mercoledì 7 marzo 2012

GRANDI INTERPRETI - Lilla Brignone

TEATRO ARGENTINA
8 marzo.12 ore 21

Continua al Teatro Argentina la rassegna GRANDI INTERPRETI
il ciclo di proiezioni di storici “adattamenti televisivi” di spettacoli teatrali
promosso dal Teatro di Roma con Rai-Cinema, Rai Teche e Rai Trade

Secondo appuntamento giovedì 8 marzo alle 21.00
dedicato alla grande Lilla Brignone, protagonista di
Casa di Bambola di Henrik Ibsen
per la regia di Vittorio Cottafavi.

Saranno presenti
Ugo Pagliai e Maurizio Giammusso
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili

Prosegue giovedì 8 marzo ore 21 al Teatro Argentina (Sala Squarzina) la rassegna Grandi interpreti, promossa dal Teatro di Roma con Rai-Cinema, Rai Teche e Rai Trade, dedicata ai grandi volti della storia del nostro teatro attraverso le proiezioni degli adattamenti televisivi di spettacoli da loro interpretati, presentati e commentati di volta in volta da attori, registi, personaggi, che li hanno conosciuti e con i quali hanno lavorato. Ad aprire la nuova rassegna un ciclo di tre proiezioni “al femminile” – in omaggio al periodo tradizionalmente legato alla donna – che vede protagoniste tre grandi attrici delle nostre scene come Sarah Ferrati, Lilla Brignone e Rina Morelli.

Dopo il tributo a Sarah Ferrati, giovedì 8 marzo alle ore 21.00 il secondo appuntamento è dedicato a Lilla Brignone protagonista di Casa di Bambola di Henrik Ibsen, con la regia di Vittorio Cottafavi. Alla proiezione interverranno Ugo Pagliai e Maurizio Giammusso.


Realizzato con la collaborazione di Rai-Cinema, Rai Teche e Rai Trade, la rassegna è un’ occasione per riscoprire la memoria dell’attore, spesso consegnata allo studio degli specialisti o al ricordo individuale di coloro che lo hanno potuto vedere e seguire. Dei grandi attori del passato rimangono testimonianze, ma sovente risulta necessario fidarci di impressioni vaghe, voci lontane, filmati sbiaditi, ricostruzioni frammentarie. Solo attraverso il riconoscimento di un filo che unisce il passato e il presente della nostra storia teatrale si può ritrovare un percorso, una sapienza che è anche il nostro orizzonte. Il bisogno di una riflessione sul divario interno alla percezione odierna dell’evento teatrale in relazione alla sua memoria è anche e soprattutto un volgersi indietro alla ricerca dei cenni, dei segnali di fumo che l’enigma dei grandi attori ci ha rivolto.

La rassegna si conclude il 15 marzo con la proiezione di Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, con Rina Morelli che riveste i panni della Signora Frola, per la regia di Giorgio De Lullo.

grandi interpreti

Sarah Ferrati, diplomatasi all’Accademia dei Fidenti di Firenze, debutta in teatro nel 1928 nella compagnia di Luigi Chiarini e nel 1934 ottiene il suo primo successo teatrale interpretando Elena in Sogno di una notte di mezza estate, per la regia del tedesco Max Reinhardt. Si fa apprezzare come interprete di opere di Pirandello e di Čechov; negli anni cinquanta, diretta da Luchino Visconti, riscuote grandi consensi sulla scena in Medea di Euripide e in Tre sorelle di Anton Čechov. Al Piccolo Teatro di Milano, per la regia di Giorgio Strehler, è Liuba ne Il giardino dei ciliegi di Čechov (1954) e l’eccentrica protagonista de La folle di Chaillot di Jean Giraudoux (1953). Diretta da Franco Zeffirelli è l’affranta moglie di Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee (1964). Successivamente, affronterà anche la televisione, ma resterà sempre fedele al teatro.
Lilla (Adelaide) Brignone, figlia d’arte e compagna di vita e sulla scena di Gianni Santuccio, debutta in teatro a soli quindici anni. Memorabile è la sua interpretazione – intensa e asciutta - ne L’albergo dei poveri di Maksim Gorkij, diretta da Strehler nel 1947; altrettanto significative quella de La signorina Giulia di August Strindberg, per la regia di Visconti (1957) e di Così è (se vi pare) di Pirandello, diretta da Giancarlo Sepe (1982). Amata anche dai registi cinematografici viene diretta, fra gli altri, da Michelangelo Antonioni, Alberto Lattuada, Pasquale Squitieri, Renato Castellani, Valerio Zurlini.
Rina Morelli, all’anagrafe Elvira Morelli, compagna sulla scena e nella vita di Paolo Stoppa, è una figlia d’arte. Dotata di un fisico minuto, ma di una straordinaria forza espressiva, si fa conoscere come attrice dannunziana. Nella stagione 1938-39 diviene membro della compagnia del Teatro Eliseo, insieme a Gino Cervi, Carlo Ninchi, Paolo Stoppa e Andreina Pagnani. Nel 1945 comincia una lunga collaborazione con Luchino Visconti che la dirige sia a teatro che al cinema. A teatro, in Spirito allegro di Noël Coward, Antigone di Jean Anouilh, Zio Vanja di Čechov e in opere di Shakespeare e Goldoni; al cinema, in Senso (1953), ne Il Gattopardo (1963) e ne L’innocente (1976).


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