giovedì 19 gennaio 2012

Ensemble intercontemporain


Martedì 24 gennaio
ore 20.30
Aula Magna
Sapienza Università di Roma


Ensemble intercontemporain

E. OPHÈLE, flauto; A.BILLARD, clarinetto; J-M.CONQUER, violino,
E-M.COUTURIER, violoncello; O.AUBOIN, viola; S.VICHARD, pianoforte

Fausto Romitelli Domeniche alla periferia dell'impero: prima domenica
(1996/97) per flauto, clarinetto violino e violoncello
Pierre Boulez Pour le Dr Kalmus (1969)
per flauto, clarinetto, pianoforte, viola e violoncello
Luciano Berio Sequenza VI (1967)
per viola sola
Fausto Romitelli Domeniche alla periferia dell'impero: seconda domenica
(Omaggio a Gérard Grisey) (2000)
per flauto, clarinetto, violino e violoncello
Gérard Grisey Vortex temporum (1994/96)
per flauto, clarinetto, pianoforte, violino, viola
e violoncello

(Nell' ambito del Festival Controtempo 2012
organizzato da Académie de France à Rome - Villa Medici)



La IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti presenta martedì 24 gennaio alle 20.30 all'Aula Magna della Sapienza un concerto dell'Ensemble intercontemporain, nell' ambito del Festival Controtempo 2012 organizzato da Académie de France à Rome - Villa Medici. Dal 1976, quando fu fondato a Parigi da Pierre Boulez, l'Ensemble intercontemporain si è imposto come un modello per il rigore, la precisione e la competenza nell'esecuzione della musica contemporanea. Sono in programma musiche di Pierre Boulez, Luciano Berio, Gérard Grisey e Fausto Romitelli, esponenti tra i più interessanti e originali di tre generazioni di compositori che hanno segnato indelebilmente la musica del nostro tempo.


Di Pierre Boulez sarà eseguito Pour le Dr Kalmus per flauto, clarinetto, pianoforte, viola e violoncello. Nato nel 1925, Boulez è stato tra i protagonisti assoluti della musica degli ultimi sessant'anni. Negli anni intorno al 1950, mosso dall'idea che dopo gli orrori del nazismo e della guerra, la musica non poteva essere più la stessa, ha stabilito i principi del "serialismo integrale", che rifiutava qualsiasi tipi di emotività e comunicazione, portando con intransigente razionalità (ha studiato matematica oltre che musica) alle estreme conseguenze le premesse delle avanguardie musicali del dopoguerra. Ha poi accolto nella sua musica l'improvvisazione e l'elettronica. Negli ultimi decenni le sue composizioni hanno progressivamente contemperato la sua propensione all'analisi estrema con la riscoperta della purezza formale e della raffinatezza timbrica, qualità proprie della musica francese e in particolare di Debussy, di cui Boulez non per caso è grandissimo interprete. Infatti, oltre che compositore, Boulez è uno dei maggiori direttore d'orchestra del nostro tempo: la sua carriera, iniziata come direttore della compagnia di Jean-Louis Barrault, lo ha portato alla direzione musicale dell'Orchestra Filarmonica di New York dal 1971 al 1977, e al podio delle più grandi orchestre internazionali, tra cui le Filarmoniche di Vienna e Berlino. Ha vinto 26 Grammy e un gran numero di altri premi internazionali.

Di Luciano Berio (1925-2003) si ascolterà la Sequenza VI per viola sola, che fa parte del ciclo di quattordici pezzi dallo stesso titolo dedicati ognuno a uno strumento diverso, di cui vengono esplorate tutte le possibilità sonore, creando una nuova forma di virtuosismo strumentale trascendentale. Queste composizioni, da cui Berio derivò anche materiali per altri suoi lavori, vanno dal 1958 al 2002 e costituiscono una colonna portante della sua produzione.

Di Fausto Romitelli (1963-2004) saranno eseguite le due parti di Domeniche alla periferia dell'impero. Nonostante la sua morte prematura, Romitelli ha lasciato un forte segno sulla musica contemporanea con la sua forte personalità e il suo stile originale, che alle sperimentazioni dell'avanguardia univa le sonorità del rock e della techno music, aprendo nuovi orizzonti sonori di grande impatto. La sua musica ha spesso un tono ipnotico e rituale, ma questo non impedisce una grande attenzione agli aspetti sociali del mondo contemporaneo e in particolare ai problemi della comunicazione. La seconda parte di questo ciclo di Romitelli è dedicata alla memoria del suo maestro Gérard Grisey.

Proprio Gérard Grisey (1946-1998) conclude il concerto con Vortex temporum. Il titolo indica un sistema di rotazione del suono, attraverso arpeggi ripetuti e le loro metamorfosi, che possono presentarsi in forma dilatata o estremamente concentrata, con effetti di grande suggestione. Questa ampia composizione è divisa in tre parti - ciascuna delle quali è dedicata a un compositore contemporaneo, lo svizzero Gérard Zinsstag, l'italiano Salvatore Sciarrino e il tedesco Helmut Lachenmann - separate da brevi interludi in cui la musica si riduce quasi al silenzio e permette di sentire il respiro degli ascoltatori. Una delle opere più originali di Grisey, considerato il fondatore della cosiddetta "musica spettrale", è Le Noir de l'Étoile, che capta e trasforma in segnali sonori le pulsazioni d'una stella; nel 2010 è stata eseguita al Parco della Musica con l'intervento di Margherita Hack, in una coproduzione di Musica per Roma e IUC nell'ambito del Festival delle Scienze.


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Fondato da Pierre Boulez nel 1976 con l'appoggio di Michel Guy (allora segretario di Stato alla Cultura) e la collaborazione di Nicholas Snowman, l’Ensemble intercontemporain riunisce 31 solisti che condividono la stessa passione per la musica dal ventesimo secolo a oggi.
Costituitisi in gruppo permanente, partecipano alla missione dei diffusione, trasmissione e creazione fissati nello statuto dell’Ensemble. 
Posti sotto la direzione musicale di Susanna Mälkki, collaborano, a fianco dei compositori, all’esplorazione delle tecniche strumentali e a progetti che uniscono musica, danza, teatro, cinema, video e arti plastiche. 
Ogni anno l’Ensemble commissiona ed esegue nuove opere, che vanno ad arricchire il suo repertorio, aggiungendosi ai capolavori del ventesimo secolo. In collaborazione con l’Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique (IRCAM), l’Ensemble intercontemporain partecipa a progetti riguardanti nuove tecniche di generazione del suono.
Gli spettacoli musicali per i giovani, le attività di formazioni dei giovani strumentisti, direttori d'orchestra e compositori, così come le numerose attività di sensibilizzazione del pubblico, rivelano un impegno profondo e internazionalmente riconosciuto al servizio della diffusione e dell'educazione musicale.
Dal 2004, i solisti dell’Ensemble participano in qualità di tutors alla Lucerne Festival Academy, corso annuale de formazione di diverse settimane per giovani strumentisti, direttori d'orchestra e compositori del mondo intero.
In residenza alla Cité de la musique (Parigi) dal 1995, l’Ensemble si esibisce e registra in Francia e all'estero, invitato da grandi festival internazionali. 
Finanziato dal ministero della Cultura e della Comunicazione, l’Ensemble ha anche il sostegno della Città di Parigi.


BIGLIETTI:
Interi: da 12 euro a 20 euro (ridotti da 10 euro a 16 euro)
Giovani (under 30): 8 euro
Bambini (under 14): 4 euro

INFO per il pubblico
tel. 06 3610051

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