mercoledì 2 ottobre 2013

EHI!


EHI!
spettacolo di immagini ad alta tensione poetica
un progetto di Ivan Franek per 3 attori, 35 burattini e 365 bolle di sapone

al Teatro Due Roma – teatro stabile d’essai - dal 5 al 13 ottobre 2013
Vicolo dei Due Macelli, 37 (M Piazza di Spagna)
Ore 20.30 - le domeniche ore 18

Dal genio di Jean-Pierre Lescot nasce il talento e l’amore per il teatro di figura di Ivan Franek, in scena al Teatro Due di Roma con “EHI!” spettacolo ad alta tensione poetica che aprirà la stagione 2013/14 a partire da venerdì 5 ottobre e in programmazione fino a domenica 13 tutte le sere alle ore 20.30 (pausa il lunedì). Tutte le domeniche lo spettacolo inizierà invece alle ore 18.

“EHI!” è uno spettacolo di burattini, marionette ed attori che insieme attraversano il tempo e lo spazio ricostruendo immagini surreali della nostra insolita vita. EHI! nasce infatti dal bisogno profondo di ritrovare uno sguardo naif, fantastico e poetico sul mondo attuale, mettendo in luce la bellezza delle cose che ci circondano e a cui non diamo peso vivendo alla velocità frenetica di tutti i giorni.

Lo spettacolo usa una lingua universale che parla ad un pubblico da 0 a 200 anni, quella delle emozioni, dei respiri e degli sguardi raccontando situazioni che anche attraverso la lunga strada dell’umanità non sono mai cambiate.

Marionette e burattini si muovono usando i sistemi di manipolazione tradizionali, ma anche tecniche multiple per rendere la loro mobilità più vera. Le marionette sono costruite con materiali diversi come carta, legno, cuoio e tessuto che mettono in evidenza la loro forza e fragilità allo stesso tempo.

La grandezza dei burattini cambia a seconda delle scene per permettere l’effetto ottico cinematografico di piani diversi (come primi piani e piani larghi in paesaggi). In una scena un burattino può essere moltiplicato per trasmettere prima l’emozione di un grande primo piano poi un piano largo con il protagonista perduto in un paesaggio.




Franek attore poliedrico oggi votato al grande schermo, muove i primi passi alla Scuola Superiore di Teatro e Marionette di Praga per poi spostarsi a Parigi dove avverrà l’incontro col maestro Lescot con cui condividerà 10 anni della sua vita. E’ a Parigi che impara a costruire e manipolare marionette e burattini di tutti i tipi e forme e dove apprende i nuovi linguaggi cui il teatro di figura si sta aprendo. Ed è a Parigi che assimila quello stile e quella poesia inconfondibili, ancorati all’immaginario popolare ma anche intrisi dell’universo onirico del racconto, della favola; stile e poetica che Franek ha poi fatto suoi rielaborandoli mantenendo le indiscutibili maestranze acquisite.

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