio scenico fino al centro della platea in un rapporto più diretto e intimo con il pubblico – ad ospitare lunedì 28 maggio alle 21.00 il nuovo appuntamento del ciclo Serate d’onore, la rassegna del Teatro di Roma dedicata a attori che raccontano la loro opera d’elezione. Protagonista della serata d’onore è l’attrice Pamela Villoresi che propone al pubblico La storia di Ninì. 

Il monologo è incentrato su uno dei personaggi più drammatici de “Lo scialo” di Vasco Pratolini,  il più complesso e composito romanzo che lo scrittore abbia realizzato. L’opera investe infatti gli aspetti dominanti della vita italiana nei due difficili decenni 1910-1930, specialmente nell’ambito di quella piccola e media borghesia che in gran parte ne impronta il processo di involuzione e di sviluppo. Proprio attraverso la descrizione di una classe borghese in crisi, l’autore riesce a cogliere i segni di una più vasta e irreversibile crisi morale, trasferendo nel personaggio di Ninì le inquietudini di un percorso di vita che, in una Firenze alle soglie del fascismo, la accompagnerà nella scoperta e nella piena consapevolezza della propria omosessualità.  

“Ora, distesa sulla chaise-longue, sotto la pioggia, Ninì vagava con lo sguardo sulla campagna tutt’intorno. Dopo un’acquata improvvisa, del primo autunno, il cielo si era aperto: sulle piante sul fogliame del vigneto, c’era una striatura di rugiada, palpitante, gemmata. Stava per scendere la sera, e all’orizzonte, nel pulviscolo colorato e compatto, annegavano le case e i campanili e gli orti dei paesi della piana. Firenze era come ai confini della terra: anche dando le spalle al sole e malgrado la chiarità e la purezza della luce, lo sguardo non riusciva a scoprirla.”

da Lo scialo di Vasco Pratolini

“Caro Signor Pratolini, sapesse come capisco il sentimento che, scaturito da Lei, prende corpo in Ninì per uscire adesso sonoro (e sentito) dalla mia bocca e dai miei gesti. Non è una semplice nostalgia di Firenze, nessuno ci impedirebbe di tornarci ad abitare credo, ciò che è struggente è quel misto di immagini, di suoni, di ricordi coscienti e non, che si sono annidati dentro e che ci spingono a ricercare a tornare lì come per riattingere alla fonte della vita: il suono della nostra lingua, le nostre colline, il nostro modo di essere. Grazie di queste perle. Le sue parole sono sgorgate dall’anima, si sente, e ora sgorgano anche dalla mia”.

Pamela Villoresi
L’ingresso alla serata è libero.

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