lunedì 31 marzo 2014

Nan Goldin: Scopophilia


Nan Goldin: Scopophilia


La Gagosian Gallery di Roma si tinge delle conturbanti atmosfere delle fotografie di Nan Goldin (Boston, 1953), in una mostra che mette a confronto la realtà umana e le opere del Louvre di Parigi, due mondi che si mescolano e si compenetrano restituendo un complesso di forti emozioni e sconvolgenti riflessioni.
Già il titolo della mostra evoca l'intimità e le sfumature dell'espressione artistica della fotografa di Boston: "Scopophilia", in greco "amore per il guardare", un nome che si riferisce al piacere erotico derivante dall'osservare il corpo attraverso le sue immagini, dal carpirne i segreti più intimi e svelarne la perfezione nascosta nell'imperfezione degli eccessi, dell'erotismo e dell'estasi.

Alle fotografie delle opere del Louvre, Nan Goldin accosta fotografie di persone comuni, che imitano quei capolavori senza tempo e ne sottolineano la "modernità". Infatti, la fotografa di Boston coglie nelle opere fotografate gli stessi temi di erotismo, estasi, cambiamento e disperazione a lei tanto cari, sottolineando l'esistenza di "visioni" artistiche dalle radici antiche.

Le ombre dominano le sue immagini, ne permeano l'essenza, producono ambigui giochi sui corpi fotografati, e l'artista le orchestra magistralmente elevandole ad elemento essenziale della sua visione. In opere come "The Nap" o "The Back" l'ombra sembra spogliare i corpi della loro innocenza, nasconde tratti ed amplifica il desiderio. È un manto che accompagna ed asseconda l'erotismo, elemento principale della composizione scenica. Essa in "Island Seas" e Narcissus by the Lake" viene sostituita dall'acqua, elemento opposto, che sembra preservare, invece di nascondere. L'acqua avvolge i corpi, sottolinea le forme e purifica ogni cosa, dando all'erotismo un significato nuovo.

La figura della donna è quasi onnipresente nelle fotografie in mostra. Essa identifica il piacere. Il suo corpo è erotismo, il suo sguardo trasmette sensualità. La fotografa di Boston studia ed immortala la donna come mezzo di espressione del desiderio. Essa, sia nelle opere del passato che nella realtà moderna, è veicolo di profonde riflessioni ed immagine pura dell'estasi. L'accostamento tra le donne contemporanee e quelle delle opere del Louvre dà vita ad immagini in grado di colpire nell'intimo lo spettatore e creano un ritratto collettivo sull'amore, sulla passione e sul desiderio, intriso dell'intenso piacere che solo l'osservazione può restituire, un piacere che invade e pervade tutti i sensi. In questo modo la mostra sconvolge ed avvolge allo stesso tempo, provocando sensazioni contrastanti, ambigue, ma sicuramente potenti.
Luca Virgillito



Gagosian Gallery
Via Francesco Crispi, 16
00187 Roma
Orari: mar-sab 10:30-19:00 o su appuntamento
Tel: +39 0642086498
Fax: 0642014765
e-mail: roma@gagosian.com


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