giovedì 22 marzo 2012

SERATA DEDICATA A LAURA BETTI e PIER PAOLO PASOLINI

Giovedì 22 marzo ore 19.00
Teatro Biblioteca Quarticciolo
SERATA DEDICATA A LAURA BETTI e PIER PAOLO PASOLINI
con
Fatima Scialdone, Fernando Pannullo
e la partecipazione di Emanuele Trevi

ingresso libero

Nel 90° anniversario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, la Biblioteca Quarticciolo dedica un’intera serata alla figura di Laura Betti, l’artista, l’amica e l’interprete di diversi dei film del poeta-regista ed intellettuale più dibattuto del Novecento italiano. Due artisti legati da un lungo sodalizio professionale e da un intenso percorso di vita fatto di incontri, pensieri, vicende, e dal grande affetto che contraddistinse indissolubilmente le loro carriere e le loro storie personali.


Un incontro fatale fra due personaggi tanto provocatori quanto passionari che giovedì 22 marzo alle ore 19.00 presso la Biblioteca Quarticciolo sarà raccontato al pubblico attraverso un focus sulla poliedricità artistica di Pier Paolo Pasolini ed un approfondimento sulla singolarità caratteriale di Laura Betti, che nel 1996 istituì il Fondo Pasolini quale ultima dimostrazione di stima e di affetto, nonché tributo alla sua memoria.
Fatima Scialdone – anche interprete dello spettacolo “Laura allo Specchio”, un concerto spettacolo dedicato a Laura Betti e Pierpaolo Pasolini che andrà in scena al Teatro Quarticciolo il 30 marzo – e Fernando Pannullo – autore del soggetto teatrale – illustrerà l’idea di partenza, la spinta creativa, la stesura del soggetto e il dietro le quinte dello spettacolo teatrale. Mentre con Emanuele Trevi, critico letterario e autore di opere di saggistica e narrativa, sarà possibile approfondire l’esperienza di Pier Paolo Pasolini con Laura Betti, quando un movente comune li fece incontrare. Un’occasione per raccontare il profilo più giovane e agguerrito di Laura Betti, quello che l’ha resa nota con il soprannome de la giaguara, ma anche un’opportunità per conoscere l’aspetto più adulto, invecchiato ed ingrassato, cinico e brutale che le ha attribuito il nomignolo de la pazza.
“Incontrare questa folle eroina è stato respirare Pasolini stesso”, è il commento di Emanuele Trevi che, attraverso le pagine di “Qualcosa di scritto”, ci rivelerà la storia meno nota di questa donna, quella parte di vita sconosciuta e rimasta ignota, come per esempio, le angherie, quasi sadomaso, che riservava ai suoi collaboratori.
Letture a cura di Pietro Caramia e Marisa Spillino. Interviene l’Assessore alla Cultura del VII Municipio Leonardo Galli.

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