venerdì 13 febbraio 2015

Mulieres- Milo Manara


Mulieres 
 Milo Manara
Dal 3 Febbraio all’1 Marzo 2015
Palazzo Fruscione
Salerno

Le opere del fumettista italiano Maurilio Manara, meglio noto come Milo, sbarcano a Salerno con un’esposizione che celebra l’estro creativo dell’artista bolzanese, un evento imperdibile che cade in occasione dei settant’anni di Manara. Dopo il diploma presso un liceo artistico di Verona ed una breve parentesi legata alla pittura, Manara intraprende la carriera di fumettista a Milano non senza difficoltà; il suo trampolino di lancio è ‘Genius’, fumetto noir che lo fa conoscere al grande pubblico, da quel momento in poi le collaborazioni prestigiose sono un susseguirsi, basti pensare a ‘Le avventure di Jolanda de Almaviva’, dove Manara approfondisce il filone erotico – sensuale, o alla collaborazione con Enzo Biagi per ‘La Storia di Italia a fumetti’. Negli anni Settanta la satira entra nella vita dell’artista grazie a ‘Lo scimmiotto’, opportunità preziosa per riavvicinarsi alla realizzazione delle figure femminili ma contestualizzate all’interno di vicende politiche a tratti umoristiche. Del 1982 è il sodalizio di Manara con la rivista ‘Playmen’, grazie a Vincenzo Mollica che segnala il suo nome. Gli anni Novanta vedono Manara collaborare con Hugo Pratt sulla rivista ‘Il Grifo’ ma si nota un cambiamento di interessi nel maestro di Bolzano, infatti il suo erotismo sarà meno gioioso, sconfinando in atmosfere spesso permeate di violenza. Incontro cardine nella vita di Manara è stato sicuramente quello con Federico Fellini: l’artista illustrò la sceneggiatura di ‘Viaggio a Tulum’ da cui poi nacque un fumetto con il medesimo titolo, inoltre Manara realizzò anche la locandina di ‘La voce della Luna’ e ‘Intervista’. 
La mostra presente a Palazzo Fruscione è articolata su tre livelli così suddivisi: fumetto, illustrazioni ed erotismo e nasce con l’intento di omaggiare il poliedrico e affascinante universo della femminilità, tema molto caro a Manara. Le mulieres manariane hanno tratti somatici dotati di una sensualità prepotente e disarmante, fisici modellati da curve perfette, sono virago da cui traspare una forza tangibile tipica della donna che sa di possedere carisma e sa come utilizzarlo a suo vantaggio. Sguardi ammalianti che non hanno nulla di volgare ma che assumono atteggiamenti quasi di sfida rifuggendo il cliché della donna come mero oggetto; le mulieres di Manara sanno quello che vogliono, sanno come prenderselo e se decidono di servirsi del proprio sex appeal lo fanno esclusivamente per raggiungere i propri scopi. L’esposizione salernitana raccoglie alcune tavole della saga ‘Il Gioco’ o del nuovo fumetto dal titolo ‘I Borgia’ ma non mancano molte illustrazioni incentrate sulle Modelle, o le tavole ispirate ai segni zodiacali che prediligono soltanto il bianco ed il blu come colori. Altri disegni sembrano strizzare l’occhio ad Alphonse Mucha, emblema dell’Art Nouveau, senza però la castità tipica della pittura di inizio Novecento. Riflettori puntati sul cinema grazie al rapporto privilegiato di Manara con Fellini, incentrato sul sogno e sul segno, linea di confine dove la supremazia del tempo è in secondo piano e dove la sola attività contemplata è quella di interrogarsi sul mistero della vita, ossia le donne. Manara però è il disegnatore erotico per eccellenza, quindi un intero piano del palazzo è dedicato alle illustrazioni più esplicite della sua arte senza però sconfinare nella pornografia gratuita, Manara infatti chiarisce che i suoi personaggi sono “vicini alla commedia dell’arte e quindi rappresentano l’archetipo della donnina con i suoi caratteri di femminilità, seduzione ed erotismo”. 
Le donne di Manara traggono ispirazione dai grandi pittori del passato come Caravaggio e Raffaello con accenni all’arte di Picasso ma si rifanno anche ad Hugo Pratt e persino a Walt Disney. Di certo, la maturità artistica di Manara ha abbandonato nel tempo alcune caratteristiche evinte da questi celebri nomi ma citarli è importante per comprendere chi ha ispirato l’artista. Manara è sapiente e geniale nella sua arte, sa inserire perfettamente le sue donne nei contesti storici mostrando una cura dei dettagli quasi maniacale, peccato che la maggior parte di questi aspetti si perda perché sovrastata dalla bellezza sfacciata delle sue figure femminili come è stato giustamente espresso all’interno del catalogo ‘Le stanze del desiderio’, pubblicato nel 2012 in occasione di una mostra di Manara a Siena. L’esposizione si conclude con un omaggio tributato da Manara a Trotula de Ruggiero, salernitana e prima donna medico della storia vissuta nell’XI secolo: l’artista la raffigura all’interno del suo studio, intenta nello svolgimento della sua professione mentre una paziente studia i suoi movimenti con interesse. Una rappresentazione diversa di Trotula, sicuramente più moderna, ma da cui si evincono le sue origini longobarde e quella bellezza assorta e distaccata che solo le donne consapevoli del proprio valore culturale possiedono. 
Francesca Salvato
“Mulieres” di Milo Manara
Dal 3 Febbraio all’1 Marzo 2015
Palazzo Fruscione
Salerno
Giorni ed orari di apertura: dal mercoledì al venerdì ore 17.00 – 21.00; sabato e domenica ore 11.00 – 13.00/16.00 – 21.00
Costo del biglietto: € 5,00 intero, € 3,00 ridotto.
Info: 081 4238127; info@comicon.it



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