TeatroLoSpazio.it
Dal 24 Ottobre al 9 Novembre
Compagnia Sycamore T Company
in coproduzione con la Compagnia delle Indie Occidentali
presenta
Dal 24 Ottobre al 9 Novembre
Compagnia Sycamore T Company
in coproduzione con la Compagnia delle Indie Occidentali
presenta
BRAVI RAGAZZI
con
Lorenzo De Angelis
Riccardo Francia
Valerio Morigi
Edoardo Persia
scene Leonardo Conte e Alessandra Panconi
regia Angelo Longoni
Lorenzo De Angelis
Riccardo Francia
Valerio Morigi
Edoardo Persia
scene Leonardo Conte e Alessandra Panconi
regia Angelo Longoni
Quattro ragazzi per strada. Motorini, cellulari, fumo, rabbia e solitudine. Nessun sogno. Nessuna aspettativa. L’ingiustizia del loro quartiere. L’ingiustizia del loro linguaggio. Soli, abbandonati, nessun adulto, nessun aiuto. Poi l’odio e il vuoto, l’azione e la paura. Razzisti senza ragione, senza pensiero. Bambini perduti, mai cresciuti. Quattro ragazzi per strada. Qualsiasi cosa è meglio del vuoto che hanno, qualsiasi… anche l’odio.
L’Italia è diventata un Paese intollerante? E’ vero quello che dice il Censis secondi cui Roma è una città più pericolosa di New York? I fenomeni di razzismo nel nostro Paese non vanno sottovalutati. A parte gli allarmismi e le facili speculazioni politiche, e' in ballo la nostra radice storica di nazione tollerante, inglobante e sicura, perché oggi purtroppo nel nostro paese a prevalere è la paura e la diffidenza nei confronti degli “altri”. In parlamento impazza il decreto sicurezza, sui media, le notizie di apertura riguardano sempre episodi di razzismo, violenza e aggressioni, che sull’onda dell’emotività fanno salire lo share e vendere i giornali. Nel frattempo si verificano nuovi casi di immigrazione clandestina: ci si deve chiedere se si sta facendo tutto quello che e' possibile prima che sia troppo tardi.
Ma i giovani che ruolo hanno in questo clima latente di violenze ed intolleranze?
Angelo Longoni, autore e regista, prova a raccontarlo con “Bravi Ragazzi”, uno spettacolo spiazzante, disarmante, duro e dal forte impatto emotivo, che farà riflettere i giovani e non solo. “Bravi ragazzi” sarà in scena al TeatroLoSpazio.it dal 24 ottobre al 9 novembre 2008, con: Lorenzo De Angelis, Riccardo Francia, Valerio Marigi, Edoardo Persia.
Il testo, “Bravi ragazzi”, ha vinto la rassegna di Ennio Coltorti SCHERMO/SCENA 2008.
NOTE AL TESTO
Sono anni ormai che le periferie delle città italiane sono sede naturale dei campi nomadi e sono anni che la tensione tra gli abitanti dei quartieri e gli “ospiti” di etnia Rom, albanese o rumena cresce in maniera esponenziale.
Gli episodi di insofferenza, di violenza, di degrado e di intolleranza razziale si sono moltiplicati da nord a sud vedendo come protagonisti in modo alterno sia i nomadi sia gli italiani, in una sorta di conflitto costante e strisciante che purtroppo in diversi casi è degenerato in fatti drammatici.
I peggiori e tristemente più significativi sono stati la morte di Giovanna Reggiani a Roma, l’attacco incendiario a un campo Rom da parte di sconosciuti con bottiglie molotov, la spedizione punitiva con bastoni e accette davanti ad un supermercato di Tor Bella Monaca, l’uccisione di quattro ragazzi da parte di un Rom ubriaco alla guida di un furgone.
Successivamente l´odio e le strumentalizzazioni si sono susseguiti mettendo a nudo innumerevoli ferite scoperte da tempo..
Prostituzione, accattonaggio, sfruttamento di minori, furto, spaccio, contrabbando, tratta dei bambini, violenza sessuale sono solo una parte dei reati che sono stati imputati alla popolazione nomade di stanza in Italia, l’idea romantica del gitano libero e incondizionato, portatore di magia e mistero è stata sostituita con quella dell’invasore che delinque sempre e comunque.
Ciò che si vuole indagare con BRAVI RAGAZZI è la percezione, da parte degli italiani, dello straniero diverso in tutte le sue manifestazioni e la visione di un mondo che si sovrappone al nostro e che succhia linfa vitale provocando l’asfissia della nostra organizzazione sociale.
E’ evidente che la percezione del nomade, apolide, senza lavoro, senza dimora, senza leggi e regole, senza uno stato di riferimento, senza documenti, senza limiti d’azione, è assimilabile a quella di un parassita che trae un vantaggio a spese dell'ospite creandogli un danno biologico.
Esattamente come accade in natura il parassita invade il territorio e il corpo di un altro essere vivente e lentamente inizia a vivere alle sue spalle contaminandone l’esistenza.
BRAVI RAGAZZI indaga proprio questa percezione da parte di un gruppo di giovani italiani residenti in una qualsiasi periferia di una grande città italiana.
Il vuoto dei loro discorsi, la vacuità delle loro opinioni, l’ottusità del loro conformismo, l’assenza di modelli di riferimento sono il paradigma di una società che lentamente sta abbandonando il mondo giovanile ad un destino di solitudine e di torpore culturale.
C’è la tendenza a pensare che le vittime di questo stato di cose siano unicamente le persone che subiscono violenze e ingiustizie ma in qualche modo lo sono anche coloro che le praticano.
Il vuoto che circonda esteriormente i giovani e quello che pervade le loro teste e i loro cuori colloca anch’essi tra le vittime.
L’inconsapevolezza dei loro comportamenti, la superficialità di giudizio uniti a una buona dose di violenza fanno parte di quella confusione esistenziale che li spinge verso l’odio per i diversi, siano essi degli stranieri o i tifosi di una squadra di calcio avversaria o un antagonista occasionale trovato in discoteca o in mezzo a una strada.
Prima caratteristica di questo vuoto e di questa violenza è sicuramente il linguaggio che si è fatto, negli anni, sempre più povero, sempre più essenziale, sempre più piatto e livellato su una consuetudine lessicale insufficiente.
Ed è proprio nel linguaggio che si trovano i primi segni di una violenza che fa presto a superare il livello puramente lessicale per trasferirsi sul piano fisico.
La tesi che si esprime in BRAVI RAGAZZI è che il vuoto genera aggressività e le differenze sociali generano violenza.
La solitudine dei giovani, la mancanza di collegamento tra loro e le istituzioni, le enormi carenze linguistiche e culturali che caratterizzano il loro modo di comunicare, l’indifferenza della politica nei confronti dei ragazzi delle periferie, tutte queste ragioni sono alla base di un deterioramento costante e progressivo di una comunità che non sa più che farsene delle nuove generazioni e le spinge, con la propria indifferenza, verso conflitti di cui tutti ignoriamo le future conseguenze.
Angelo Longoni
http://www.angelolongoni.it/
Durata dello spettacolo: 80 minuti
Durata dello spettacolo: 80 minuti
Appuntamento per il Dopoteatro il 24 - 25 e 26 Ottobre con Caterina Gramaglia, Alessia Degli Angioli, Elena Arvigo, Cristina Odasso, con lo spettacolo "Ma chi è?", scritto e diretto da Caterina Gramaglia. Durata: 50 minuti.
TeatroLoSpazio.it
Stagione Teatrale 2008/2009
TeatroLoSpazio.it
Stagione Teatrale 2008/2009
Direzione Artistica & organizzativa: Alberto Bassetti & Francesco Verdinelli
Direzione di Sala & direzione Bar: Salvatore Militello
Direzione di Sala & direzione Bar: Salvatore Militello
Spettacoli ore 21.00 - Domenica ore 17,30. Ingresso 12 Euro, ridotto 7 Euro, tessera associativa trimestrale 3 Euro Dopoteatro dalle 22:30 – domenica ore 21,00 Roma, Via Locri 42/44, Tel.+39 0677076486 +39 392 9583409 info@teatrolospazio.it
Gli uffici sono aperti il pomeriggio, il botteghino un'ora prima dello spettacolo
Prenotazioni per il pubblico e informazioni 06 77076486 - info@teatrolospazio.it
Nessun commento:
Posta un commento