giovedì 10 maggio 2012

Una cena armena


Al Teatro India debutta 
Una cena armena 
di Paola Ponti

nella rilettura di Danilo Nigrelli
uno spettacolo per ricordare e raccontare il genocidio armeno 
attraverso gli occhi di due generazioni a confronto e 
le rispettive tradizioni culinarie
consulenza Sonya Orfalian
Una produzione Màlbeck Teatro e La Compagnia della Luna 


in scena dal 15 al 20 maggio



Martedì 15 maggio alle 21.00 al Teatro India Danilo Nigrelli dirige Una cena armena, l’ultimo testo della drammaturga Paola Ponti, scritto con la consulenza dell’artista armena Sonya Orfalian. Una storia quotidiana sullo sfondo del Genocidio Armeno, lo sterminio di un milione e cinquecentomila armeni cominciato dal governo dei Giovani Turchi nel 1915, che ha provocato la grande diaspora del popolo armeno, mai riconosciuto dai governi succedutisi fino ad oggi in Turchia.

Lo spettacolo – affidato alla regia di Danilo Nigrelli che, insieme con la giovane Rosa Diletta Rossi, ne è anche interprete – porta in scena lo scontro generazionale tra due protagonisti antitetici tra loro e insieme specchio della propria immagine, che trovano il coraggio di affrontarsi e di passarsi il testimone stemperando, attraverso il confronto con le rispettive tradizioni culinarie, le oscurità del proprio passato.

Una commedia dolorosa e divertente, profondamente commovente e comica, che racconta la storia di un incontro tra un signore armeno, Aram, e una ragazzina italiana, Nina. Due destini che si incrociano in una notte qualunque, al calore dell’ojàkh, il focolare, mentre fuori impazza una tormenta di neve. I due personaggi si muovono nello spazio come due bestie in gabbia che lentamente cominciano ad annusarsi: entrambi nascondono un mistero, entrambi con lo stesso profondo bisogno di conoscere le proprie origini.  

Lo spettacolo attinge e si mescola alla cultura e alla tradizione millenaria della terra d’Armenia che Sonya Orfalian racconta nel libro La Cucina d’Armenia, un’opera che custodisce, insieme alle oltre centotrenta ricette, le radici di una intero popolo, offeso e misconosciuto. Attraverso gli ingredienti della tradizione, che permettono all’autrice la ricostruzione della vita quotidiana, prende forma il passato di suo padre, armeno palestinese, rifugiato in terra di Libia e vissuto senza avere mai avuto una cittadinanza, né un passaporto, ma solo un lasciapassare verde con la scritta: “Palestinian Refugee in Libya”. Così, dando sfogo al ricordo di luoghi, usi, proverbi, leggende e ricorrenze, si mescola il peso dolce a quello amaro di un’eredità da onorare. 
Figlia della diaspora, dagli anni Settanta, dopo il colpo di Stato di Gheddafi, Sonya Orfalian ha trovato asilo in Italia, dove coltiva la ricerca attorno alle proprie radici culturali.

TEATRO INDIA
15 | 20 maggio 2012
 Ufficio promozione Teatro di Roma: tel. 06.684.000.346 
Biglietteria Teatro Argentina: tel. 06.684.000.311 (ore 10-14;15-19 lunedì riposo) 
Teatro India, Lungotevere V. Gassman, Roma – Apertura botteghino ore 17-21 nei giorni di spettacolo- tel. 06.684000311  
Biglietto: € 18 e ridotto € 14 - 
Orari: tutte le sere ore 21 – giovedì 17 maggio ore 19 – domenica 20 maggio ore 18 


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