
La bottega del caffè è una delle più celebri opere di Carlo Goldoni, scritta nel 1750 sviluppando un tema già esposto in precedenza come intermezzo musicato e che ebbe già allora un così grande successo da meritarsi un ampliamento a commedia in tre atti.
Il commediografo veneziano disegna una piazzetta dove fa vivere tre botteghe, “quella di mezzo ad uso di caffè; quella alla diritta, di parrucchiere e barbiere; quella alla sinistra ad uso di giuoco, o sia di biscazza” e vari meravigliosi personaggi, avventori, gestori delle attività, giocatori, caratteri universali, umani, verosimili e forse veri”.
Come sostiene lo stesso Goldoni nelle sue Memorie, prevenendo eventuali critiche alla mancata unità d’azione, la sua intenzione non era di voler rappresentare una vicenda ben precisa, ma di voler dipingere una piazzetta di Venezia e la vita delle persone che gravitavano intorno ad essa. Ed ecco quindi che tutta la scena non è altro che uno scorcio di realtà portato in teatro. Il vizio e la colpa, la virtù e le passioni muovono e animano queste creature che racchiudono in loro ingenuità e malvagità, speranze e furore.
Dopo aver affrontato lo scorso anno La scelta del Mazziere di Patrick Marber in cui in una simileambientazione (un ristorante) “lottano” personaggi che ci ricordano quelli descritti da Goldoni, ci èvenuta la curiosità di affrontare il parallelo settecentesco, e la nostra compagnia ci sembravaperfetta per poter affrontare questo capolavoro.
Reinventare quella piazza, quelle botteghe e quelle anime cercando di rifuggire le forme stereotipate della commedia settecentesca ma tenendo conto dell’imprescindibile arte e leggerezza, goldoniana è la nostra sfida, continuando la nostra ricerca di forme poco legate all’idea di teatro (cosiddetto) di Regia e che spende grande attenzione nei confronti dell’accadimento, del “gioco attoriale” e di una relazione viva tra gli interpreti.
Antonio Zavatteri
Storia della Compagnia Gank
La compagnia Gank nasce nel 2002 dalla collaborazione tra Alberto Giusta e Antonio Zavatteri che, dopo varie esperienze con il Teatro Stabile di Genova e dopo aver fondato la compagnia Progetto U.R.T. insieme a Iurij Ferrini, mettono in scena Mojo Mickybo di Owen McCafferty, regia di Iurij Ferrini, Otello, regia di Alberto Giusta e successivamente, nel 2003, Amleto, regia di Antonio Zavatteri.
Nell’aprile del 2005 la compagnia mette in scena, in collaborazione con il Teatro Stabile di Genova La Bisbetica Domata di W. Shakespeare e in ottobre Glengarry Glen Ross di David Mamet entrambi con la regia di Alberto Giusta.
Nell’ottobre del 2006 debutta Eden di Eugene O’Brien, spettacolo co-prodotto con il Teatro Stabile di Genova e diretto da Alberto Giusta. Alla fine dello stesso anno mette in scena al Teatro della Tosse di Genova Il Calapranzi di Harold Pinter con la regia di Antonio Zavatteri e Alberto Giusta.
In aprile 2007 debutta al Teatro Duse di Genova il nuovo spettacolo Anfitrione di Molière, regia di Antonio Zavatteri, co-prodotto con il Teatro Sociale di Stradella e con la collaborazione del Teatro Stabile di Genova.
Nel 2008 viene co-prodotto con il Teatro Stabile di Genova Polvere alla Polvere di Robert Farquhar, regia di Flavio Parenti, e subito dopo La Scelta del Mazziere di Patrick Marber, regia di Marco Ghelardi.
Successivamente la compagnia mette in scena Il Misantropo di Molière, regia di Alberto Giusta, nel 2009 La Bottega del Caffè di Carlo Goldoni, regia di Antonio Zavatteri e La Guerra di Klamm di Kai Hensel, regia di Filippo Dini entrambi, questi ultimi, co-prodotti con il Teatro Stabile di Genova.
PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI
Via Nazionale, 183 − 00184 Roma
tel. botteghino: 06 4882114 06 48872222
Il commediografo veneziano disegna una piazzetta dove fa vivere tre botteghe, “quella di mezzo ad uso di caffè; quella alla diritta, di parrucchiere e barbiere; quella alla sinistra ad uso di giuoco, o sia di biscazza” e vari meravigliosi personaggi, avventori, gestori delle attività, giocatori, caratteri universali, umani, verosimili e forse veri”.
Come sostiene lo stesso Goldoni nelle sue Memorie, prevenendo eventuali critiche alla mancata unità d’azione, la sua intenzione non era di voler rappresentare una vicenda ben precisa, ma di voler dipingere una piazzetta di Venezia e la vita delle persone che gravitavano intorno ad essa. Ed ecco quindi che tutta la scena non è altro che uno scorcio di realtà portato in teatro. Il vizio e la colpa, la virtù e le passioni muovono e animano queste creature che racchiudono in loro ingenuità e malvagità, speranze e furore.
Dopo aver affrontato lo scorso anno La scelta del Mazziere di Patrick Marber in cui in una simileambientazione (un ristorante) “lottano” personaggi che ci ricordano quelli descritti da Goldoni, ci èvenuta la curiosità di affrontare il parallelo settecentesco, e la nostra compagnia ci sembravaperfetta per poter affrontare questo capolavoro.
Reinventare quella piazza, quelle botteghe e quelle anime cercando di rifuggire le forme stereotipate della commedia settecentesca ma tenendo conto dell’imprescindibile arte e leggerezza, goldoniana è la nostra sfida, continuando la nostra ricerca di forme poco legate all’idea di teatro (cosiddetto) di Regia e che spende grande attenzione nei confronti dell’accadimento, del “gioco attoriale” e di una relazione viva tra gli interpreti.
Antonio Zavatteri
Storia della Compagnia Gank
La compagnia Gank nasce nel 2002 dalla collaborazione tra Alberto Giusta e Antonio Zavatteri che, dopo varie esperienze con il Teatro Stabile di Genova e dopo aver fondato la compagnia Progetto U.R.T. insieme a Iurij Ferrini, mettono in scena Mojo Mickybo di Owen McCafferty, regia di Iurij Ferrini, Otello, regia di Alberto Giusta e successivamente, nel 2003, Amleto, regia di Antonio Zavatteri.
Nell’aprile del 2005 la compagnia mette in scena, in collaborazione con il Teatro Stabile di Genova La Bisbetica Domata di W. Shakespeare e in ottobre Glengarry Glen Ross di David Mamet entrambi con la regia di Alberto Giusta.
Nell’ottobre del 2006 debutta Eden di Eugene O’Brien, spettacolo co-prodotto con il Teatro Stabile di Genova e diretto da Alberto Giusta. Alla fine dello stesso anno mette in scena al Teatro della Tosse di Genova Il Calapranzi di Harold Pinter con la regia di Antonio Zavatteri e Alberto Giusta.
In aprile 2007 debutta al Teatro Duse di Genova il nuovo spettacolo Anfitrione di Molière, regia di Antonio Zavatteri, co-prodotto con il Teatro Sociale di Stradella e con la collaborazione del Teatro Stabile di Genova.
Nel 2008 viene co-prodotto con il Teatro Stabile di Genova Polvere alla Polvere di Robert Farquhar, regia di Flavio Parenti, e subito dopo La Scelta del Mazziere di Patrick Marber, regia di Marco Ghelardi.
Successivamente la compagnia mette in scena Il Misantropo di Molière, regia di Alberto Giusta, nel 2009 La Bottega del Caffè di Carlo Goldoni, regia di Antonio Zavatteri e La Guerra di Klamm di Kai Hensel, regia di Filippo Dini entrambi, questi ultimi, co-prodotti con il Teatro Stabile di Genova.
PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI
Via Nazionale, 183 − 00184 Roma
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