lunedì 9 febbraio 2015

RAPUNZEL




Teatro Brancaccio
E’ SCOPPIATA LA RAPUNZELMANIA!!!
Lo spettacolo prosegue visto il grande successo riscontrato dal pubblico
 fino al 14 febbraio
Luigi e Alessandro Longobardi presentano
LORELLA CUCCARINI
è madre Gothel 
in
RAPUNZEL
il musical
liberamente tratto dalla fiaba dei fratelli Grimm
ALESSANDRA FERRARI è Rapunzel
GIULIO CORSO è Phil
musiche originali di Magnabosco, Procacci, Barillari
scene ALESSANDRO CHITI
costumi FRANCESCA GROSSI
disegno luci ALESSANDRO VELLETRANI
suono MAURIZIO CAPITINI
effetti di magia ERIX LOGAN
effetti speciali aerei MAX MARTINELLI
direzione musicale e arrangiamenti DAVIDE MAGNABOSCO
coreografie RITA PIVANO
video- maker e social media dello spettacolo CLAUDIA FRITTELLONI

GOFFREDO MARIA BRUNO re/brigante 
BARBARA DI BARTOLO regina/locandiera
MAURIZIO SEMERARO brigante (Polifemo)/cortigiano
LORENZO GRILLI brigante (Igor)/cantastorie 
DONATO ALTOMARE brigante (Milord)/segugio
EZIO DOMENICO FERRARO brigante (Gamba di Legno) 
ALFONSO CAPALBO brigante/guardia/druido 
GIOVANNI MOCCHI capitano/ brigante
FILIPPO GRANDE brigante/guardia reale 
ALESSANDRA RUINA Rosa/nutrice
MARTINA GABBRIELLI Spina/popolana
MARIA CHIARA CENTORAMI cortigiana/guardia
VANESSA INNOCENTI Rapunzel bambina/popolana
ELEONORA PELUSO popolana
Regia MAURIZIO COLOMBI

Grande ritorno in teatro di LORELLA CUCCARINI che interpreterà un ruolo per lei decisamente inconsueto: sarà Madre Gothel, la cattiva matrigna della fiaba dei fratelli Grimm, RAPUNZEL. Un’emozionante storia alla base di un Musical coinvolgente, che segna l’inizio di una sfida produttiva e creativa per Alessandro Longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio e del regista e ideatore di Rapunzel Il Musical Maurizio Colombi, noto per il grande successo ottenuto con il musical Peter Pan.
Accanto a Lorella, nel ruolo di Rapunzel, Alessandra Ferrari, reduce dai successi di Notre Dame de Paris e Romeo e Giulietta e nel ruolo di Phil, il ladro scanzonato, Giulio Corso che ha esordito nei cinema con Walking on Sunshine.
Insieme a loro un cast di venti performers fra ballerini, acrobati, cantanti e attori selezionati nei provini che hanno visto partecipare oltre 1200 artisti.
I movimenti e le coreografie sono stati curati da Rita Pivano, attivissima da anni in varie produzioni per il teatro e la televisione.
Le musiche originali sono state composte da Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari. Tre autori caratterizzati da stili differenti: Magnabosco classico e sinfonico, Procacci più moderno e vocalmente all’avanguardia e Barillari più pop, folk. L’unione di questi stili musicali diversi tra loro si amalgama perfettamente, creando situazioni emozionali in simbiosi con i personaggi, le scene e i costumi. Magnabosco è anche il direttore musicale ed è presente in palcoscenico alle tastiere, realizzando rumori e sottofondi, per dare un effetto cinematografico ed un ritmo alla recitazione in stile cartoon, nel rispetto dell canone registico di Colombi.
I testi delle canzoni sono stati scritti da Maurizio Colombi, Giulio Nannini e Federico Del Vecchio.
Una scenografia imponente e dal grande impatto visivo, progettata dall’estroso Alessandro Chiti, corona questo spettacolo. L’impianto scenico mostra sedici quadri in continuo movimento, grazie al lavoro di uno esperto staff di tecnici; il tutto è stato valorizzato da un suggestivo disegno luci di Alessandro Velletrani, dagli accurati costumi di Francesca Grossi e dal sound design di Maurizio Capitini. 
Le ambientazioni richiamano in chiave moderna la fiaba classica, con l’inserto di alcuni video in stile cartoon che giocano tra un cambio di scena e l’altro, con i personaggi reali, tra i quali spiccano le caratterizzazioni dei due fiori parlanti Rosa e Spina, la guardia reale Segugio e lo specchio parlante Spiegel e tutti i briganti. 
Una serie di effetti speciali, realizzati da Erix Logan e Max Martinelli, arricchiranno lo spettacolo. 
La direzione di produzione è curata da Carlo Buttò.

NOTE DI REGIA 
Ho immaginato di lavorare sulla fiaba di Rapunzel per trattare il tema del rapporto tra un sano egoismo, che spesso degenera in una presunzione di onnipotenza cambiando l’ordine di importanza nella scala dei valori umani e la saggezza, che si assume con l’esperienza e la maturità della vita, capace di aprire ad una visione più altruistica verso il prossimo, dove l’amore recupera la nostra coscienza aprendoci gli occhi per vedere oltre noi stessi.
In questa storia si rappresenta il conflitto tra la vanità, che spinge a trascurare i rapporti umani, generando un eccessivo attaccamento alle cose fatue e la semplicità dei ritmi naturali della vita, a cui non si può sfuggire.
Madre Gothel, l’antagonista della storia, è una donna dominata dalla vanità e dall’assillo della giovinezza, ma anche dalla voglia di rivalsa, dedita all’alchimia e allo studio delle erbe officinali per sfidare i malanni della vita.
Tale ossessione la trasforma in una specie di “strega alchimista” e ne causa l’allontanamento dalla corte; quindi questo comportamento non è frutto di superbia o malvagità fine a sé stessa, come spesso accade nelle storie di pura fantasia, ma ha un’origine ben precisa: infatti Gothel, a causa della suo fisico compromesso, ha vissuto costantemente all’ombra della sorella minore, più fortunata di lei, la quale viene designata regina al suo posto. 
Durante i suoi studi scopre il potere del raperonzolo il fiore magico, che le permetterà di diventare quello che ha sempre desiderato: giovane e forte. Ma non saprà accontentarsi e comprendere che la voglia di rivalsa non deve trasformarsi in vendetta e che esiste un scala di valori per cui, a volte, fare un passo indietro per una giusta causa, senza pretendere nulla dagli altri, è più’ importante.
Sarà il tempo, unito alla caparbietà dei due giovani Phil e Rapunzel, mossi dalla forza del loro amore, a far maturare in lei la consapevolezza che l’egoismo non premia se non a costo di condannarsi ad una vita cupa e solitaria. La gioia di saper “dare” lasciando spazio al nostro futuro, le nuove generazioni. 
Certo, tutto questo viene trattato in modo leggero e assolutamente divertente, con toni che spingono verso una autoironia giocando sull’enfasi recitativa degli attori.
Intorno alle due protagoniste vivono e si muovono tutti i personaggi: un re e una regina colti nella loro umanità, un ladro scanzonato e superficiale che si innamora e diventa eroe, un capitano pasticcione al comando di guardie imbranate, briganti e furfanti facili da soggiogare, il popolo e la corte pronti a esultare o a condannare
Particolare attenzione è stata posta sulle voci e la musica, elementi essenziali di un musical tutto italiano.




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