domenica 20 maggio 2012

Il Paradiso di Dante


19.V.2012
Il Paradiso di Dante
Castello Arechi, Salerno



Dopo lo straordinario successo di pubblico riscontrato con “L’Inferno di Dante”, il regista Domenico Corrado si lancia in una nuova avventura scegliendo di proseguire il viaggio del Sommo Poeta. 

Nella splendida cornice del Castello Arechi, famoso per le suggestive rovine da cui si ammira il magnifico panorama del golfo di Salerno,  Dante in persona guida gli spettatori alla scoperta della terza cantica della Divina Commedia. 
Il primo personaggio con cui ci si relaziona è Beatrice che avrà il compito di guidare il poeta attraverso il suo percorso divino; nel Cielo della Luna, sullo sfondo della città, si staglia la figura di Piccarda Donati: è un incontro suggestivo questo e, attraverso i passi salienti dell’opera, emerge lo spirito della donna che, con profonda umiltà e mitezza, narra la propria storia per poi rifugiarsi nuovamente in contemplazione e riprendere la preghiera. 

Lungo i ripidi cunicoli del Castello, seguendo fedelmente Dante, ci si trova nel Cielo di Mercurio dove Giustiniano, incitato dal poeta, ripercorre la propria vicenda terrena. 
Nel Cielo di Venere avviene l’incontro con Carlo Martello la cui vita viene illustrata da un cantore dell’epoca. Non c’è tempo di fermarsi: subito dopo, proseguendo il viaggio, si ha modo di ascoltare una voce celestiale che, con sapienza, intona le note dell’Ave Maria di Gounod.
Al contrario di quanto avviene sulla terra, dove nessun uomo tesse le lodi di un suo simile, nel Cielo del Sole ci si rapporta con San Tommaso D’Aquino che spende parole di ammirazione per San Francesco. 
L’incontro con l’antenato Cacciaguida permette a Dante di conoscere cosa accadrà nella sua vita futura. Salendo sempre più in alto Dante approda all’ottavo Cielo, quello delle Stelle Fisse, ma il viaggio non è ancora terminato: nel terrazzo bizantino del Castello è riprodotto l’ultimo Cielo, il Primo Mobile, dove San Bernardo rivolge la propria preghiera alla Vergine affinché interceda presso l’Altissimo e consenta a Dante di contemplare, almeno per un istante, la magnificenza di Dio.  
Lo spettatore che ha la possibilità di assistere ad un evento di questo calibro rimane colpito innanzitutto dal luogo ricco di storia e di fascino: le antiche mura del Castello arroccato sul colle Bonadies troneggiano dominando il vasto golfo di Salerno e lasciando senza fiato i fortunati visitatori. Senza dubbio il regista ha saputo coniugare storia e letteratura in modo sapiente, rendendo fruibile ed estremamente piacevole ed interessante l’opera di un autore simbolo del panorama letterario nazionale. La scelta di utilizzare passi della Divina Commedia è di sicuro vincente e, al contrario di quanto si possa pensare, la narrazione è fluida e molto chiara perché, oltre alla lettura dei passi, l’attore che veste il ruolo di Dante fornisce una spiegazione dettagliata di quanto avviene. 


Le musiche inedite che aleggiano nell’aria e sulle cui note volteggiano eteree figure danzanti rendono l’atmosfera ancora più vicina a quella che Dante ebbe intenzione di ricreare nella sua Commedia; il gioco di luci che di volta in volta cambia sulla scena sottolinea l’importanza dei singoli personaggi colpendoli a seconda del ruolo rivestito in quel momento. 

La maestria degli attori è indiscutibile: mettersi alla prova recitando in uno spettacolo complesso e variegato come questo non è assolutamente un’ impresa semplice; oltre alla naturale esposizione delle battute, i protagonisti devono confrontarsi con un testo niente affatto scontato e molto distante dalla lingua cui siamo abituati oggi, tuttavia è consentito agli astanti seguire il racconto senza distrazioni: in questo caso lo scopo è stato ottenuto in modo eccellente.
Gli abiti indossati dai personaggi hanno una cura impeccabile dei dettagli, nulla nei costumi è lasciato al caso come, del resto, è precisa tutta l’ambientazione ricreata in questo spettacolo. 
Salire ripercorrendo un iter faticoso, è questo l’intento di Domenico Corrado e della sua compagnia: purificare l’anima per assurgere ad un grado di perfezione tale da poter rivivere, seppure metaforicamente, il viaggio compiuto dal poeta fiorentino: un percorso sempre attuale che si rinnova nel corso dei secoli e che, a distanza di tempo, risulta sempre avvincente. 
Si può affermare, senza esitazione, che la società “Tappeto Volante” ha operato una scelta vincente, considerando soprattutto l’articolata tematica culturale che ha deciso di trattare. È stata illustrata ad un vasto pubblico una colonna portante della letteratura italiana, permettendo agli adulti di ripercorrere ciò che è stato oggetto di studio in passato e consentendo ai giovani di avvicinarsi al pensiero di un autore complesso ma affascinante senza il filtro tedioso delle pagine di un libro. 

francesca salvato


“Il Paradiso di Dante”
Tappeto Volante
a cura di Domenico Corrado
Castello Arechi – Salerno
da marzo 2012 ad agosto 2012
La prenotazione è obbligatoria (sono previsti spettacoli per gruppi di studenti).

Costi:
biglietto singolo: € 25.00
biglietto ridotto baby: € 15.00
biglietto ridotto scolastico: € 15.00 
tel. 081 8631581; 089 2854533; 089 2964015 – cell. 339. 1888611

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