Teatro Quirino 1 ottobre h.20.45
Compagnie Pierre Santini
Pierre Santini
COME DI
Pierre Santini chante Paolo Conte en français
piano e direzione musicale Manu Guerrero
batterie Thomas Huet
accordéon Dominique Marigny
contrabbasso/basso Xavier Zolli
e con l’amichevole partecipazione di Pascal Legitimus Iren Bo Severine Bouisset
mise en espace e ideazione luci Gerard Gelas
mise en espace e ideazione luci Gerard Gelas
assistente alla regia Emma Santini
I had a dream, ho fatto un sogno j’ai fait une rêve
Ci sono degli avvenimenti che restano impressi in noi per sempre.
La scomparsa di Gérard Philipe, le lacrime di Vilar, i primi passi dell’uomo sulla Luna, il disco d’oro di Sydney Bechet all’ Olympia, Fausto Coppi sul Galibier, l’assassinio di Kennedy, un concerto di Wilhelm Kempf, un altro di Brel…
Per ognuno di questi momenti emozionanti per me, io so ancora dove e con chi ero e come l’ho vissuto.
E da più di vent’anni ormai, Paolo Conte è diventato il mio “cantante del cuore” (chanteur de chevet) preferito; quante volte l’ho ascoltato, fatto scoprire, tradotto per i miei amici curiosi dei suoi significati, applaudito e omaggiato alla fine dei suoi concerti. Ne ho tra l’altro persi molto pochi e ogni volta che io ho potuto sono andato alla sua scoperta, all’appuntamento con la sua musica; lui, il mio extra-terrestre preferito, autore e musicista di talento, poeta indiscutibile che sa intrattenerci così bene con la sua esotica latinità, il suo pudore, il suo sguardo verso la vita e l’amore, in tutti i meandri dell’animo umano. Le sue parole sono delle note che vengono dal suo più profondo per incitarci al più eccezionale dei viaggi…
Ho quindi naturalmente e molto modestamente avuto voglia di far conoscere al pubblico francese i testi delle sue canzoni tradotti nella nostra lingua.
Oggi ho realizzato questo sogno contro venti e maree, grazie alla complicità di qualche amico, e alla fiducia di Paolo Conte che mi ha sempre incoraggiato e che ha seguito con occhio amichevole e attento il nostro progetto che qualcuno ha definito un po’ folle.
Quelques subtils et jolis secrets “del mio cantautore preferito” sur de trés belles notes de musique.
Pierre Santini
Teatro Quirino 2 ottobre ore 20.45
Compagnia Teatrale Enzo Moscato
Fondazione Tramontano Arte
TOLEDO-SUITE
di e con Enzo Moscato
immagine sceniche Mimmo Paladino
composizioni originali elaborazioni musicali Pasquale Scialò
costumi Tata Barbalato
organizzazione Claudio Affinito
Enzo Moscato, chansonnier, interpreta brani di Brecht, Duras, Viviani, Weill, Taranto … per un viaggio musicale, messo a punto da Pasquale Scialò, colto e popolare, raffinatissimo e originale; un recital di forti e suggestive emozioni, grazie anche alle immagini sceniche che lo accompagnano realizzate da Mimmo Paladino.
‘Toledo-Suite’…
ovvero ‘Recital’ o ‘Serata-Voce’.
Viaggio nel flusso canoro-migratorio dei generi vocali più diversi.
Ovvero ancora - ed è forse la cosa più calzante - ‘Enzo Moscato, una sera, e quel suo canto/carezza/pugnale;
quell’indefinibile assenza/presenza, sulla scena, affidata alla sua gola.
Quel duttile, affascinante gioco, che fa a meno di arredo, di orpelli, di costumi, di finzioni.
Che fa a meno di tutto, tranne che della Voce.
Forte e fragile pigmento.
Forte e fragile epidermide del suo essere ‘così’:
antico, moderno, aspro, dolce, smarrito, evocativo,
adulto, bambino, terribile e infrangibile Assoluto,
che tutto consegna alla forma-canzone, dai trovatori ai coevi cantautori.
Per intensamente mandarci dei segnali, forse.
Per più, fisicamente e mentalmente, lasciarci una ferita.
Enzo Moscato

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