venerdì 9 marzo 2012

Il mercato dell’arte a Roma nel diciottesimo secolo

Un caso di studio per la storia sociale dell’arte

Convegno internazionale di studi
Roma, Palazzo Barberini
Sala di Pietro da Cortona
15-16 marzo 2012


Giovedì 15 e venerdì 16 marzo 2012 si terrà a Roma, nella Sala di Pietro da Cortona in Palazzo Barberini, un convegno internazionale di studi dedicato al mercato dell’arte a Roma nel diciottesimo secolo. La Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, diretta da Rossella Vodret, ha promosso e organizzato questo evento il cui curatore scientifico è Paolo Coen, ricercatore in Storia dell’arte moderna presso l’Università della Calabria ed autore di diversi contributi sul tema, fra cui Il mercato dei dipinti a Roma nel diciottesimo secolo, con una presentazione di Enrico Castelnuovo, Leo S. Olschki, Firenze 2010.
Roma nel Settecento è notoriamente la città dei papi, di aristocratici e prelati, dei loro maestosi palazzi e delle altrettanto spettacolari ville suburbane, di accademie, salotti e conversazioni erudite, degli scavi archeologici, delle collezioni e dei primi, grandi musei d’arte e d’antichità. Roma è poi meta del Grand Tour, ovvero il luogo dove intellettuali, pellegrini e viaggiatori convergono da ogni nazione del continente europeo e talvolta persino americano, attratti da una visione, da un mito che non sembra avere all’epoca tramonti o confini. Ma la stessa Roma è anche un gigantesco mercato dell’arte. Un centro in grado di elaborare istanze estetiche e conseguentemente nuovi codici per valutare i manufatti. Una piazza che, brulicante di operatori di ogni risma e livello, importa, modifica, restaura, produce, traffica, baratta, vende o esporta ogni anno migliaia di opere fra antiche, moderne e contemporanee, da immagini dozzinali a capolavori di Leonardo, Bernini o Maratti. Una Roma che dunque sembra confrontabile per volume e qualità degli scambi ad altre capitali riconosciute del mercato d’arte settecentesco,
come per esempio Londra e Parigi.
Il convegno - il primo mai dedicato al tema specifico - utilizza come principale innesco la cosiddetta storia sociale dell’arte, quel particolare taglio metodologico volto cioè a mettere a nudo i rapporti tra l’arte e la società che la produce e la fruisce. La Roma del Settecento acquista perciò il valore di un vero caso di studio, dove le varie discipline coinvolte nel ‘fenomeno-mercato’ - storiche, sociali, economiche o storico-artistiche - hanno una concreta occasione per trovare un piano comune, uno spazio di reciproca intesa. Si spiegano così alcuni elementi distintivi del convegno, come per esempio la lezione iniziale di Peter Burke, uno dei maestri della ‘storia materiale’ - dedicata appunto alle Social Histories of Art - il carattere interdisciplinare, la rimarchevole proiezione internazionale ed infine i larghi margini dedicati alla discussione ed al confronto.
L’evento, promosso dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma e patrocinato dall’Università della Calabria, è organizzato da CIVITA. I risultati scientifici confluiranno in un volume edito da Silvana, all’interno della collana di studi della Fondazione Luigi Spezzaferro.

Organizzazione
Francesca Fracci - fracci@civita.it
Comunicazione
Anna Loreto Valerio Alessandro Gaetani

Programma del convegno

Giovedì 15 marzo
Ore 15.00
Indirizzi di saluto ed apertura dei lavori

Moderazione
Philippe Sénéchal
Université de Picardie ‘Jules Verne’, Amiens; Institut national d’histoire de l’art, Parigi

Peter Burke
University of Cambridge
Lectio magistralis: 'The Social Histories of Art’

16.00
Pausa per il tè

16.30
Renata Ago
Università di Roma ‘La Sapienza’
Dare valore: collezionisti minori e pratiche di display
Valter Curzi

Università di Roma ‘La Sapienza’
L’Antico a Roma, tra ideologia e mercato, nei primi decenni del Settecento

17.30
Interruzione dei lavori

Venerdì 16 marzo
9.30
Moderazione
Liliana Barroero Università di ‘Roma Tre’

Brian Allen
Yale University, New Haven, Connecticut; The Paul Mellon Centre for Studies in British Art, Londra

Giovanna Perini Folesani
Università di Urbino ‘Carlo Bo’
Sir Joshua Reynolds a Roma, 1750-1752: il debutto di un artista, di un collezionista o di un mercante?

Maria Teresa Caracciolo
CNRS, Université de Lille
Jean-Baptiste Wicar a Roma (1784 circa-1834): acquisti, vendite e stime di opere d’arte

11.00
Pausa per il caffè

11.30
Moderazione
Rossella Vodret
Soprintendenza speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma

Patrizia Cavazzini
The British School at Rome
Pittori accademici, bottegari e sensali nel mercato artistico romano del Seicento

Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Università di Roma ‘Tor Vergata’
Un mercato particolare: i disegni e le stampe

Ore 12.30
Pausa per il pranzo

15.00
Moderazione
Paolo Coen
Università della Calabria

Daniela Gallo
Université de Grenoble
Valutazione venale e valutazione scientifica dei marmi antichi nella Roma di fine Settecento

Christoph Frank
Università della Svizzera italiana, Mendrisio
Between 'Ereignisgeschichte' und 'Erinnerungsgeschichte': Rome and the History of 18th-Century Collecting in Middle Eastern Europe

Giovanna Capitelli
Università della Calabria
Intorno al mercato dell’arte sacra a Roma nell’Ottocento

16.30
Sezione discussant Peter Burke
University of Cambridge

Francesca Cappelletti
Università di Ferrara

Raffaella Morselli
Università di Teramo

17.30
Chiusura dei lavori

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