giovedì 16 gennaio 2014

Garbatella futbol cleb


Michele La Ginestra
in
Garbatella futbol cleb
(Mediano di spinta, riveduto e corretto) 

Teatro Golden 
Fino al 2 febbraio
di Michele La Ginestra e Adriano Bennicelli
con Federica Rizzo (viola) Carla Tutino (contrabbasso) Stefano Calderano (Chitarra)
e con:
Emanuel Caserio, Ida Basile, Giulio Benvenuti, Alessandra Micozzi
regia di Roberto Marafante 



Il Calcio e la Vita: molto simili tra loro. In un caso si tratta di un gioco, nell'altro si mette in discussione se stessi... ma ambedue possono essere segnate e determinate da una partita.

La storia di un'amicizia vista attraverso i ricordi di Marco “il Mediano” in omaggio ad Agostino Di Bartolomei. 
Parlare di calcio a teatro può sembrare strano, ma se lo si fa con parole semplici, con ironia e simpatia il calcio non diventa altro che una metafora.

In scena un pallone che attira l'attenzione. Una storia che ruota intorno ad una lettera, alla difficoltà di riuscire a scrivere una lettera ad un amico, non perchè non se ne è capaci (anche se, come dice il protagonista, “l'italiano a volte è più complicato della vita perchè è pieno di punti, virgole e punti e virgole”), ma perchè scrivere una lettera può significare fare un viaggio nei ricordi. Quelli belli, quelli lontani che ti fanno attraverasare una vita tra risate, lacrime, delusioni e momenti da ripetere.

E a guidare il pubblico tra i suoi ricordi, in scena arriva Marco, calciatore, mediano di spinta. Uno di quei calciatori che faticano tanto ma che passano inosservati, a volte ignorati dagli avversari e dai compagni, circondato da tutti ma solo al centro del campo; nel campo come nella vita.
Marco vuole scrivere una lettera al suo amico Agostino Di Bartolomei, suo grande amico e grande calciatore, ma c'è qualcosa che lo blocca. Forse i ricordi e gli avvenimenti, nel loro silenzio, in fondo, fanno tanto rumore dentro e questo non è facile per chi per una vita ha ammirato un amico e ispiratore.

Il modo per ritrovare il coraggio di scrivere e le parole è allontanarsi da tutto e catapultarsi in una nuova realtà. Ed ecco che Marco si ritrova a vivere il gioco del calcio dall'altra parte del mondo, lì dove il calcio è solo gioco, divertimento, entusiasmo. Dove la vita non ti regala niente. E si rende conto di quanto possa essere di nuovo divertente e importante per i bambini della missione avere il sogno del pallone, della partita vincente. 
Un viaggio tra i ricordi che permette a Marco di vivere il presente, riscoprire il valore delle cose semplici che a volte sono le più importanti e trovare la forza e le parole per scrivere la lettera al suo caro amico.

Una storia delicata raccontata con l'ironia e la simpatia di Michele la Ginestra, momenti per ridere e spunti per riflettere. Uno spettacolo piacevole da seguire, brillante nel suo stile. 

Acacnto a Michele La Ginestra, quattro giovani attori danno vita ai vari personaggi che si susseguono nei racconti, diventano “l'anima parlante” delle tante sagome che raffigurano i personaggi dei ricordi del protagonista: É come se si sfogliasse un album di foto in cui ogni immagine fissa improvvisamente riprende vita e si riescono a sentire di nuovo le parole, i rumori di quei momenti che diventano ricordi “vivi”.

Ad accompagnare le parole degli attori, la musica dal vivo che “colora” le varie scene e che rende ancor più piacevole il susseguirsi delle stesse.
Una bella prova attoriale per tutti che porta il pubblico ad uscire dal teatro col sorrisetto sulle labbra e qualche riflessione in più sulla propria “parita da giocare” che è la vita.
Ileana Talarico


Per maggiori informazioni su date e orari dello spettacolo 

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