martedì 12 novembre 2013

Festival Internazionale del Film di Roma


Dall’8 al 17 novembre
Festival Internazionale del Film di Roma
Auditorium Parco della musica, Roma



Entra nel vivo l’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, tra grandi ospiti sul red carpet e un’ottima affluenza di pubblico in sala 

Alla sua quarta giornata, il Festival Internazionale del Film di Roma continua a proporre film In Concorso e Fuori Concorso di ogni genere e di ogni nazionalità, grazie all’attenta direzione artistica di Marco Muller. La kermesse si svolge all’Auditorium Parco della Musica per l’ottavo anno consecutivo, anche se quest’anno lo spazio dedicato alla festa del cinema si è allargato: il MAXXI di Zaha Hadid ospita la sezione Cinemaxxi dedicata alle nuove correnti del cinema contemporaneo, mentre il cinema Barberini presta alcune delle sue sale alla manifestazione.

Sia nella sezione In Concorso che in quella Fuori Concorso, quest’anno possono essere annoverati grandi nomi, senza dimenticare il cinema per ragazzi di Alice nella città che ha inaugurato proprio la prima giornata di Festival. Centinaia di bambini hanno affollato il red carpet e il foyer dell’Auditorium per assistere alla cerimonia d’apertura della rassegna dedicata al film d’animazione “Planes”: tra palloncini colorati e aeroplanini di cartone, i piccoli ospiti hanno goduto di un primo assaggio della festa.

A inaugurare la sezione Fuori Concorso, tra gli altri, ci ha pensato il regista italiano Giovanni Veronesi con la commedia “L’ultima ruota del carro” con Elio Germano e Ricky Memphis nei panni di due amici a caccia di fortuna, dagli ’70 ad oggi. Un film turco invece apre la linea ufficiale del Festival: “I Am Not Him” di Tayfun Pirselimoglu, un’opera all’insegna del silenzio e della solitudine.

La seconda giornata della kermesse offre spunti ancora più interessanti: il film-evento è sicuramente quello di Jean-Marc Vallée “Dallas Buyers Club”, ispirato alla vera storia di una coppia di malati di AIDS che misero in piedi una società di vendita di farmaci non approvati dalle amministrazioni americane, lottando per il diritto a un’assistenza sanitaria libera, consapevole. Le star Matthew McConaughey e Jared Leto, leader della band 30 Seconds to Mars, regalano due formidabili interpretazioni, vestendo i panni dei protagonisti Ron e Rayon. Lo stesso Jared Leto sfila sul red carpet, tra gli applausi della folla e le urla delle fan del gruppo, per andare a ritirare il premio Vanity Fair Award.

Per quanto riguarda il cinema per ragazzi, la sezione Alice nella città ospita la tenera storia d’amicizia del regista Nicola Vanier: “Belle et Sébastien”, una favola moderna sul rapporto d’affetto tra un ragazzino e un cane, all’epoca della dominazione nazista in Francia. Altrettanto tenero è il film targato CinemaXXI, intitolato “Little Feet”, diretto da uno degli esponenti della cinematografia indie americana, Alexandre Rockwell. I due piccoli protagonisti spadroneggiano in una pellicola di soli bambini, sospesa tra il sogno e il surreale. 

La terza giornata si apre all’insegna di un altro film-evento del Festival, In Concorso e già considerato tra i favoriti: “Her” di Spike Jonze con Joaquin Phoenix nei panni di un nerd depresso, appena lasciato dalla moglie, che trova conforto nella suadente voce di un sistema operativo, appartenente nella realtà alla diva Scarlett Johansson. I protagonisti stessi sfilano sul tappeto rosso, sotto la pioggia e sotto lo sguardo entusiasta di pubblico e stampa. Si distingue su tutti Scarlett Johansson con i suoi vestiti corti ed eleganti, ma emerge anche la simpatia di Joaquin Phoenix che scherza con i fotografi e dispensa sorrisi verso i suoi fan. La presenza delle star e l’accoglienza positiva del film di Spike Jonze oscura un po’ gli altri lavori presentati in giornata.

Non si può non citare però ad esempio un’operazione tutta italiana, che ha riscosso grandissimo successo, soprattutto tra gli amanti della musica classica: “Il carattere italiano”, docu-film di Angelo Bozzolini sull’Orchestra di Santa Cecilia, di casa all’Auditorium. Il progetto riesce a regalare una visione d’insieme sul modo di fare musica di questo gruppo, distintosi nel mondo per la sua passione e dinamicità. Da segnalare anche “Metegol”, cartone argentino della sezione Alice nella città, sul gioco del calcio e in particolare del calcio balilla, in grado di divertire grandi e piccini, grazie anche al supporto della tecnologia 3D e agli spassosi omini del biliardino protagonisti dell’avventura.

Non appartiene alla sezione per ragazzi, ma è stato pensato anche per loro, per ripercorrere una tappa importante della seconda guerra mondiale, ovvero la battaglia di Stalingrado: il regista Fedor Bondarchuk concepisce in questo senso il primo film russo in 3D, “Stalingrad”, e lo presenta con orgoglio a Roma.

Giunto al quarto giorno, il Festival rallenta leggermente il ritmo, offrendo innanzitutto “Romeo and Juliet”, l’ennesima trasposizione cinematografica del dramma shakesperiano, di Carlo Carlei, che non colpisce alla pari di illustri esempi del passato, da Zeffirelli a Cukor, per finire con Luhrmann.

La giornata offre però ben tre film In Concorso, dal danese “Sorrow and Joy” che narra della tragedia dell’infanticidio femminile e di come se ne possa uscire grazie all’amore, all’iraniano “Acrid”, opera ‘rosa’ anch’essa, sul problema della condizione della donna in Iran; anche la Romania fornisce un saggio della sua cinematografia con “Quod Erat Demonstrandum”, ambientato all’epoca di Ceausescu, che si configura come un thriller pieno di suspense e colpi di scena.

Irene Armaro

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