mercoledì 4 giugno 2014

Sicilia Mondo - Ferdinando Scianna


GALLERIA EMMEOTTO E GALLERIA ARTISTOCRATIC
presentano

Ferdinando Scianna
Sicilia Mondo

Palazzo Taverna
Fino al 18 luglio 2014



Osservare da cronista e restituire storie ed emozioni da narratore viaggiando per il mondo.
Questa la sintesi empirica e sensoriale della mostra fotografica “Sicilia Mondo” di Ferdinando Scianna allestita presso la galleria di arte contemporanea Emmeotto nei locali della dimora rinascimentale di Palazzo Taverna a Roma fino al 18 luglio.

La mostra “Sicilia Mondo” offre allo spettatore l’opportunità unica di compiere un viaggio per immagini, un giro per il globo, partendo dalla Sicilia (terra d’origine dell’artista) sino agli Stati Uniti passando per il Giappone e per l’India per ritornare nuovamente verso l’antica Trinacria. 

L’impronta è quella di fotoreporter, attento osservatore della realtà che guarda al mondo con curiosità e attitudine cosmopolita, non smettendo tuttavia di essere isolano, nell’accezione di sicilianità più genuina e vera che emerge con forza dai suoi scatti. La sua è la Sicilia delle processioni religiose interminabili, dell’intenso ed anacronistico connubio di sacro e profano, dei giochi di bambini su strade polverose.

L’appartenenza quasi drammatica all’isola che gli diede i natali segna infatti profondamente la sua produzione artistica. Il giovane Scianna inizia a coltivare la passione per la fotografia, a catturare sguardi e colori dell’anima della sua terra, quando questa rappresenta l’unico mondo conosciuto e conoscibile per lui. Quello della sua infanzia e adolescenza. Poi la scelta di partire, di lasciare la Sicilia bella, forte ma allo stesso modo silente e arida per scoprire un altro mondo. Lo Scianna adulto che varca le colonne d’Ercole, lasciandosi alle spalle la sua Itaca per iniziare il viaggio verso metropoli come New York, Los Angeles, Osaka, Benares. 

Soggetti diversi, scenari da metropoli ricche, immense ma anche con zone d’ombra. Quartieri poveri di periferia, in cui Scianna diventa cronista attraverso i suoi scatti. 
Facendo proprio l’insegnamento di Henri Cartier-BressonMai mettere in posa il mondo”, l’artista siciliano realizza nel tempo- dagli anni Sessanta agli anni Ottanta- e grazie alla passione per il viaggio di studio sociologico e non semplicemente turistico, un reportage simbolico della sua crescita artistica e umana. 

Non stupisce dunque se nella stessa sala espositiva, lo spettatore vede scorrere davanti a sè immagini raffiguranti paesi siciliani come Tre Castagni, Bagheria, ma anche capitali del Nord e del Sud del mondo come Los Angeles e Benares. La sua visione del mondo, della realtà oggettiva è viva, intensa per contraddizioni e diversità e composita nel suo divenire. Ecco allora che “Sicilia Mondo” non è un ossimoro. Né tantomeno la scelta di due termini che creino visivamente contrapposizione, antitesi. Sicilia Mondo diviene un amalgama perfetta, in cui un uomo-artista si è evoluto, nel tempo e nello spazio, “catalizzando la realtà oggettiva in realtà fotografica” come ricorda l’amico Leonardo Sciascia, suo stimatore.

Un Siciliano che non rifiuta il mondo con le sue differenze culturali e sociali, ma che attraverso i suoi occhi, gli stessi con cui ha visto e vissuto la sua terra, il suo folklore, la sua bellezza spregiudicata, riesce a vedere il Mondo. Riesce a rubare sguardi d’oltreoceano intensi e forieri di storie di vita al pari di quelli della sua terra brulla e dura.

La vita, la realtà oggettiva delle cose e delle persone rivive sempre dietro un obiettivo. Anche in capo al mondo. In Sicilia così come a Benares o un po’più ad est.

Linda Tiralongo







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