mercoledì 26 marzo 2014

TI POSSO SPIEGARE


Michele La Ginestra e Beatrice Fazi

TI POSSO SPIEGARE
di Michele La Ginestra e Adriano Bennicelli
Teatro 7 - Fino al 13 Aprile

con (si alterneranno sul palco): Maria Chiara Centorami e Francesca Bellucci
musiche: Antonio Di Pofi - scene. Rossella Inzillo - aiuto regia: Lilla Vancheri
disegno luci: Francesco Mischitelli
le foto esposte sono di Domenico Di Ruocco -
la foto di Francesca Bellucci è di Riccardo Sirica
regia: Roberto Marafante



Lui, lei...l'altra. Una storia che potrebbe sembrare già vista o sentita. Ma non quando l'altra si risveglia nel letto di lui senza sapere come ha fatto ad arrivarci, Lei è sparita e Lui non ricorda nulla, neanche di conoscere la sconosciuta nel suo letto. Un bell'impiccio per Paolo che cerca di trovare una soluzione e soprattutto una spiegazione a quello che gli sta capitando. Cosa dirà alla moglie? Il classico "Ti posso spiegare" reggerà? 

Svegliarsi nella propria casa, nel proprio letto matrimoniale, pensare di aver fatto uno strano sogno, parlare con la propria moglie a fianco... ma accorgersi improvvisamente che al posto di quest'ultima è spuntata una bellissima ventenne straniera... e non ricordare assolutamente nulla. Cosa sarà successo?
Il tentativo di ricostruire tutti i passaggi della sera precedente per capire cosa sia successo si trasforma così in una brillante commedia degli equivoci: il pubblico segue il protagonista, Paolo, nei suoi flashback che lo riportano alla sera della sua mostra fotografica, una serata troppo importante per lui che non ricorda più nulla.

E ad ogni flashback corrisponde un piccolo tassello che va a ricostruire il puzzle dei buffi avvenimenti della sera precedente: la mostra, l'ansia, l'organizzazione, la moglie accanto e la sua gelosia, il viso familiare di quella ragazza che è spuntata dal nulla... nel suo letto.
Ma riuscirà Paolo a ricordare tutto? E cosa dirà alla moglie per spiegarle quello che è successo? O per lo meno, che non ricorda sia successo ma potrebbe essere successo?

Una trama molto simpatica che si arricchisce di una verve comica: la storia inizia e finisce nella camera da letto di Paolo e Roberta, e prende forma nei luoghi della mostra fotografica tanto importante per lui, fotografo da anni, che vede in questa una nuova opportunità per dare una svolta alla sua carriera. Ma succede qualcosa in quella serata. 
E così l'uomo che passa una vita da "procione" per una sera si trova di fronte all'occasione di trasformarsi in "ghepardo" e tenta per qualche strano motivo di conquistare la bella sconosciuta, ma in fondo sa di essere innamorato e fedele alla moglie, di cui in realtà non potrebbe fare a meno. 

Al suo fianco, Roberta, la moglie gelosa, tanto gelosa. O forse gelosa quanto basta ma che non nasconde affatto quello che pensa e che conosce il marito, le sue reazioni e i suoi modi di fare meglio di quanto lui non conosca se stesso.
A portare scompiglio tra i due, la bella francesina che fa perdere la testa a Paolo. Forse. Di sicuro crea un pò di scompiglio nella coppia, ma soprattutto nella testa di Paolo che fa i conti con il rimorso di non ricordare quello che è successo. E che forse non si perdonerebbe mai. 

Il pubblico ride, si diverte e deve ciò alla storia, ma soprattutto alla bravura degli interpreti.
Michele La Ginestra, irresistibile mattatore in scena e padrone del palcoscenico, dà a Paolo un'aria scanzonata, simpatica e buffa. Tutte da ridere alcune scene in cui Paolo tenta di conquistare Jacqueline, complice il suo modo di parlare pseudo-francese ma soprattutto la mimica inconfondibile del bravo attore che riesce ad andare anche al di là delle parole. Semplicemente esilarante.

Beatrice Fazi, dotata di una naturale simpatia che, anche se nelle vesti della moglie gelosa e rompiscatole un pò "abbottonata", nel suo modo di fare riesce a tirar fuori la sua verve comica in modo quasi inaspettato.
Tra moglie e marito, fa capolino la brava e bella Maria Chiara Centorami, molto convincente nella sua giocosità e leggerezza in stile francese.
Molto ben costruita la storia, e tanto ben ingegnata la scenografia che permette di passare da un'ambientazione ad un'altra in pochi attimi: i cambi scena diventano parte integrante della scena stessa e lo spettatore vede cambiare man mano il tutto davanti ai suoi occhi quasi senza accorgersene.

Se tutto funziona, quel tutto lo si può definire con delle semplici parole "uno spettacolo bello, divertente e da vedere".
E se per Michele La Ginestra&company "far ridere è una cosa seria", in questo caso si deve dare onore al merito perchè ci sono riusciti egregiamente, senza volgarità: un mix esplosivo di simpatia, comicità ma anche di complicità tra chi è sul palco, serietà e precisione della messa in scena. 
Dal testo, alla regia, all'interpretazione: tutto impeccabile. 
E lo si capisce dagli applausi finali di un pubblico che esce dal teatro divertito e con il sorriso stampato in faccia.
Ileana Talarico


Per orari e prezzi dello spettacolo

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