Sarà in scena al Teatro Stanze Segrete dal 7 al 19 dicembre 2010, lo spettacoloL’ARTE DELLA FUGA di Roberto Garcìa per la regia di Paolo Pasquini. Interpreteè Massimiliano Giovanetti che si misura con un testo raffinato, in prima nazionaleassoluta. Pianoforte e voce: Marta Scelli.
La musica nasce agli albori della civiltà come espressione spontanea delle associazionitribali. Si sviluppa evolvendosi in una traduzione orale legata alla figura dell’autore odell’interprete. Quanto la storia tramanda, evidenzia come la ricerca di formalizzaree strutturare la musica, risponda ad una esigenza di utilizzarla come strumento dicomunicazione, definendo canoni universalmente riconoscibili. In funzione di ciò,prese forma il mestiere del “musicista” e del “compositore”. Dagli albori fino alla nascitadell’industria della musica, uno dei grandi quesiti che da sempre la accompagna è quellodella musica come espressione o come forma? Ed è proprio da questa questione cheprende vita L’Arte della Fuga di Roberto Garcìa, uno spettacolo finalmente dedicato allamusica colta, in cui in un perfetto connubio tra musica e parole, Massimiliano Giovanettiaccompagna lo spettatore in un viaggio brillantemente creativo.
“I Notturni di Chopin o le fughe di Bach? I quadri sinfonici di Mendelssohn o i quartettidell’ultimo Beethoven? In altre parole: musica come espressione o musica come forma?È lungo questo dilemma che si muove L’Arte della Fuga di Roberto Garcìa, alla sua primaassoluta in Italia. Il protagonista – un pianista di fama – incarna quel dilemma: primadando voce alle seducenti ragioni del contenutismo, poi rovesciando violentemente lapartita in cerca della pura emozione musicale.È qui che si svela il protagonista ombra dello spettacolo: Glenn Gould, celebre pianista,morto nel 1982, grande interprete bachiano e insieme pensatore estremo, radicale,assoluto. Che continua a incantare, e a dividere.Nel rumore di fondo della sottomusica che pervade ormai ogni nostro spazio e tempo, iltesto di Garcìa parla (finalmente!) di musica colta, e lo fa in teatro, nel silenzio del teatro,senza rinunciare al gioco, alla provocazione, alla leggerezza”.Paolo Pasquini
Teatro Stanze SegreteVia della Penintenza, 3 ( Trastevere )tel. 06.6872690 / 3889246033Botteghino: dalle 18,30 alle 21 consigliata prenotazione telefonica. Posti 40.Bus 23 - 280 - 116. Tram 8Tessera associativa semestrale: euro 3 - Biglietto euro 13 - ridotto euro 10.Riduzione concessa a: giovani fino ai 25 anni (documento di identità) - anziani dai 70 anni(documento di identità) - Professionisti dello spettacolo.
La musica nasce agli albori della civiltà come espressione spontanea delle associazionitribali. Si sviluppa evolvendosi in una traduzione orale legata alla figura dell’autore odell’interprete. Quanto la storia tramanda, evidenzia come la ricerca di formalizzaree strutturare la musica, risponda ad una esigenza di utilizzarla come strumento dicomunicazione, definendo canoni universalmente riconoscibili. In funzione di ciò,prese forma il mestiere del “musicista” e del “compositore”. Dagli albori fino alla nascitadell’industria della musica, uno dei grandi quesiti che da sempre la accompagna è quellodella musica come espressione o come forma? Ed è proprio da questa questione cheprende vita L’Arte della Fuga di Roberto Garcìa, uno spettacolo finalmente dedicato allamusica colta, in cui in un perfetto connubio tra musica e parole, Massimiliano Giovanettiaccompagna lo spettatore in un viaggio brillantemente creativo.
“I Notturni di Chopin o le fughe di Bach? I quadri sinfonici di Mendelssohn o i quartettidell’ultimo Beethoven? In altre parole: musica come espressione o musica come forma?È lungo questo dilemma che si muove L’Arte della Fuga di Roberto Garcìa, alla sua primaassoluta in Italia. Il protagonista – un pianista di fama – incarna quel dilemma: primadando voce alle seducenti ragioni del contenutismo, poi rovesciando violentemente lapartita in cerca della pura emozione musicale.È qui che si svela il protagonista ombra dello spettacolo: Glenn Gould, celebre pianista,morto nel 1982, grande interprete bachiano e insieme pensatore estremo, radicale,assoluto. Che continua a incantare, e a dividere.Nel rumore di fondo della sottomusica che pervade ormai ogni nostro spazio e tempo, iltesto di Garcìa parla (finalmente!) di musica colta, e lo fa in teatro, nel silenzio del teatro,senza rinunciare al gioco, alla provocazione, alla leggerezza”.Paolo Pasquini
Teatro Stanze SegreteVia della Penintenza, 3 ( Trastevere )tel. 06.6872690 / 3889246033Botteghino: dalle 18,30 alle 21 consigliata prenotazione telefonica. Posti 40.Bus 23 - 280 - 116. Tram 8Tessera associativa semestrale: euro 3 - Biglietto euro 13 - ridotto euro 10.Riduzione concessa a: giovani fino ai 25 anni (documento di identità) - anziani dai 70 anni(documento di identità) - Professionisti dello spettacolo.
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