giovedì 20 gennaio 2011

Morso di luna nuova

PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI

25 gennaio
13 febbraio 2011

Morso di luna nuova
di ERRI DE LUCA

con Giovanni Esposito, Antonio Marfella,
Luna Romani, Antonella Romano,
Giampiero Schiano, Antonio Spadaro,
Simone Spirito, Pino Tufillaro

scene e costumi Bruno Buonincontri
musiche a cura di Harmonia Team

con la collaborazione di Davide Mastrogiovanni

luci Rocco Giordano
regia GIANCARLO SEPE
Gli ipocriti / La biennale di Venezia

 
Dal 25 gennaio al 13 febbraio va in scena al Piccolo Eliseo Patroni Griffi Morso di luna nuova con la regia di Giancarlo Sepe: un affresco sulla Napoli del 1943 scritto da Erri De Luca.

 Napoli, estate 1943, il cielo non appartiene più alla città, ma ai bombardamenti alleati; in un rifugio antiaereo si trovano otto persone a condividere la paura e le fughe disperate di quel periodo. Roma è stata bombardata, il fascismo è appena caduto. Gli Americani, nel frattempo, sono sbarcati in Sicilia e stanno avanzando verso nord. Le otto voci che riflettono il clima di attesa e di sgomento in cui versa il paese quando la guerra non accenna a finire, sono coscienti di essere diventate “americane” e capiscono che devono fare qualcosa per salvare Napoli dai Tedeschi. Addirittura due di esse inscenano una farsa (una sorta di teatro nel teatro, a dir poco geniale in quel contesto di guerra) per alleggerire l’atmosfera di quel tugurio bellico. Nel parossismo dei bombardamenti le otto persone tirano fuori la loro estrema napoletanità e la loro fiera umanità che rende il racconto un piccolo capolavoro drammaturgico dell’autore.

La città sta nella tenaglia di due eserciti: uno dentro e uno fuori. Con le “Quattro giornate di Napoli” (27 -30 settembre ’43) la popolazione partenopea insorge e, grazie al coraggio e all’eroismo dei suoi abitanti, riesce a liberarsi dall’occupazione delle forze armate tedesche, spianando la via maestra alle truppe alleate.

Morso di luna nuova è il morso di una città che addenta e insegue, fino a sbattere fuori, l’occupante intruso. Qui si svolge la vita di otto persone in quell’estate. Età, mestieri e storie differenti, compresse in un assedio, rompono le distanze tra loro e vanno insieme, prima al passo, poi fino al galoppo. La macchina della storia maggiore si chiude a sacco sulle vite individuali, ma ci sono sussulti in cui le singole esistenze spezzano la camicia di forza e inventano la libertà.

NOTE DI REGIA

Alla lettura del testo di De Luca ho avuto come il presentimento che la storia della mia famiglia trovasse in quelle parole, in quelle situazioni raccontate, il proseguimento di un naturale percorso naturale. La mia famiglia ha vissuto la guerra, correndo due volte al giorno al rifugio: la mamma, il babbo, le mie due sorelle e i miei due fratelli. Una bella famiglia piena di gioia e di speranze che nell' agosto del '43 perse una delle due bambine proprio in un rifugio centrato da una bomba alleata. Tutto finì in quel giorno e dopo sono rimasti i ricordi e le struggenti parole di mia madre che piangeva tutte le volte, eppoi nel '46 sono nato io che, nel cuore, lungo tutta la mia vita ho annotato le immagini che quelle parole mi davano: la fuga dal pranzo a casa, il cocomero spaccato a metà nel centro della tavola che aspettava solo di essere divorato da quattro bambini urlanti, l'arrivo al rifugio, il consiglio di alcuni che avevano indotto mio padre a preferire di andare nel profondo del ricovero che era stretto e lungo, e la fine tra le macerie...

In ' Finale di partita ' di Beckett, il personaggio dopo aver raccontato del mondo andato in malora, di Dio, e dei sopravvissuti dice: 'sono pronto'.

Credo di poter provare a raccontare questo spettacolo.

Giancarlo Sepe


PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI
Via Nazionale, 183 - 00184 Roma

tel. botteghino: 06 4882114
06 48872222

info@teatroeliseo.it
www.teatroeliseo.it

ORARIO SPETTACOLI
Martedì, giovedì, venerdì - ore 20,45 / Sabato ore 16,30 e 20,45 /Mercoledì e domenica - ore 17,00. Lunedì riposo
COSTO DEI BIGLIETTI
poltronissima 22 euro - poltrona 16 euro

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