martedì 20 marzo 2012

Tango de Buenos Aires

Il 18.III.12
Tango de Buenos Aires
Teatro delle Arti, Salerno

Roberto Herrera, insieme alla Compagñia che da lui prende il nome, approda col suo spettacolo a Salerno. Chi assiste è trasportato per un’ora e mezza nell’atmosfera che si respirava nelle antiche milonghe argentine impregnate della sensualità tipica del tango. Il coreografo, accompagnato dalla talentuosa e avvenente Lorena Goldestein e da altre cinque coppie di ballerini, incanta lo spettatore, lo trascina nel vortice della danza, mantiene vivo l’interesse per tutta la durata dell’esibizione. I corpi si muovono all’unisono, l’intreccio delle gambe è continuo e inarrestabile, ogni coreografia dà vita ad un crescendo di emozioni che aumenta a dismisura. L’evento si articola in due tempi: nel primo la Compañia fa rivivere la Buenos Aires di una volta dove era consuetudine assistere alle rappresentazioni dei tanghéri; il tutto è accompagnato superbamente dal noto Decarisìmo Quinteto composto da pianoforte, contrabbasso, bandoneon e violino magistralmente coordinati dal Maestro Ariel Rodriguez; il secondo tempo è il più coinvolgente, il più completo, l’autentico folclore argentino diventa protagonista; si inizia con Herrera e con la sua compagna che volteggiano sulle note di Tu vuò fa’ l’americano con un finale davvero insolito: è la donna a sorreggere il suo cavaliere. Ma non c’è spazio soltanto per il tango, subito dopo il flamenco e il paso doble catturano l’attenzione con gli uomini che, riunitisi a semicerchio, fanno sfoggio della loro abilità di percussionisti. Tutto ruota intorno al fulcro costituito da Roberto Herrera che, nuovamente, non delude con un assolo degno di un acrobata che ipnotizza il suo pubblico. Altro pezzo indiscutibilmente famoso, perfetta colonna sonora dell’ennesima coreografia, è Libertango di Astor Piazzolla.
Vi è anche spazio per momenti ludici come quello in cui Herrera, avvinghiato ad un altro ballerino, piroetta sul palco e si lascia andare a pose allusive e a movimenti degni di una danzatrice di consumata esperienza.
Con la struggente atmosfera creata da Don’t cry for me Argentina si ritorna al tango, quasi con l’intento di sottolineare che la vera anima dello spettacolo è costituita dal ballo argentino: le tre coppie che incorniciano i protagonisti riprendono a far faville, sono instancabili, si librano nell’aria simili a creature capaci di vincere la forza di gravità.
Il finale è il più travolgente, lo spettacolo si chiude con La Cumparsita, simbolo per eccellenza del tango argentino: decisamente appropriato un tale tributo da parte di un maestro del calibro di Herrera che, certamente, fa sognare il suo pubblico appassionato.
Un gradito omaggio viene concesso agli astanti: i ballerini raggiungono pochi fortunati invitandoli a danzare con loro; è proprio il caso di dirlo: “Asì se baila el tango!”.
francesca salvato

Ballerini:
Lorena Goldestein – Roberto Herrera
Maria Lujan Jimenez – Estanislao Herrera
Silvana Nunez – Ivan Leonardo Romero
Yesica Esquivel – Ariel Leguizamon
Alina Kumelen Fernandez – Matias Jaime
Mariela Cerrezuela – Ariel Perez
Musicisti:
Ariel Rodriguez – pianoforte
Nicolas Enrich – bandoneon
Emiliano Bellitto – contrabbasso
Amedeo Ariel Espina - violino


Teatro delle Arti, via Pio XI n. 45, 84100 Salerno
Costo del biglietto: 25,00 € intero, 15,00 € per le scuole di danza.

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