fino al 15.I.2012
Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del ‘400
Roma, Scuderie del Quirinale
Grandissimo allievo di un grande maestro. Sotto i riflettori delle Scuderie del Quirinale occupa finalmente il centro della scena “l’amico di Sandro”, Filippino Lippi.
Indiscussa protagonista della mostra curata da Alessandro Cecchi è l’opera di Filippino Lippi (Prato 1457-Firenze 1504), figlio di Filippo Lippi (Firenze 1406-Spoleto 1469), che ne fu il primissimo maestro, e allievo di Sandro Botticelli (Firenze 1445-Firenze 1510). Intento del curatore è, in linea con numerose voci della critica novecentesca, quello di affermare l’importanza di un artista dapprima noto come “l’amico di Sandro”, ma che ben presto seppe conquistarsi indipendenza e riconoscibilità, fino ad essere spesso preferito a Botticelli da illustri committenti.
La mostra consta di sei grandi sezioni, composte da numerose opere provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo. Le singole sezioni permettono al visitatore di ripercorrere le principali tappe della carriera di Filippino Lippi: dall’apprendistato paterno alla bottega botticelliana, dai primi lavori autonomi al successo fiorentino, toscano e poi romano. La predominante produzione di Filippino Lippi è inframmezzata dalla presenza di alcune opere del padre Filippo e di Botticelli, tra le quali vale la pena di ricordare almeno l’Adorazione dei Magi, contenente il noto autoritratto dell’artista.
Tuttavia, non mancano lavori di autori coevi e di allievi di Filippino Lippi, come Raffaellino Del Garbo (San Lorenzo a Vigliano, Firenze, 1466-Firenze 1524). L’allestimento della mostra mira spesso alla comparazione tra le opere, che si gioca sul piano tematico e su quello stilistico.
Le tavole sono accompagnate da un cospicuo numero di “studi”, disegni grazie ai quali è possibile conoscere l’affascinante evoluzione di un’opera, il cui risultato definitivo è spesso il frutto di ripensamenti, ritocchi e stravolgimenti. L’esposizione è inoltre arricchita dalla presenza di preziosi documenti dell’epoca: registrazioni, denunce, inventari. Tra i documenti spiccano alcune lettere, che testimoniano il rapporto con illustri committenti, come Filippo Strozzi il Vecchio e il cardinale Oliviero Carafa. È proprio da una lettera scritta da quest’ultimo che si apprende che l’incarico della decorazione della cappella Carafa, presso la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva di Roma, fu favorito dalla raccomandazione di Lorenzo il Magnifico.
Uno dei più noti e apprezzati capolavori dell’autore, L’Apparizione della Vergine a San Bernardo (1486), conservato nella Badia Fiorentina, racconta al visitatore le tangenze e l’incipiente infrazione degli schemi botticelliani. Le figure allungate all’inverosimile sono ancora un chiaro marchio del maestro, ma s’insedia una nuova inquietudine, tipica della produzione matura, unita ad un personale gusto per il minuzioso dettaglio, per il capriccio, tratto che ha consentito di accostare la sua pittura a quella fiamminga.
Come testimonia la presenza di Due studi per candelabri a grottesca, Lippi coltivò anche la decorazione “a grottesca”, tipica dell’antichità e tornata in voga nel Quattrocento. È possibile riscontrare anche una certa vena misteriosa e fantastica che serpeggia in alcune sue opere esposte.
I levigati volti delle madonne, i colori delicati, il recupero di motivi floreali cari al maestro Botticelli non sono le uniche cifre, dunque, di un artista che a ben vedere manifesta una più complessa e vertiginosa concezione dell’arte e della bellezza.
vincenza accardi
mostra visitata il 15 novembre 2011
Dal 5 ottobre 2011 al 15 gennaio 2012
Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del ‘400
a cura di Alessandro Cecchi
Scuderie del Quirinale
Via XXIV Maggio, 16 - 00187
Orario: da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30 (l’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura)
Ingresso: intero € 10; ridotto € 7,50
Catalogo 24 ORE cultura
Info: tel. +39 0639967500; info.sdq@palaexpo.it; http://www.scuderiequirinale.it/
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