sabato 28 gennaio 2012

NO.MA Festival

CASA DEL JAZZ

NO.MA Festival











domenica 29 gennaio ore 21 (sala concerti)
GLI SCONTATI
Concerto Tributo a Paolo Conte special guest Enrico De Angelis
Con Lorenzo Kruger (voce ) e Giacomo Toni (voce e pianoforte)
In collaborazione con MRF Progetti

martedì 31 gennaio ore 21 (sala concerti)
ANDREA LABANCA
LORENZO LAMBIASE
In collaborazione con MRF Progetti


NO.MA Festival è un idea di festival a forte caratura giovanile che deriva dall’esperienza fortunata delle iniziative di musica letteratura e video fatte da Normali Marziani.
La prima serata, domenica 29 gennaio 2012, sarà dedicata all’ibridazione fra musica e parola: in un’età come quella contemporanea così segnata dalla contaminazione dei generi, può essere interessante dare visibilità ad alcuni progetti di accompagnamento, di fusione, di intensificazione poetica, fra parola e musica. “Gli Scontati”, duo voce e pianoforte, composto da Lorenzo Kruger (voce dei Nobraino) e Giacomo Toni ospiteranno in apertura del loro concerto il giornalista e critico musicale, nonché anima pulsante del Club Tenco, Enrico de Angelis per un tributo al grande autore Paolo Conte. Enrico de Angelis leggerà alcuni brani tratti dal suo ultimo lavoro: “Tutto un complesso di cose. Il libro di Paolo Conte” pubblicato da Giunti Editore.
Sarà il teatro canzone di Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci a concludere il No.Ma Festival.Martedì 31 gennaio 2012, Andrea Labanca, milanese con origini lucane, apprezzato dallo stesso Jannacci e da Ivan Della Mea ci presenterà il suo spettacolo “I pesci ci osservano”, un lavoro serio, profondo e spiritoso, opera prima di un autore che dimostra apertamente di avere assimilato ed elaborato al meglio la lezione di maestri come Gaber e Jannacci. A seguire il giovane ed affermato cantautore romano Lorenzo Lambiase, proporrà una piccola antologia che riassume il percorso musicale tra psichedelia, elettronica, pop ed influenze post-rock. Questa dimensione sonora si fonde con la profonda ed attenta ricerca nella scrittura dei testi, plasmando la figura del cantautore alle sonorità più sperimentali e contemporanee.



Calendario e cast artistico

Domenica 29 gennaio 2012
Casa del Jazz

Ore 21,15 Gli scontati special guest: Enrico de Angelis

Gli Scontati - Biografia
Lorenzo Kruger (cantante dei Nobraino) e Giacomo Toni (autore, cantante e pianista) sono la voce e il pianoforte di questo duo, concerto tributo a Paolo Conte: gli Scontati. Una scelta di brani che traccia un profilo vivace del grande autore astigiano. Canzoni scelte per ritmo, dove una voce e un piano bastano a fare lo spettacolo. Qualche ricercatezza ma perlopiù grandi classici, molto conosciuti, quasi "Scontati". Una lettura di Conte, che se Conte non fosse Conte, potremmo definire allegra.
Così il gruppo si esprime su Paolo Conte
E' l'autore italiano che ammiriamo di più per stile e classe. E' quello che si è sempre tenuto più defilato di tutti, disinteressato dalla mischia, votato alla poesia. Personalmente avevo bisogno di tornare a Conte. Rivedere da vicinissimo, da dentro, certe regole che mi hanno influenzato molto. In questo periodo dove la tentazione di essere attualisti è molto forte ho bisogno di ritrovare un elegante distacco dalla realtà.
Eravamo nell'enoteca sotto casa mia, dove nella parete di fondo è sistemato un bel pianoforte a muro. Una sera io e Giacomo dopo qualche bottiglia di sangiovese iniziamo una sfida di pezzi al piano, il territorio su cui ci sfidavamo era appunto il repertorio di Paolo Conte. Dopo diversi scambi, sia noi che il pubblico di amici convenimmo che io cantavo molto bene i pezzi, ma che Giacomo li suonava molto meglio di me. Dopo altre due bottiglie di sangiovese avevamo già messo in piedi "gli Scontati".
Abbiamo scelto i pezzi più allegri che ci sono venuti in mente, perché entrambi veniamo da situazioni live abbastanza coinvolgenti e siamo abituati ad intrattenere il pubblico. Ci servivano pezzi ritmati, che avessero soprattutto un testo su tutta la canzone (Conte è anche molto strumentale, soprattutto dagli anni ‘90 in poi), cose che funzionassero anche solamente piano e voce.
Poi c'è da dire che nonostante le apparenze Paolo Conte ha davvero tutta una produzione, soprattutto nei primi tempi, che è al limite del comico o poco serio e che, selezionata e messa insieme, dà veramente un risultato divertente. Per un certo periodo pensavamo di chiamare lo spettacolo "Stai serio con la faccia ma però" poi la locandina sarebbe diventata troppo verbalizzante…
I brani in repertorio
Da “Wanda” appunto alla “Topolino Amaranto”, “La Giarrettiera Rosa”, “Bartali”, “Onda su Onda”, “Via con me”, “Azzurro”, i pezzi più S- Contati insomma. Poi a dirla tutta abbiamo scelto anche cose meno note, come “Architetture Lontane” e poi anche dei lenti come “Genova per noi” o “Colleghi Trascurati”.
Particolarità dello spettacolo?
Conte è un personaggio davvero elitario e sciccoso, noi lo porteremo in giro senza nessuna distinzione di luogo o di persone, forse il peggiore scherzo che potessimo fargli.
Tre aggettivi per Paolo Conte…
Determinata, Bizzarra, Poesia umana


Enrico de Angelis - Biografia
giornalista e storico della canzone, ha scritto o curato numerosi libri e collane in materia di “canzone d’autore”, espressione da lui stesso coniata nel 1969. Opera all’interno del Club Tenco dall’anno di fondazione, il 1972, e ne è tuttora il responsabile artistico. Presta direzione o consulenza artistica per numerose manifestazioni musicali. Ha lavorato a una serie innumerevole di concerti, rassegne, corsi, conferenze, programmi radiofonici, dischi e pubblicazioni varie.

TUTTO UN COMPLESSO DI COSE. IL LIBRO DI PAOLO CONTE
Giunti Editore - Collana Bizarre

“Un classico, in mezzo a tante, troppe cose scritte su di me” - Paolo Conte
Una biografia completa sarebbe stata faticosa, un saggio musicologico avrebbe corso dei rischi, un libro solo fotografico sarebbe stato poco. Si è scelto così questo zibaldone spumeggiante e sorprendente, questo “spettacolo d’arte varia” con foto, disegni, scherzi, citazioni, ricordi e analisi che somiglia tanto al nostro soggetto: Paolo Conte, jazzista, cantautore, caporchestra, filosofo, enigmista e umorista.
Una presenza originale e intrusiva nella scena musicale del nostro tempo, che da decenni si esprime con dischi e concerti testardamente speciali.
“Un grande autore della letteratura contemporanea”, come propone Giampaolo Dossena nella prefazione, che non dimentica di essere anche “un equilibrista” (parole del diretto interessato) “che in concerto in qualche modo deve arrivare in fondo. E se arriva l’applauso, è proprio l’applauso da circo, da saltimbanco che mi interessa, più della ricerca che qualcuno ha fatto, magari molto bene, sulle mie canzoni”.

All’interno del libro:
testi e dipinti di Paolo Conte
una lunga intervista realizzata da Monique Malfatto;
scritti di Gino Bartali, Roberto Benigni, Riccardo Bertoncelli, Stefano Bollani, Gino & Michele, Annino La Posta, Monique Malfatto, Vincenzo Mollica, Giovanni Raboni, Amilcare Rambaldi, David Riondino, Sergio Secondiano Sacchi, Michele Serra, Vito Riviello e altri.
disegni di Altan, Cavezzali, Crepax, Echaurren, Manara, Pazienza, Pratt, Rubino, Staino;
foto d’ogni epoca;
discografia illustrata compilata con Michele Neri e Franco Settimo.



Martedì - 31 gennaio 2012
Casa del Jazz

Ore 21,00 Andrea Labanca
Ore 22,00 Lorenzo Lambiase

Lorenzo Lambiase - Biografia
Cantautoreromanoclasse1981.
Studia fin da bambino il pianoforte, approfondisce in seguito anche lo studio del basso elettrico e la conoscenza dei sintetizzatori. Dopo l’esperienza con due giovani formazioni si dedica al suo progetto solista, iniziando fin da subito un’intensa attività live che lo porterà a suonare in diversi locali e festival italiani, condividendo il palco tra gli altri con Riccardo Sinigallia, Giorgio Canali, Marta sui Tubi, Perturbazione, Offlaga Disco Pax, Pino Marino, The Niro, Nathalie.
Finalista di diversi concorsi (tra cui Biella Festival, S.I.M e MArteLive), trasmesso in diverse emittenti radiofoniche nazionali e non (Radio RAI, RadioRock, RDS, LifeGate, etc.).
Nel 2009 è stato pubblicato “La CeNa” album d’esordio di Lorenzo Lambiase; il disco si compone di 11 tracce, una piccola antologia che riassume il percorso musicale. Tra psichedelia, elettronica, pop ed influenze post-rock la dimensione sonora si fonde con la profonda ed attenta ricerca nella scrittura dei testi, aggiornando la figura del cantautore alle sonorità più sperimentali e contemporanee. Scritto ed arrangiato interamente da Lorenzo Lambiase, hanno partecipato alla registrazione de “La CeNa” diversi musicisti di talento, da Valentina Lupi ad Adriano Viterbini (chitarrista Raf, The Niro, BSBE) da Daniele De Seta a Gabriele Ortenzi (Areamag).

Andrea Labanca - Biografia
E’ uno dei molti ibridi “geografici” della società moderna: nato nella periferia di Milano alla fine degli anni Settanta, ma fiero delle sue origini lucane di cui conserva lo spirito anarchico e indipendente, vive oggi a Milano dopo aver girovagato per qualche tempo.
Appassionato di musica e pittura, a tredici anni imbraccia la chitarra contro il pregiudizio della famiglia. Laureato alla Facoltà di Filosofia, in filosofia della scienza ha studiato logica (soprattutto probabilistica: sì, no, forse!) e fisica. Come artista ed operatore ha lavorato con molte realtà di successo: Accademia della Scala, MTV, Teatro della Cooperativa, Bebo Storti, Massimo Coppola, Teatro dei Filodrammatici, Fondazione Nicola Trussardi.
Andrea Labanca ha suonato in moltissimi teatri e gallerie d’arte in Italia e in Francia (ma anche negli USA).

Recentemente Tino Sehgal ha voluto Andrea Labanca per la sua opera, in anteprima mondiale, “THIS IS CRITIQUE” alla Villa Reale di Milano prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi (http://artforum.com/diary/id=21464), affidandogli una performance molto complessa di improvvisazione filosofica.

Performance song

“I Pesci ci Osservano” di Andrea Labanca è stato disco della settimana di Fahrenheit, celebre programma di approfondimento culturale di Radio3 Rai, in occasione della settimana dedicata ai diritti del rifugiato politico con conduttori stranieri.


“I Pesci ci Osservano“ è stato ospitato anche da:
Diavolo Rosso Asti, Pentesilea Milano, Strike Roma, Leoncavallo; Cox18 Milano; Alice nella Città Cremona; TeatroI; Binario7– Monza; Ca Du Dria – Genova, La Gouttière ; Alimentation Générale Parigi.

Scrivono di lui:
“Una di queste evasioni è “I Pesci ci Osservano”, un lavoro serio, profondo e spiritoso, opera prima da non perdere di un autore che dimostra apertamente di avere assimilato ed elaborato al meglio la lezione di maestri come Gaber e Jannacci”.
Anotnello Oliva - Suono Maggio 2009

“È uno storyteller con decisa propensione per l' underground, Andrea Labanca, cantautore anomalo, un po' filosofo un po' saltimbanco. Le sue performance, in equilibrio tra il concerto e il teatro dell' assurdo, raccontano un mondo affollato di personaggi bizzarri, strane avventure metropolitane, antieroi notturni e paesaggi lontani dove c' è posto anche per Hemingway e Oblomov”.
Sara Chiappori - La Repubblica 14.12.2010

“Ascolta le conversazioni sui mezzi pubblici o per la strada e le trasforma in canzoni. Oppure traduce in musica i dialoghi che si trovano sui social network. E' il pensiero di Andrea Labanca, poeta prima ancora che musicista.
E nei suoi versi, tradotti poi in musica, racconta la quotidianità”.
Virginia Perini - Affari Italiani 20.10.2010


“I PESCI CI OSSERVANO”, è distribuito da Egea edito da Preludio, composto da nove brani inediti, scritti e cantati da ANDREA LABANCA, che danno vita ad uno spettacolo indefinibile, in precario equilibrio tra la canzone d'autore e il teatro dell'assurdo, con uno scenario musicale totalmente, coraggiosamente ‘altro’ e interamente nelle mani, o meglio, nel canto e nell’interpretazione di Andrea Labanca, marcato da un forte retro-gusto di teatro canzone.
Il racconto è quello di una biografia generazionale, che rimane orfana il 12 Dicembre 1969 in Piazza Fontana e continua non avere delle risposte con una “discreta costanza” dal mondo sia politico che sociale.
Si arriverà alla conclusione che se non si può proprio guidare questi anni di “sputtanamento” forse allora meglio danzarci dentro e perdercisi, come si fa con del liquore o con del LSD, quindi siamo tutti ragazzi che si sentono “Rock” e invece “ sono pop” schiacciati dal conformismo.
La canzone “Il cappotto di Hemingway” è un omaggio alla grande letteratura noir milanese ed ai suoi eroi testimonianza di un gustoso aneddoto della vita del grande cantautore anarchico Ivan Della Mea.

«Ballate, blues, fuochi fatui, zingari del pallone e palombari (palombari no!) tutto in un vortice che cade verso il basso a divorare poveri scrittori in "erba" e ragazze biondissime del mar Nero che sniffano dall’orlo del baratro. Ci sono ‘cougar’ sempre più affamate in giro!

Tranquilli, il facocero non è ancora arrivato. Solo allora si potrà danzare con la bambola afgana.
“Rakia, vodka, coca, ogni biglietto è quello vincente” dice il giostraio “venghino donne!”.
Dalla terrazza del Tackeles si può ancora vedere il mondo e sperare; dalla terrazza del Tackeles si può ancora sognare e guardare la Valle dei Cedri.
Oblomov, ricorda, i pesci ci osservano».
E questa angolatura rende tutto imprevedibile ma molto chiaro, affidandoci una visuale che ci suggerisce il presagio di un sereno disastro.
Tra provocazione culturale e rammarico disfattista, lo spettacolo (come il disco cui si ispira) sviluppa un percorso fatto di citazioni, riferimenti e personaggi, che delineano la costellazione artistica di Andrea Labanca, fatta di buona letteratura ma anche di cinema e di teatro.


Casa del Jazz
viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
Ingresso 5 euro


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