Time Machine
Frutta Gallery
21 Novembre 2013 – 21 Dicembre 2013
Frutta Gallery si veste del vorticoso manto di un’arte innovativa, esponendo le opere di una generazione emergente di artisti internazionali, che delineano un nuovo sistema ed un nuovo concetto artistico. Tutto questo in “Time Machine”, mostra dal sapore evocativo e disarmante allo stesso tempo, che fa proprie le nuove frontiere della comunicazione artistica e propone un’arte denudata dei suoi principi ancestrali.
Nel nuovo concetto artistico espresso dagli artisti in mostra il tempo diventa il principale oggetto di studio: all’assimilazione delle concezioni del passato, che echeggiano come vaghi ricordi, si unisce una realtà in continuo mutamento, proiettata fuori dal tempo comune. Le opere in mostra mettono in luce, così, un’arte dematerializzata, scomposta e plasmata, che sembra non possedere più una vera ed unica forma, perdendosi nel mare delle identità possibili.
Si tratta di opere mai uguali a se stesse, che sfruttano il supporto di diverse forme artistiche, tra video, pittura e scultura, che si amalgamano e si confondono tra loro. I vecchi schemi vengono abbattuti, il movimento si unisce alla quiete, la sostanza all’immagine, la molecola al pixel.
Questi concetti sono esposti chiaramente nell’installazione video di Ian Cheng, in cui le immagini si susseguono in un movimento perpetuo mai uguale a se stesso: ogni secondo è un’opera d’arte, che non tornerà più e si rinnoverà continuamente, rafforzando quell’idea di mutazione e cambiamento. Un concetto che è richiamato anche negli “Assemblages” di Billy Rennekamp, in cui singoli oggetti, come due palle da football, vengono fusi creando un qualcosa di nuovo e di “altro”. Una mutazione più sottile e più legata al concetto reale di tempo si trova, invece, nella “Libreria Infinita” di Haris Epaminonda e Daniel Gustav Cramer, in cui il libro diventa una sorta di reperto archeologico da esposizione, quasi fosse il riflesso di un’epoca ormai dimenticata.
In Time Machine, dunque, l’arte ed il tempo sono intimamente connessi. Ogni artista rivede a suo modo questa unione, ed ogni opera si intreccia perfettamente con le altre, creando un tutt’uno che va oltre la materia. Sebbene, ad un primo approccio, questa sperimentazione degli artisti in mostra possa risultare difficile da comprendere appieno, essa ha il pregio di coinvolgere e stupire. L’osservatore si ritrova catapultato in una realtà nuova, in un flusso temporale in continuo mutamento, in una macchina del tempo che non va né avanti né indietro, ma costruisce un mondo che abbraccia tutti i tempi possibili.
Luca Virgillito
Un progetto curato da CURA.
da un’idea di Ilaria Marotta
Artisti: Mark Barrow, Ian Cheng, Nicolas Deshayes, Dexter Sinister, David Douard, Haris Epaminonda and Daniel Gustav Cramer, Andrea Kvas, Margaret Lee, Jimmy Limit, Billy Rennekamp, Torben Ribe, Timur Si-Qin e Gundam Air.
Via G. Pascoli 21, Roma
Orario: dal Martedì al Sabato ore 13-19
Free Entry
Contatti: tel. +39 06 68210988 - e-mail: info@fruttagallery.com




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