fino al 31.5.2012
Percorsi etici: percezioni, opere di Donatella Calì
…..Il primo impatto con la pittura di Donatella Calì dà il senso dell'immobilità, come se per un momento tutto si fosse fermato, come un fotogramma isolato di una scena filmata in movimento. La sua pittura è specchio di sentimento e di elaborazioni continue, un continuo dialogo interiore e una continua riflessione su se stessa e nei confronti di un'altra entità che non è mai la stessa. Le mutazioni fanno parte del divenire dell'uomo e l'artista muta insieme ai suoi personaggi e viceversa. Il lavoro di Donatella Calì è estroso, senza apparire tale, vi si mescolano insieme un'infinità di misteri, di allusioni, di segni astrali di contiguità difficili da penetrare, una pittura ieratica in simbiosi con figurazioni realistiche....(Pino Reggiani)
….Su presupposti di umana apprensione Donatella Calì costruisce mirabilmente la sua poetica figurativa sospesa tra passato presente e futuro: il passato filtrato dai ricordi e dai sogni, il presente fuggevole, che tende a dileguarsi verso il non-ancora del futuro, configurandosi efficacemente nelle figure che nascono dal nero cupo per apparire nel contrasto dei colori intrisi di luce, emozionando chi si avventura nella trama del quadro come fosse un film. (Franco Veremondi)
Si può essere testimoni silenti di ciò che siamo e di ciò non sappiamo di essere, ma dobbiamo cercare all'interno per trovare significati più profondi del nostro esistere di ora e del "dopo". Per vincere la mia tempesta interiore devo dipingere e quindi raccontare. Il passato può tornare presente nel mio quadro quindi il tempo diventa vuoto e ricomincia mentre mi ostino a dare un'anima a ciò che non la possiede più….(Donatella Calì)

maria katsinopoulou
direttore artistico: Maurizio Pochesci
dal 16 maggio 2012 al 31 maggio 2012
Percorsi etici: percezioni, opere di Donatella Calì
P.zza S.Cosimato 71b (Trastevere)
00100, Roma
Orari:
Tutti i giorni: 17.00 - 19.00
Ingresso libero
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