giovedì 13 febbraio 2014

Maurizio Nannucci


Maurizio Nannucci 
Dal 7\12\ 2013 al 28\2\ 2014

Giacomo Guidi Arte Contemporanea 
Roma



Palazzo Sforza Cesarini, location storica della capitale, ospita la prima personale romana di Maurizio Nannucci.
Un artista internazionale che nel suo lavoro di sperimentazione, diviene quasi un alchimista moderno. Maurizio Nannucci indaga a fondo il rapporto intrinseco, che esiste tra arte visiva e linguaggio. 

Ricercare significati all'interno dell'opera, con una precisa strategia di analisi è il suo tratto distintivo. Le sue opere sono affascinanti e riflettono perfettamente l'immagine artistica planare e tridimensionale che si esprime attraverso sia il linguaggio figurativo che plastico. La mostra, organizzata e realizzata da Giacomo Guidi Arte Contemporanea, presenta due grandi “neon writings”, che appartengono a un progetto in continua evoluzione in l’artista indaga il rapporto fra arte, cultura e società.

La doppia installazione luminosa – “ART IS NOT INTENDED TO BE TRANSPARENT IN MEANING…” e “EVERY PLACE HOLDS THE POSSIBILITY OF A NEW GEOGRAPHY…” – s’inserisce nelle due sale della galleria come un’opera d’arte ambientale, in grado di creare un dialogo continuo con lo spazio circostante, modificandolo. Un esempio di linguaggio plastico che permette di ricavare dei significati nell'immagine al di là dell'imitazione della realtà che rappresenta. La mostra presenta tutti gli elementi noti del lavoro dell artista: la parola, la luce e il colore che riempiono lo spazio; usati in modo unico per dar vita ad una forma estetica che apra nuovi modelli e concetti. Nannucci da vita a testi in neon che creano un repertorio linguistico in cui una dimensione più varia di significati e una nuova percezione dello spazio instaurano un forte legame ambientale sia con l’architettura sia con il paesaggio urbano.

L'artista: Maurizio Nannucci (Firenze, 1939), sin dalla metà degli anni Sessanta, è tra i protagonisti delle sperimentazioni artistiche internazionali nell’ambito della poesia concreta, fluxus e concettuale, elaborando un suo proprio personale linguaggio legato alle strutture verbali e multimediali. 
Dalla metà degli anni Sessanta, l'artista esplora le complesse relazioni tra arte, linguaggio e immagine, una riflessione che lo ha portato a creare inedite proposte concettuali, caratterizzate dall’utilizzo di media diversi: neon, fotografia, video, suono, edizioni e libri d’artista. 
Tra le sue installazioni pubbliche si ricordano: “Art”, 1988, Carpenter Center della Harvard University di Cambridge; “You can imagine the opposite”, 1991, Lenbachhaus, München; “Let’s talk about art, maybe”, 1993, Bank Building, Edinburgo; “Transit, a light journey”, 2000, Biennale di Architettura, Venezia; “All art has been contemporary”, 2000, Casino Luxembourg; “What to see what not to see”, 2003, Biennale di Valencia; “Changing place”, 2004, Fondazione Peggy Guggenheim, Venezia; “Index”, 2005, Enssib, Università di Lione; Museum Der Moderne, Salzburg, 2008; Hubbrücke, Magdeburg, 2008; Galleria degli Uffizi, Firenze, 2010; Museum of Fine Arts, Boston, 2011; Stazione Leopolda, Firenze, 2013.

Fabiana Traversi

Per maggiori informazioni: 
http://www.giacomoguidi.it/maurizio-nannucci-2/#sthash.RiKlg9LS.dpuf









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