martedì 15 maggio 2012

Passi. Alfredo Pirri


 Galleria Nazionale di Arte Moderna
 Passi

“Immagino lo spettatore al centro di una narrazione spezzata che annulla ogni consolazione. Quest’opera è distante dall’idea che l’arte sia specchio del mondo. Al contrario, ne celebra la bellezza (insieme alla sua caducità), la gloria (insieme al suo fallimento). E ci restituisce il passato come un sogno letterario!” (Alfredo Pirri)


“Passi”, opera di Alfredo Pirri (Cosenza 1957) , appartiene ad un ciclo di installazioni ambientali che l'artista sta realizzando da dieci anni a questa parte; quest’ultima in particolare, viene assegnata in occasione del riallestimento della Galleria d'Arte Moderna di Roma, per celebrare i suoi cento anni.

Pirri interviene sugli spazi della cosiddetta sala delle colonne, applicando lastre specchianti crinate, rese tali attraverso un processo termico in progress, analogo a quello dello sfaldamento dei ghiacciai: le crepe continuano a moltiplicarsi sotto i passi dei visitatori.
L'installazione è popolata da statue neoclassiche e inedite, appartenenti alla galleria e scelte di volta in volta dall'artista; le sculture non poggiando su alcun basamento, sembrano enfatizzare l'effetto delle crepature o addirittura esserne la causa.


Con l’ eccezione della maschera funebre di Antonio Canova - artista simbolo del periodo di transizione tra arte classica e moderna - e del fanciullo Euclide - giovane matematico, omaggio all'era ottocentesca - le statue sono principalmente femminili; l' 800 infatti è il secolo in cui la figura femminile acquista importanza mentre quella maschile è lentamente destinata all'oblio.


Le statue sono distinte in due gruppi composti da quattro elementi, un gruppo è rossiniano, l'altro descrive le fasi evolutive della donna, inoltre la loro realizzazione risale all’anno di morte di Canova.
La maschera di Canova collocata all’interno di un dado di cristallo, è il calco in gesso del suo volto da defunto, sublimazione del tema dell’immagine e delle sue trasformazioni; posto al centro della sala sembra essere a tutti gli effetti il fulcro dell’intero allestimento.
A Canova fu inoltre dedicata la nascita della GNAM , poiché all’epoca si discuteva se lo scultore fosse stato l'ultimo degli antichi o il primo dei moderni.
Con la sua opera Pirri, intende ribaltare il concetto di arte non più specchio del mondo ma riflesso individuale: gli specchi sono perciò disposti al suolo e il visitatore si trova a sperimentare un diverso punto di vista, le crinature frammentano l’immagine e restituiscono un riflesso trasfigurato.
L'artista ribattezza la sala delle colonne con il suo nome originario, sala delle cerimonie, che ben si lega alla sua idea di esperienza estetica vissuta come atto cerimoniale, drammatico.
"Ogni qual volta si entra in un museo si sta compiendo una cerimonia", ribadisce Pirri, l'istallazione è dunque collocata all'ingresso del museo e generalmente l'artista è interessato ad operare sugli spazi espositivi: chiese, piazze o luoghi consacrati alla politica, in qualche modo significativi per l'arte e il pensiero umano.


Per rendere più suggestivo l’intero lavoro, Alfredo Pirri si è avvalso della collaborazione di Paolo Modugno che si cimentato nella registrazione sonora rumori di specchi infranti, questi suoni d’ambiente hanno riecheggiato negli spazi espositivi solo durante il giorno dell’inaugurazione.

maria giovanna alfonsa 
mostra visitata l' 11 Maggio 2012
 Galleria Nazionale di Arte Moderna
Viale delle Belle Arti, 131 - 00197 Roma

Telefono: +39 06 32298221 (biglietteria) - 322981 (centralino)
Fax: +39 06 3221579
Email: s-gnam@beniculturali.it
Mar-dom ore 8.30-19.30
Chiuso lunedì, 25 dicembre
L'ingresso è consentito fino a 45 minuti prima della chiusura
Biglietto Museo:
- intero: € 8,00
- ridotto: € 4,00

Biglietto Museo + mostre:
- intero: € 10,00
- ridotto: € 8,00

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