venerdì 9 marzo 2012

DON GIOVANNI


Al Teatro Vascello
DON GIOVANNI
di Molière
fino al 25 marzo 2012

con
Manuela Kustermann Sganarello
Fabio Sartor Don Giovanni
Emanuela Ponzano Donna Elvira
Massimo Fedele Don Luigi e il Povero
Alberto Caramel Petruccio, Gusman e Dimanche
Luna Romani Carlotta
Gloria Pomardi Lo spettro e La statua

regia Alberto Di Stasio
musiche Wolfgang Amadeus Mozart
dipinti Stefano di Stasio
movimenti scenici Gloria Pomardi
luci Valerio Geroldi
Organizzazione Enzo Toto
Ufficio stampa Cristina D’Aquanno
Organizzazione amministrativa Marco Ciuti
Foto Tommaso Le Pera

La leggenda di Don Giovanni, personaggio che Molière ritrasse nell’omonima tragicommedia del 1665, si perde ormai nella notte dei tempi, materializzandosi in quell’unica grande verità che lo rende antonomasia dell’uomo dissoluto e libertino ante litteram. Egli insidia la giovane Donna Elvira, pronta ai voti, e la conduce, innocente, alla conoscenza dell’amore; e così agisce nei confronti di tutte le pulzelle – giovani ed inesperte, come Carlotta e Maturina – poiché nulla è più bello dell’amore che il suo stesso principio e perché lasciarsi affascinare da una donna è un dovere, come tutto femminile è il diritto di affascinare. Ma Don Giovanni (qui interpretato da Fabio Sartor) è personaggio ben più complesso di quello che – ahimè – la storia ci ha consegnato nel tempo; e la regia di Alberto Di Stasio cerca di renderne l’articolazione soprattutto nei confronti dialettici con il servo Sganarello – una perfetta e abile Manuela Kustermann – e le donne che di volta in volta si rivolgono al loro seduttore rivendicando la propria dignità.


Perché sono le parole il vero nodo nevralgico di questo insanabile conflitto: colpevoli, infatti, di “verificare” anche ciò che vero non è. Dice Carlotta, a un tratto: “Non so se dice la verità, ma la dice in un modo…” e così l’ipocrisia – più di qualsiasi altra cosa – incarna il vizio dei nostri tempi.
Nonostante le promesse di personale redenzione e i rimproveri paterni, Don Giovanni vuole ancora, strenuamente, godere della bellezza del mondo e delle donne – lui, simile ad Alessandro Magno nella sua sete di conquista di nuovi mondi – fino a quando non saranno le donne a godere di lui in una impressionante furia bacchica accompagnata, com’è scritto nelle note di regia, dalla “musica mozartiana di rara bellezza” che, insieme alle scenografie di Stefano Di Stasio, contribuisce a creare un’atmosfera densa “di forti emozioni fisiche e psichiche, dove nulla accade se non evocato e nulla si evoca se non vissuto”.
martina micillo
8 marzo 2012


Orari per gli studenti: mattinée ore 10.30 - dal martedì al sabato ore 21 - domenica ore 18.00
Prezzi: Teatro Ragazzi ridotto studenti € 10,00 più omaggio al professore accompagnatore, in matinée. € 12,00 serali o pomeridiane

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Come raggiungerci: Il Teatro Vascello si trova in Via G. Carini 78 a Monteverde Vecchio a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo. Con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma tel 06 5800108; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel 06 5803217.
Con mezzi pubblici: autobus 75 da Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

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